Robin Hood

Ormai è un dato di fatto che Russell Crowe sia un ottimo attore ma sicuramente è innegabile che le sue migliori performance sono tutte firmate Ridley Scott. Questo progetto rappresentava una sfida perchè sulla leggenda dell'arciere di Sherwood tutto si è scritto e tutto si è visto e invece ancora una volta la coppia d'oro del cinema funziona, ci regala una versione di Robin Hood originale, diversa, ben raccontata e, a tratti, anche decisamente avvincente. Personaggi ben definiti e convincenti (nota di merito per il Frate e Little John) rendono ancora più affascinante una storia che trova il suo "lieto" fine dove inizia l'ormai celebre mito di un fuorilegge senza tempo.

Esce finalmente la versione definitiva di un progetto in cantiere da più d'un paio d'anni e già soggetto a più riscritture, anche se dalle anticipazioni si capiva chiaramente che il regista voleva qualcosa di diverso del solito. E qui sorge spontanea la domanda: è meglio lasciare la leggenda così com'è, narrarla nuovamente nei suoi toni favolistici ed avventurosi, con la sana contrapposizione manichea "buoni-cattivi", in un Medioevo semirealistico e affascinante? O serve un aggiornamento, una "laicizzazione" del personaggio e della vicenda in una prospettiva storica e meno ingenua più adatta ai nostri tempi? Difficile rispondere, ma il regista e lo sceneggiatore Brian Helgeland non possono venire etichettati in una delle due correnti: Questo "Robin Hood" rilegge certamente il personaggio in maniera più disincantata e umana, ma non per questo lo deve spogliare dei suoi toni leggendari ed eroici. [+]

Esce finalmente la versione definitiva di un progetto in cantiere da più d'un paio d'anni e già soggetto a più riscritture, anche se dalle anticipazioni si capiva chiaramente che il regista voleva qualcosa di diverso del solito. E qui sorge spontanea la domanda: è meglio lasciare la leggenda così com'è, narrarla nuovamente nei suoi toni favolistici ed avventurosi, con la sana contrapposizione manichea "buoni-cattivi", in un Medioevo semirealistico e affascinante? O serve un aggiornamento, una "laicizzazione" del personaggio e della vicenda in una prospettiva storica e meno ingenua più adatta ai nostri tempi? Difficile rispondere, ma il regista e lo sceneggiatore Brian Helgeland non possono venire etichettati in una delle due correnti: Questo "Robin Hood" rilegge certamente il personaggio in maniera più disincantata e umana, ma non per questo lo deve spogliare dei suoi toni leggendari ed eroici. La storia è molto diversa, una sorta di "prequel" in cui l'arciere di Re Riccardo (siamo nel 1199) troverà le motivazioni e la forza di mettersi dall' altro lato della legge per difendere i poveri dai soprusi della nobiltà e del clero,tutto questo in giusto equilibrio tra la classica avventura scanzonata (il rocambolesco viaggio dalla Francia all' Inghilterra,l'agguato alla spedizione di grano), tocchi leggeri di commedia (l'anomala schermaglia amorosa tra Robin e Lady Marian, assolutamente non convenzionale) ,spettacolari battaglie ed intrighi politici delle alte sfere. La prospettiva è quindi più "filologica" che storica, ma rende così più credibile la vicenda. La mano di Scott si vede chiaramente nell' uso della fotografia e nella cura della ricostruzione, ma il regista è aiutato anche dall'ottimo montaggio di Pietro Scalia che valorizza soprattutto le scene d'azione. Attori perfetti: Crowe ha una fisicità e una naturalezza sorprendente, e tra i migliori in campo ci sono Cate Blanchett (perfetta nella parte della vedova orgogliosa e combattiva), William Hurt (un credibile Guglielmo il Maresciallo), Mark Strong (nel ruolo di Godfrey, oscuro doppiogiochista al soldo dei Frencesi, che sostituisce lo sceriffo di Nottingham nel ruolo del cattivo) e Mark Addy (un corpulento e vitale Frà Tuck, indubbiamente il personaggio più divertente).Insomma, volevano qualcosa di diverso e ci sono riusciti in buona misura. E anche se la vera Leggenda inizierà dopo, basta anche solo la bella immagine alla fine della battaglia in cui vediamo,con forte controcampo,Robin con una freccia incoccata pronto a lanciare,a ricordarci il fascino leggendario dell' arciere più famoso e amato di sempre. [-]

metti insieme scene di vari film + o - storicied ottieni questo Robin Hood,il quale"sfida"la storia anzichè raccontarla.La prima parte è molto lenta e davvero non si capisce dove voglia andare a parare;Re Riccardo muore dopo 20 minuti(ma quando mai è successo questo nella storia di Robin Hood);battaglie regalate allo schermo per gli amanti del  "stacco il cervello e guardo lo schermo senza pensare a cosa sto guardando".
La parte storica è raccontata male,le battaglie fatte male(specie se confrontate con Braveheart al quale il regista sembra ispirarsi),l'intreccio noioso e lento;unico punto a suo favore è il cast ma può questo bastare per fare un bel film?non credo proprio

bellissimo da vedere, la storia è diversa rispetto al classico robin h. che noi tutti conosciamo. ricorda il crow del gladiatore!!! il film scivola veloce, con scenari bellissimi e attori coinvolgenti. da tanto che nn vedevo un film cosi bello. da nn perdere

Il film è semplicemente ridicolo ma essendo di Ridley Scott è normale che sia così. La Blanchett è noiosa e oltretutto non è gran che, francamente. Nella parte della madamigella medioevale anglosassone avrei visto molto meglio Zoe Saldana che è un gran pezzo di cosa o anche Thandie Newton. Sono nere caraibiche è vero, ma sono dettagli a cui solo un fesso può attaccarsi; quando nel Gladiatore Commodo ammazza Marco Aurelio , fregnaccia storica veramente inaudita, nessuno si lamenta e quindi mettiamo tranquillamente le damigelle mulatte nel medioevo inglese che almeno sono due bonazze da infarto (no come quella patata lessa della Blanchett) e risollevano un pò il film.

Film, "diverso" un prequel del Robin Hood a cui siamo abituati, con un Re Giovanni isterico e crudele e uno sceriffo di Sherwood ancora non dotato dei "pieni poteri" di cui dispone nel classico Robin Hood. Godibile, con una "fotografia" del momento storico credibile.

Ridley Scott, il regista d'oltre manica,finalmente ha voluto giocare in casa girando l'ennesimo remake finalizzato,almeno questa volta,a dare al protagonista di Yorkshine un volto e una portata eroica piu' umana, rispetto ai suoi predecessori. IL Robin Hood della letteratura,della credenza inglese e della storia, riserva molte sfacciatature, e come spesso accade nella storia(o meta storia), l'essere uomo viene mitizzato, e si confonde nella credenza leggendaria e popolare della gente. Gli storici sono molto discordi su questa figura medievale in cui "' e' un personaggio metà storico metà leggendario, probabilmente frutto della fusione del personaggio realmente esistito, bandito o nobile sassone decaduto, con le preesistenti leggende di un dio della foresta, un folletto plausibilmente omonimo. [+]

Ridley Scott, il regista d'oltre manica,finalmente ha voluto giocare in casa girando l'ennesimo remake finalizzato,almeno questa volta,a dare al protagonista di Yorkshine un volto e una portata eroica piu' umana, rispetto ai suoi predecessori. IL Robin Hood della letteratura,della credenza inglese e della storia, riserva molte sfacciatature, e come spesso accade nella storia(o meta storia), l'essere uomo viene mitizzato, e si confonde nella credenza leggendaria e popolare della gente. Gli storici sono molto discordi su questa figura medievale in cui "' e' un personaggio metà storico metà leggendario, probabilmente frutto della fusione del personaggio realmente esistito, bandito o nobile sassone decaduto, con le preesistenti leggende di un dio della foresta, un folletto plausibilmente omonimo. Se attualmente nella versione moderna della leggenda lo si immagina come un generoso fuorilegge abilissimo nell'uso dell'arco, viene invece dipinto diversamente nella versione medievale[...]'"(breve commento tratto da WIKIPEDIA). [-]

Scordatevi la storia classica di Robin Hood, il nostro eroe questa volta deve destreggiarsi "a fianco" di re Giovanni contro i francesi che stanno tentando di invadere l'isola britannica. La storia in sè è interessante, è coraggioso il tentativo di creare qualcosa di nuovo, il fatto è che Ridley non riesce a rendere appassionante i personaggi e la storia. La trama complessa corre con i ritmi giusti fino a metà poi tutto sembra risolversi in modo molto superficiale: ridicola l'entrata in scena di Lady Marion sulla spiaggia. I personaggi sono molto numerosi, ed alcuni necessariamente solo abbozzati, tra questi lo sceriffo di Nottingham, storico avversario del nostro che in questo film è solo un cameo. [+]

Scordatevi la storia classica di Robin Hood, il nostro eroe questa volta deve destreggiarsi "a fianco" di re Giovanni contro i francesi che stanno tentando di invadere l'isola britannica. La storia in sè è interessante, è coraggioso il tentativo di creare qualcosa di nuovo, il fatto è che Ridley non riesce a rendere appassionante i personaggi e la storia. La trama complessa corre con i ritmi giusti fino a metà poi tutto sembra risolversi in modo molto superficiale: ridicola l'entrata in scena di Lady Marion sulla spiaggia. I personaggi sono molto numerosi, ed alcuni necessariamente solo abbozzati, tra questi lo sceriffo di Nottingham, storico avversario del nostro che in questo film è solo un cameo. Sembra tra l'altro di vedere scene già viste: lo sbarco sulla spiaggia è Spielberg, poi ci sono "Breaveheart", "Il Gladiatore", "Robin Hood" di Kostner.... Russell imita se stesso e qualcun altro... Ho apprezzato molto la fotografia. Un film che non vuole essere hollywoodiano ma che non riesce nell'intento. DELUSIONE [-]

Dal mio punto di vista si salvano solo le interpretazioni dei due attori principali e la scenografia... per il resto è un film piatto vuoto e a tratti irritante per la demenzialità e la prevedibilità di alcune battute. Ben oltre i limiti del ridiclo alcune scene finali.
Il film era tant avvincente che sno riuscito a contare i colpi di tosse di chi stava tre file avanti a me... soldi e tempo buttati.

Un ottimo film che mi ha tenuto sveglio nonostante sia andato a vederlo alla sera tardi. E' emozionante e molto realistico, abbandonando la fiaba fanciullesca del puro d'eccellenza contro i cattivi assoluti, ma presentandoci un uomo normale, di umili origini che seppur in passato abbia fatto del male, la sua natura di brav'uomo alla fine prevale, ed anche se aiutato da una fortuna spropositata riunifica un regno intero, quando il re stesso non c'era riuscito. Le ambientazioni e la scenografia sono fatte benissimo, al contrario di Troy o del Gladiatore, in cui erano superficiali e megalomani, in questo film ad esempio castelli ed armate hanno una dimensione contenuta, non penso che nella battaglia finale sulla spiaggia ci siano più di 10. [+]

Un ottimo film che mi ha tenuto sveglio nonostante sia andato a vederlo alla sera tardi. E' emozionante e molto realistico, abbandonando la fiaba fanciullesca del puro d'eccellenza contro i cattivi assoluti, ma presentandoci un uomo normale, di umili origini che seppur in passato abbia fatto del male, la sua natura di brav'uomo alla fine prevale, ed anche se aiutato da una fortuna spropositata riunifica un regno intero, quando il re stesso non c'era riuscito. Le ambientazioni e la scenografia sono fatte benissimo, al contrario di Troy o del Gladiatore, in cui erano superficiali e megalomani, in questo film ad esempio castelli ed armate hanno una dimensione contenuta, non penso che nella battaglia finale sulla spiaggia ci siano più di 10.000 uomini tra francesi ed inglesi, battaglia molto verosimile, rispetto appunto ad altri film in cui se non mettono almeno due eserciti da 700.000 unità a testa non sono contenti. Mi è piaciuta anche la storia e le interpretazioni, tralasciando i protagonisti primari già noti per la loro bravura; Robin Hood mi ha fatto rivalutare Mark Strong e Danny Huston che di norma vanno a rubare nei pollai e qui invece si sono comportati bene. In tutto il lungometraggio ho notato solo un difetto ed una lacuna: il difetto è che altamente improbabile se non impossibile che il vecchio uccidesse il padre di Robert e 30 anni dopo il figlio casualmente bussasse alla sua porta... la lacuna invece è che io ci avrei messo.... il Cantagallo!!! Eddai non si può fare un Robin Hood senza un McChicken gigante che canta le avventure di Robin e di Little John (il proporzionato). Voto: 8,5 [-]