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Questo film è importante essenzialmente per due motivi. Il primo perchè segna la definitiva 'fine' artistica di un regista che è stato un grande a cavallo tra gli anni 80 e 90 e ha donato alla fantascienza (e non solo) due capolavori, inferiori solo all'intramontabile 2001 di Kubrick. Il secondo perchè conferma una regola, non scritta, ma che puntualmente sembra trovare una sua costante applicazione ogni qual volta si ritorna su prodotti ormai consolidati della cinematografia mondiale. Sembra infatti non esserci scampo per i sequel, i prequel ma anche i remake, dei film che hanno contribuito ad arricchire la storia del cinema; sostanzialmente tutti sbagliati e nettamente inferiori alle aspettative e ai precedenti. Questo succede sia che dietro ci sia una squadra (registi, attori, produttori) completamente diversa da quella che aveva generato l'originale, vedi a tale proposito Superman tanto per fare un esempio, sia invece che vi siano le stesse personalità a dirigere e interpretare la nuova storia. In quest'ultimo caso in particolare i riferimeni sono molto ampi e soprattutti illustri, a partire da 'Il Padrino parte III' , sicuramente il più debole dei tre episodi, per non parlare di George Lucas quando ha ripreso in mano la saga di Stars Wars e anche Steven Spielberg è caduto nel tranello (coadiuvato dallo stesso Lucas) quando ha deciso di ritornare su Indiana Jones pochi anni fa. In ultimo in questo elenco, ma anche per la sua qualità, Prometheus di Ridley Scott. Il problema per un film come questo che ritorna su una storia che ha segnato molte generazioni, passando per quelle più vecchie sino alle più giovani, è legato ad una questione di aspettative. E' innegabile che un po' tutti si attendevano di rivivere le stesse atmosfere cupe e piene di tensione di Alien, ma anche di riviverne l'originalità e la sensazione di stupore e novità che si aveva guardando l'evolversi della vicenda. In questo film che d'accordo, non doveva essere un doppione del precedente, non si vive niente di tutto questo, ma al contrario la trama cade nei soliti clichè tipici di questo tipo di storie dove si susseguono eventi e azioni che ci riportano alla mente molti film già visti, è insomma tutto un po' prevedibile. E' un film brutto che da metà in poi peggiora di sequenza in sequenza, solo una scena è degna di nota, quella dell'aborto di Noomi Rapace. Per il resto il nulla, nonstante ne succedano molte e anche con grandi effetti speciali. Ci si lascia solo trascinare dalla visione della spettacolarità degli eventi, ma non dalla loro significazione. Certi prodotti come Alien sono intramontabili perchè racchiudono al suo interno una serie di forze e spinte artistiche geniali, rare e sopraffine, ma sono dei momenti a se stanti che vivono in quel momento e basta. Ritornarci sopra e trovare una nuova spinta creativa degna della precedente, è sempre molto rischioso. Tutto si era esaurito in quegli splendidi 116 minuti. Tutto era già stato detto e nel migliore dei modi.
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