Anno | 2009 |
Genere | Thriller |
Produzione | Italia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Andrea Manni |
Attori | Pietro Taricone, Christiane Filangieri, Tomas Arana, Sergio Albelli, Daniele Pilli Orsetta De Rossi, Maurizio Aiuto, Riccardo Angelini, Francesca Bastone, Alessia Brangi, Maria Bretagna, Cristina Cellini, Massimo Cimaglia, Claudio Compagno, Lino Damiani, Antonella Fragiello, Rocco Di Gregorio, Fabio Gomiero, Georgia Lepore, Francesco Marino, Daniele Miglio, Marina Pennafina, Donato Placido, Rino Salamone, Mauro Santopietro, Corrado Solari, Marco Tamilia, Innocenzo Schiavone, David Simone Vinci, Sasa Vulicevic. |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 2 marzo 2011
CONSIGLIATO NÌ
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Sam è il cuoco di un agriturismo alle porte di Matera. La vita scorre tranquilla e serena fino a quando l'assassinio di un cliente dell'albergo sconvolge le esistenze degli abitanti. Le accuse cadono inizialmente proprio su Sam (a causa di un passato burrascoso) ma viene presto scagionato. Mentre vive, in segreto, una passionale storia d'amore con la Direttora dell'agriturismo, viene chiamato da Zen, convinto ambientalista amico della vittima, a indagare sulla morte del ragazzo. I guai si succederanno uno dietro l'altro, fino alla scoperta finale, dove i ruoli si invertiranno.
L'amore e il rispetto per gli animali è il tema attorno al quale ruotano le vicende di Bestie. Dopo aver diretto per il cinema la commedia sentimentale Voce del verbo amore, il regista Andrea Manni cambia stile e, su soggetto di Sandrone Dazieri, costruisce una storia inquietante, un thriller dalle implicazioni moraleggianti. Qui si parla infatti della vivisezione sugli animali, dello sfruttamento di inesistenti 'poteri magici' delle interiora (in questo caso della bile degli orsi) e di altre illegalità perpetrate sulla pelle di esseri viventi di vario genere. Chi sono le 'bestie' del titolo? Gli uomini che maltrattano gli animali? La risposta, seppur scontata, viene delineata in modo chiaro e netto: la crudeltà dell'uomo sfogata sul corpo di orsi, cani o altre specie è da punire per legge.
Alcuni umani sono più rozzi e violenti degli animali; banale dirlo ma indispensabile ribadirlo. Essere d'accordo con questa idea è un obbligo al quale il buon senso richiama le sue forze. Peccato quindi che la nobiltà del messaggio cozzi contro l'approssimazione della recitazione del protagonista Pietro Taricone, fuori parte e fuori mestiere, e un'esile struttura narrativa che non tiene sulle spine lo spettatore ma lo accompagna, senza eccessivi colpi di scena, verso un finale consolatorio. Più ci avviciniamo all'happy end, meno pensiamo alla causa ambientalista. E dispiace un po' perché è davvero un'occasione mancata.