Titolo originale | Mig äger ingen |
Anno | 2013 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Svezia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Kjell-Åke Andersson |
Attori | Mikael Persbrandt, Ida Engvoll, Saga Samuelsson, Ping Mon Wallén, Tanja Lorentzon Ping Mon H. Wallén, Sten Ljunggren, Barbro Oborg, Peter Carlberg, Clara Christiansson Drake, Linn Skåber, Anna Blomberg, Magnus Roosmann, Sandra Andreis, Vanja Blomkvist, Karin Holmberg, Mie Malm, Karin Franz Körlof, Åsa Janson, Eva Millberg, Nils Moritz, Hanna Alström, Marie Delleskog, Kim Lantz, Lisa Lindgren (III), Erik Lundqvist. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 16 novembre 2013
Dopo il divorzio dei suoi genitori, Lisa sarà chiamata a compiere scelte che cambieranno la sua vita.
CONSIGLIATO SÌ
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Lisa ha pochi anni e un amore smisurato per i suoi genitori. Di estrazione diversa, lui proletario e lei borghese, Hasse e Katja vivono una crisi profonda che sfocia in una separazione traumatica. Katja, innamorata di un nuovo 'compagno' che teorizza sulla rivoluzione del proletariato, abbandona figlia e marito. Hasse, occupato a tempo pieno in un'acciaieria e vessato da un genitore aggressivo, prova a crescere la sua bambina. Tra alti e bassi, cali di vento, orari impossibili e amore incredibile, Lisa diventa grande a fianco del padre con cui sogna di navigare un giorno fino a Cuba e verso un mondo migliore. Ma la vita si complica e l'idillio si spezza. Deluso dal lavoro e da una donna che ancora una volta non è riuscito a trattenere, Hasse comincia a bere, perdendo la sua immagine di uomo invincibile agli occhi e nel cuore di Lisa. Una bottiglia di troppo e la rabbia esplosa con l'adolescenza, segneranno duramente la loro relazione. Ma il tempo non potrà niente contro il loro amore che riesploderà diversi anni dopo, ritrovandoli 'migliori amici'.
Nobody Owns Me è un'opera intimista e intensa, talvolta discontinua ma sempre emozionante, dove le illusioni di una famiglia vengono spazzate vie insieme a quelle di un paese. Essenziale e commovente, senza sbavature patetiche o dichiarazioni programmatiche, il dramma familiare e sociale di Kjell-Åke Andersson è ispirato al romanzo omonimo di Åsa Linderborg ed è ambientato nella Svezia degli anni Settanta, quelli del boom e del fallimento del 'modello svedese'. Cronaca dolorosa di un passaggio dall'infanzia all'adolescenza, Nobody Owns Me è abitato da una bambina abbandonata che trova nel padre, in gravi difficoltà economiche, un punto di riferimento. Circondati da vicini anonimi e da un mondo spopolato, lontano dal modello sociale predicato, padre e figlia fanno conoscenza dell'assenza e del vuoto. Il regista indaga nella complessità dei loro caratteri, sottolineando con sensibilità gli stati d'animo dei personaggi e il trauma dovuto al cambiamento e alla rottura con il vecchio modo di vivere. Nel privato del loro appartamento, Lisa e Hasse coltivano il proprio spirito in magica comunione. Andersson si concentra sulla trasformazione, sul gentile fiorire di una bambina che trova un contatto con le cose e con quel padre, fascio di 'muscoli e nervi', con cui seguire un volo di amore eterno e immutabile. Ma tra Lisa e Hasse interviene la vita coi suoi problemi pratici ed emozionali, pensieri e preoccupazioni che crescono insieme all'inflazione e alla disoccupazione. Ai paesaggi muti del film si sostituiscono le parole splendide e chimeriche di Hasse, che consolano le asprezze della loro esistenza e hanno un'efficacia visiva in grado di generare un mondo alternativo, la possibilità di un'isola, quella Cuba idealizzata in cui realizzare davvero un benessere popolare collettivo. Dall'altra parte del letto, stretta nel suo abbraccio, Lisa lo guarda in silenzio. Ammira quell'eroe della working class che spreme lattine, cavalca la bicicletta nella bruma del mattino, doma il 'dragone' in fabbrica e racconta innumerevoli avventure. Perché papà le ha insegnato che la felicità si può raggiungere solo con l'invenzione (poetica), allenando la propria capacità di sognare ad occhi aperti e a bordo di una barca senza mare. Nobody Owns Me è un bella 'favola' sull'identità e sulla necessità di un sentimento amoroso che la fondi.
visto oggi 14 novembre 2013 al festival internazionale del cinema a roma, lo visto in svedese con i sottotitoli in italiano ed non è stato facile quindi, il film è molto lungo e lento, devo dire che la storia è profonda, gli attori non molto famosi ma se la sono cavata,ma ripeto un pò troppo palloso con scene poco parlate e movimentate, alla fine devo dire che non fa per [...] Vai alla recensione »