Anno | 2011 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Jaffe Zinn |
Attori | Scott Glenn, Kyle Gallner, Alison Elliott, Brad William Henke, Johnny Lewis Will Estes, Landon Abercrombie, Jake Scott Bailey, Sally Baker, Judith Balis, Daniel Frandson, Nick Garcia, Matthew Gray Gubler, Shaun Heil, Sterling Hoch, Joel Kliebe. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 16 aprile 2013
Una calda mattina d'ottobre, per gli abitanti di Buhl, nell'Idaho, sarà una giornata molto particolare.
CONSIGLIATO SÌ
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La piccola cittadina di Buhl, Idaho, si sveglia alle prime luci dell'alba con un bacino per l'allevamento ittico pieno di pesci morti e il corpo morto di una ragazza abbandonato in mezzo ai campi. Gli unici a ritrovare il cadavere sono due ragazzini che decidono candidamente di scavare una buca per seppellirlo. Nel frattempo, un adolescente dall'aspetto sempre più cupo e inquieto si intrattiene con un gruppo di amici in passatempi sinistri, una famiglia è preoccupata per la scomparsa della figlia e per la morte del proprio allevamento di trote, mentre una coppia di sceriffi (uno anziano e un po' zotico, l'altro più giovane e meticoloso) trascorre lentamente il proprio turno di pattuglia.
Fin dalle prime immagini che mostrano le vallate dell'Idaho sospese in un'atmosfera gelida e mortifera, si capisce di trovarsi di fronte a un film modello Sundance. Paesaggi sconfinati si alternano a minuscoli dettagli di una vestizione, di una colazione, di un bagno caldo, di un gioco infantile, come a creare un'eco fra l'asprezza del territorio statunitense e la sua quotidianità. L'opera prima di Jaffe Zinn risponde a tutti i canoni del film indie-deprimente sul disagio della provincia americana, ma con uno stile in grado di affascinare e conturbare anche un occhio più assuefatto e desensibilizzato da quelle situazioni grame e scabrose. Un'ombreggiatura che pare in qualche modo provenire direttamente da I segreti di Twin Peaks di David Lynch. A stimolare l'impegnativo paragone, non è tanto la presenza in apertura del cadavere di una ragazza o di un interrogativo del tipo "Chi ha ucciso Laura Palmer?" (che peraltro trova quasi subito risposta). Sono piuttosto i profili del paesaggio del nord-ovest e il modo di fare di una traccia mystery il primo passo di un percorso frammentato, portato avanti per piccoli quadri ed episodi, a rimandare all'immaginario ironico-onirico di Lynch.
Zinn privilegia senza dubbio il ritratto sobrio e realista alle violente pennellate del surrealismo. Ma lavorando per contrasti cromatici (i colori caldi e vividi delle figure e i colori freddi e lividi del paesaggio) e tonalità dissonanti (la violenza tacita e impulsiva contro i genuini affetti familiari), riesce a creare una piccola valle magica fatta dove vivono sogni aurei e pesci morti.
La quiete della campagna viene improvvisamente alterata da una serie di avvenimenti: i salmoni morti nel fiume, due bambini che giocano e trovano una ragazza morta nel prato, uno sceriffo un po' strano, il tutto su uno sfondo di normale, tranquilla, quotidianità. Il regista è bravissimo a far crescere l'ansia nello spettatore pur mantenendo l'equilibrio a livelli [...] Vai alla recensione »