Un dramma che fa riflettere sull'assurdità della vita. Espandi ▽
È in realtà un'inesorabile storia sull'enigma umano che coinvolge un gruppo di stranieri la più parte americani tra una Deauville e una Parigi sul finire degli anni '40, dove il Jazz cresce all'ombra di un mal di vivere che si trasforma in splendore. Recensione ❯
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Le vite di Lorenzo, giovane laureato in Filosofia, e Attilio, attore che soffre di una malattia al fegato, si incrociano in modo tragico e meraviglioso attraverso la donazione dell'organo del ragazzo improvvisamente scomparso a causa di un incidente con la moto. Recensione ❯
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Diversi registi hanno seguito lo svolgersi della giornata di tre agricoltori in Guatemala, Indonesia e Burkina Faso. Espandi ▽
L'agricoltura contadina produce cibo per oltre il 70 per cento della popolazione del pianeta, mentre l'agricoltura industriale non provvede che al 30 per cento. Nonostante ciò, 2,8 miliardi di uomini nel mondo vivono con meno di 2 dollari al giorno e la maggioranza di questi sono contadini o ex contadini. Questo documentario parla di loro, degli effetti della globalizzazione sulle vite dei meno privilegiati, seguendo lo svolgersi della giornata di alcuni piccoli coltivatori in Guatemala, Indonesia e Burkina Faso. Recensione ❯
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Cinque storie di vita quotidiana ambientate in città diverse: scenari noti che ospitano volti e sguardi nuovi. Espandi ▽
Cinque storie di vita quotidiana ambientate in città molto diverse tra loro, Venezia, Milano, Roma, Portici e Napoli: scenari noti che ospitano volti e sguardi nuovi. Aluk, Hamed, Dag, Hevi e Zakaria hanno seguito un percorso di video formazione promosso dall'Archivio delle memorie
migranti, col sostegno di Open Society Foundations e lettera27, e, con questi strumenti, si sono serviti di una telecamera per guardare all'accoglienza da un'altra prospettiva e restituire voce alle memorie migranti. Il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, il film sarà presentato in contemporanea in cinque città: Milano, Roma, Napoli, Venezia, Verona. L'Archivio delle memorie migranti (AMM) raccoglie le memorie di chi arriva in Italia per necessità o scelta: mira a riunire ricercatori, filmmaker e testimoni migranti nella produzione di narrazioni
orali e scritte, in forma testuale e audiovisiva. Recensione ❯
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La violenza sulla donna, che trova il suo apice nel femminicidio, non ha una matrice dominante. Non c'è un censo, una cultura, una prossimità, o un'esperienza di violenze che inneschi un rapporto causa/effetto ben identificabile. Il fenomeno è trasversale, colpisce nei luoghi più imprevisti e dilaga, emergendo dalle paludi della reticenza solo in proporzione al grado di emancipazione raggiunto dalle donne. Forbici è stato realizzato nell'ambito del progetto Oggi insieme, domani anche, un docufilm-inchiesta sull'amore oggi, promosso dalla MarechiaroFilm. Recensione ❯
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La guerra in Afghanistan e un paese martoriato da un conflitto senza fine. Espandi ▽
La strada per Kabul e' un viaggio nell'Afghanistan di oggi, un paese che lotta per risorgere dalle ceneri di una guerra senza fine. E poi nella storia degli Alpini, truppe da montagna, attraverso le due guerre mondiali. Dalle montagne dell'Hindu-Kush, con vette di 7000 metri davanti a distese di terra scura come spezia rossa, nella via della seta, alle trincee insanguinate del primo conflitto. Dalla steppa infinita della disperata ritirata di Russia raccontata da Mario Rigoni Stern e Nuto Revelli, all'unica, necessaria battaglia del secolo breve: la resistenza al nazi-fascismo. Recensione ❯
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Film per la televisione trasmesso in occasione del ventennale della strage di Capaci che colpì Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta in un attentato da parte della mafia Espandi ▽
Il film racconta il dramma dei tre agenti di scorta uccisi insieme al magistrato Giovanni Falcone, il 23 maggio 1992, tragedia che passò alla storia come strage di Capaci: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e il giovane Vito Schifani. Recensione ❯
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Un film di pirati senza Johnny Depp e dove la Selva oscura è quella dei notiziari con la morte in diretta. Espandi ▽
Un film dove immaginare i cannibali che emergono dai Caraibi della fantasia di Salgari. Immaginarli seguendo l'erranza di alcuni adolescenti di un paese dell'Appennino toscano. Un film di pirati senza Johnny Depp ma dove c'è il David Bowie dell'uomo caduto sulla terra. Dove la Selva oscura è quella dei notiziari con la morte in diretta. Dove i pirati veri, naufraghi sulle coste venezuelane, ci devono essere e ci sono - e sono veri attori, in attesa del regista che non è venuto. Dove l'avventura vera è quella della vita, da immaginare. Recensione ❯
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Il cortometraggio è stato presentato in concorso al 64° Festival di Cannes nella sezione Cinéfondation. Espandi ▽
In un pomeriggio di maggio, Nicholas, Daniel e Lollo possono fare ancora qualcosa per salvare la loro amicizia: lottare contro un destino che vuole dividerli. Recensione ❯
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Quattro operai salgono su un carroponte a venti metri d'altezza per impedire la chiusura dell'Innse, l'ultima fabbrica rimasta attiva nel comune di Milano. Espandi ▽
Milano, Agosto 2009. Quattro operai salgono su un carroponte a 20 metri d'altezza all'interno della INNSE, l'ultima fabbrica rimasta attiva nel comune di-Milano. Minacciano di buttarsi di sotto se non sarà fermato lo smantellamento dei macchinari e se la fabbrica sarà chiusa.
Il capannone viene circondato da decine di poliziotti, mentre da tutta Italia arrivano centinaia di sostenitori. I quattro operai resistono per 8 giorni e sette notti a più di 40 gradi in uno spazio di pochissimi metri. Resistono perché hanno una strategia chiara e un esercito organizzato. Resistono perché conoscono alla perfezione il loro nemico e il loro territorio. Non è una semplice lotta operaia: ci sono regole precise, è un paradigma attuabile ad ogni forma di lotta. Recensione ❯
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Il sardo Tiberio Murgia è un uomo qualunque quando il regista Mario Monicelli lo nota e lo scrittura per il ruolo di Ferribotte nel suo I soliti ignoti, facendo di Murgia una maschera della commedia all'italiana. Espandi ▽
Una vita rocambolesca da avventuriero, in giro per l'Italia e l'Europa a caccia di donne e guai. Tiberio Murgia, di origini sarde, lavora come lavapiatti in una trattoria romana quando, nel 1957, il regista Mario Monicelli lo nota e lo scrittura per il ruolo di Ferribotte nel suo capolavoro, I soliti ignoti. Da quel momento Murgia si dedica alla carriera di attore, interpretando, in più di un centinaio di film, il ruolo del siciliano stereotipato. Poco prima di morire, Murgia consegna al regista Sergio Naitza il racconto della sua esistenza, avvalorato dalle testimonianze di familiari, amici, critici e colleghi. Recensione ❯
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Attraverso un apparente disordine narrativo di flash-back e flash-forward il film racconta l'irrequieto percorso di due fratelli, Marco e Filippo.
Pur avendo un carattere molto diverso, il loro legame è piuttosto forte. Il primo è estroverso, ambizioso, ha 19 anni e frequenta l'università, ma si trova improvvisamente coinvolto in una situazione criminosa che lentamente gli sfugge di mano.
Il secondo, 17 anni è sensibile, introverso e ama scrivere brevi racconti che poi legge agli amici nei week-end che passano insieme nella loro casa di campagna.
Il loro è un gruppo di amici affiatato e dai gusti semplici. Marco conosce casualmente Christian, un giovane elegante, che dietro all'apparenza da uomo d'affari gestisce un'organizzazione criminale legata alla droga. Grazie a Christian Marco fa la conoscenza di Marta che diventerà la sua
ragazza e da quel momento la vita di Marco cambierà... fino ad allontanarsi dai veri affetti e perdere il controllo di tutto. Recensione ❯
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Sud Italia, 1935. La vera storia della dodicenne Bianca Panarese: il suo duro apprendistato come operaia tabacchina presso il grande Consorzio e il suo amore per il fratello quindicenne Pietro, coltivatore di tabacco, ucciso durante le proteste delle tabacchine contro la chiusura del Tabacchificio. Recensione ❯
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Un film indipendente costituito al suo interno da sei singoli episodi. Espandi ▽
Una commedia indipendente sul precariato, scritta da precari è suddivisa in sei episodi al suo interno. Il film prenderà in analisi il fenomeno sociale che si sta abbattendo sull'Italia contemporanea. Recensione ❯
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Il regista Giorgio Cugno racconta la storia di una donna e della sua lotta per uscire dalla depressione post-partum. Espandi ▽
La storia di una nascita si trasforma nella storia di un'assenza. La battaglia di una giovane donna contro la depressione post-partum viene vista attraverso i suoi sentimenti claustrofobici. Allo stesso tempo la sua esistenza è stata risucchiata in un enorme vuoto. Recensione ❯
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