Anno | 2009 |
Genere | Biografico |
Produzione | Italia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Giancarlo Baudena |
Attori | Carlo Greco, Consuelo Ciatti, Alessandra Battaglia, Denis Fasolo, Matteo Tosi Ana Valeria Dini, Stefano Venturi. |
Uscita | domenica 13 dicembre 2009 |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 12 aprile 2012
CONSIGLIATO NÌ
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La vita e l'attività di Nazareno Strampelli, uno dei più importanti agronomi e genetisti del mondo viene seguita a partire dalla sua infanzia (nasce nel 1866) fino all'età adulta e alle scoperte più importanti. Il pretesto è quello di un'inchiesta compiuta da una giovane giornalista.
Nazareno Strampelli. Chi era costui? La manzoniana frase che aveva come soggetto Carneade potrebbe essere applicata al protagonista di questo film biografico e troverebbe come risposta molti punti di domanda. Dobbiamo quindi ringraziare i numerosi promotori di questo amorevole film (tra cui si annoverano il Comune di Castelraimondo, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali insieme alla Fondazione che porta il nome dello scienziato e ad altri partner) se la figura di un importante ricercatore italiano viene rivisitata. Strampelli realizzò numerose varietà di frumento che consentirono un migliore sfruttamento dei terreni ed un aumento della produttività così considerevole da essere tuttora adottate in numerosi Paesi.
Il biopic ce ne illustra la curiosità presente sin dall'infanzia e la pacata risolutezza con la quale lo scienziato porta avanti le proprie ricerche nonostante la scarsa sensibilità delle istituzioni. Perché la Storia ripete se stessa in Italia con pervicace monotonia. E' più facile che le scoperte significative vengano apprezzate prima all'estero che da noi e il sostegno dei privati (in questo caso il principe Potenziani) deve sopperire alle carenze di lungimiranza dello Stato. Fino a quando Mussolini, che vede nella battaglia del grano un forte strumento di propaganda, non decide di sostenerne il lavoro e di nominarlo senatore. Ma Strampelli non diventa un 'fascista'. Resta un ricercatore convinto di poter aiutare, seppure in parte, a combattere quella fame che già cercava di contrastare quando da giovane fondava delle cooperative contadine. Il film è professionalmente corretto con più di un'annotazione agiografica. Gli fa difetto (oltre alla non professionalità di alcuni degli attori nei ruoli minori) ciò che altrove invece infastidirebbe. Gli manca cioè quel tanto di dialettale (Strampelli nacque e operò in parte nel Maceratese) che avrebbe reso il film più verosimile. Avendo scelto (giustamente) di utilizzare modi di espressione dell'epoca perché non conservare a quelle parole la cadenza originale?
spero che venga riproposto nelle sale o almeno in TV, bravi e validi tutti GRAZIE