Titolo originale | Comic-con Episode Four: A Fan's Hope |
Anno | 2011 |
Genere | Documentario |
Produzione | USA |
Durata | 88 minuti |
Regia di | Morgan Spurlock |
Attori | Skip Harvey, Chuck Rozanski, James Darling, Holly Conrad, Eric Henson Se Young Kang. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,09 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 20 dicembre 2011
Benvenuti a Comic-Con, San Diego. Nata come una piccola convention di appassionati, è diventato il più grande raduno esistente del mondo comic-fantasy.
CONSIGLIATO SÌ
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Il San Diego Comic-Con International è la convention pubblica più importante per quanto riguarda in particolare cinema e fumetto. Si tiene dal 1970 e vede la partecipazione di migliaia di appassionati e di numerose star del settore.
Morgan Spurlock continua la sua esplorazione di realtà che stanno sotto gli occhi di tutti ma che pochi conoscono a fondo. In questa occasione ci consente di visitare un universo all'interno del quale si muovono passioni e si incontrano i vicini della porta accanto che magari non hanno mai rivelato a nessuno di avere una stanza interamente tappezzata di personaggi in miniatura collezionati con pazienza e cura minuziosa.
Incontriamo aspiranti disegnatori che mostrano i loro portfolio ai professionisti del settore. Facciamo la conoscenza di collezionisti professionali che non intendono separarsi da fumetti rarissimi nemmeno per somme ingenti. Conosciamo una coppia di giovanissimi che si sono incontrati per la prima volta al Comic Con e assistiamo alla richiesta di matrimonio in pubblico (davanti a un sorpreso Kevin Smith) da parte di lui. Entriamo con abbondanza di dettagli nel mondo dei cosplay (coloro che si creano costumi e maschere talvolta anche molto complessi che riproducono anche nei dettagli i personaggi dei fumetti). Non si tratta però di una sorta di documentario antropologico mirante a soddisfare una curiosità quasi folcloristica. Gli interventi di addetti ai lavori come Stan Lee, Frank Miller o Guillermo Del Toro aiutano a comprendere come non si tratti quasi mai di pura e semplice stravaganza. Ci può essere, certo, un desiderio di fuga dalla realtà ma alla base c'è una passione che può rischiare di divenire mania così come invece può divenire per alcuni uno sbocco professionale che unisce la creatività al bisogno di far vivere nuovi mondi in cui tutto può accadere.