Titolo originale | Jesse Stone: No Remorse |
Anno | 2010 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Robert Harmon |
Attori | Tom Selleck, Kathy Baker, Kohl Sudduth, Stephen McHattie, Krista Allen, William Sadler Mae Whitman, Todd Hofley. |
MYmonetro | 3,17 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 19 ottobre 2016
Il detective Stone affoga i suoi dolori nell'alcool ma un giorno il suo comandante lo richiama a rapporto per un'indagine molto rischiosa.
CONSIGLIATO SÌ
|
Dopo essere stato sospeso dal ruolo di comandante, il detective Jesse Stone, separato dalla moglie, trascorre le giornate in compagnia di un cane, che dopo tre anni non ha ancora deciso se tenere, annegando i propri dispiaceri nell'alcol. In città vi sono appena stati due efferati omicidi, la polizia non ha piste. Il collega Healy decide di rivolgersi a lui per risolvere entrambi i casi.
Dalla pagina scritta al testo filmico, fa ritorno il personaggio di Jesse Stone, capo della polizia di una fittizia cittadina di provincia statunitense, Paradise, ideato dall'estro creativo di Robert B. Parker: Stone è il protagonista di nove avventure, scritte tra il 1997 e il 2010, anno della scomparsa del romanziere.
Il film è diretto da Robert Harmon, che in precedenza ha già adattato per il piccolo schermo cinque capitoli della fortunata serie, tra cui Sea Change-Delitto perfetto; in tutti e sei i lungometraggi l'interprete dell'investigatore è Tom Selleck.
Nessun rimorso, diversamente dagli altri titoli non prende spunto da un romanzo, è un omaggio al personaggio di Robert B. Parker scritto dallo stesso Selleck.
Una buona esecuzione assicura un'ora e mezzo di entertainment, all'insegna del giallo. Il veterano Harmon non smentisce una certa bravura nel saper combinare i vari elementi, nel trovare il giusto ritmo, ma soprattutto nell'infondere quel mood nostalgico, tipico del genere.
Come i gialli che si rispettino, la narrazione si svolge per lo più di notte. Strade affollate, parcheggi isolati, locali esclusivi, drugstore, sono questi gli scenari nei quali il regista fa muovere i propri personaggi, pedine che si muovono apparentemente senza una meta, senza riuscire a comprendere o a riconoscere chi sia il maestro burattinaio che muove i fili, decidendo dei destini altrui. Il finale, durremmattiano, ricorda quello dell'intensa pellicola firmata da Sean Penn, La promessa. La verità e la risoluzione di un caso possono essere vicine, ma non sempre...