exult
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sabato 12 dicembre 2009
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una grande bufala
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NON COMPRENDO ASSOLUTAMENTE LA METAMORFOSI DEI FRATELLI COHEN.MA A PRESCINDERE DALLA MIA PERSONALE CRITICA TROVO CHE A PARTE UNA SCENOGRAFIA DI RIGUARDO ED UNA CAPACITA' DI RAPPRESENTAZIONE DEL PRINCIPALE PROTAGONISTA, LA VENA CRITICA,LA SATIRA ,LA CAPACITA' DI COGLIERE LE DEBOLEZZE UMANE SIA COMPLETAMENTE PERSA!!! IN PRIMO LUOGO TUTTI I LUOGHI COMUNI DELL'UNIVERSO EBREO /AMERICANO SONO STATI RISPOLVERATI, MA SENZA LA MINIMA VERVE!
TROPPO PROVINCIALE,O MEGLIO TROPPO NAZIONAL POPOLARE AMERICANO .ECCESSIVAMENTE LEGATO AU UNA VISIONE TRADIZIONALISTA DEL "COGITO ERGO SUM EBRAICO" CHE OGGI SOPRAVVIVE SOLO IN CERTE COMUNITA' EBREE ,MA CHE E' INDECIFRABILE AI PIU'!QUANTO ALLA CONDIZIONE DI COMPLETA SOGGEZIONE NEI CONFRONTI DEL DIO SUPREMO ,DI QUESTO MONOTEISMO CONDIVISO DAI CATTOLICI, SI POTEVANO TRARNE NOTEVOLI SPUNTI,MA NIENTE.
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NON COMPRENDO ASSOLUTAMENTE LA METAMORFOSI DEI FRATELLI COHEN.MA A PRESCINDERE DALLA MIA PERSONALE CRITICA TROVO CHE A PARTE UNA SCENOGRAFIA DI RIGUARDO ED UNA CAPACITA' DI RAPPRESENTAZIONE DEL PRINCIPALE PROTAGONISTA, LA VENA CRITICA,LA SATIRA ,LA CAPACITA' DI COGLIERE LE DEBOLEZZE UMANE SIA COMPLETAMENTE PERSA!!! IN PRIMO LUOGO TUTTI I LUOGHI COMUNI DELL'UNIVERSO EBREO /AMERICANO SONO STATI RISPOLVERATI, MA SENZA LA MINIMA VERVE!
TROPPO PROVINCIALE,O MEGLIO TROPPO NAZIONAL POPOLARE AMERICANO .ECCESSIVAMENTE LEGATO AU UNA VISIONE TRADIZIONALISTA DEL "COGITO ERGO SUM EBRAICO" CHE OGGI SOPRAVVIVE SOLO IN CERTE COMUNITA' EBREE ,MA CHE E' INDECIFRABILE AI PIU'!QUANTO ALLA CONDIZIONE DI COMPLETA SOGGEZIONE NEI CONFRONTI DEL DIO SUPREMO ,DI QUESTO MONOTEISMO CONDIVISO DAI CATTOLICI, SI POTEVANO TRARNE NOTEVOLI SPUNTI,MA NIENTE...LA FIGURA DELLA DONNA MADRE ASESSUATA DELLA DONNA MADONNA CHE ANCORA UNA VOLTA AFFLIGGE LA CULTURA EBRAICA COSI' COME QUELLA ITALIANA NON E' MINIMAMENTE SFRUTTATA. LA DIFFERENZA UNICA E' CHE ALMENO I CATTOLICI NON DIPENDONO DALL'UTERO FEMMINILE PER POTER ACCAMPARE UNA MINIMA APPARTENENZA. SI DEVONO ACCONTETARE DELL'UNIVERSALITà DELLA CIURMA!
NO PROPRIO FUORI DALLA TAZZA. E D'ALRONDE LEGGENDO LE CRITICHE DEI MAGGIORI CRITICI AMERICANI (80% EBREI LORO STESSI E GRANDI AMMIRATORI DEI COHEN COME IL SOTTOSCRITTO ) STAVOLTA HANNO DATO FORFAIT!
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sabato 12 dicembre 2009
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una grande bufala
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NON COMPRENDO ASSOLUTAMENTE LA METAMORFOSI DEI FRATELLI COHEN.MA A PRESCINDERE DALLA MIA PERSONALE CRITICA TROVO CHE A PARTE UNA SCENOGRAFIA DI RIGUARDO ED UNA CAPACITA' DI RAPPRESENTAZIONE DEL PRINCIPALE PROTAGONISTA, LA VENA CRITICA,LA SATIRA ,LA CAPACITA' DI COGLIERE LE DEBOLEZZE UMANE SIA COMPLETAMENTE PERSA!!! IN PRIMO LUOGO TUTTI I LUOGHI COMUNI DELL'UNIVERSO EBREO /AMERICANO SONO STATI RISPOLVERATI, MA SENZA LA MINIMA VERVE!
TROPPO PROVINCIALE,O MEGLIO TROPPO NAZIONAL POPOLARE AMERICANO .ECCESSIVAMENTE LEGATO AU UNA VISIONE TRADIZIONALISTA DEL "COGITO ERGO SUM EBRAICO" CHE OGGI SOPRAVVIVE SOLO IN CERTE COMUNITA' EBREE ,MA CHE E' INDECIFRABILE AI PIU'!QUANTO ALLA CONDIZIONE DI COMPLETA SOGGEZIONE NEI CONFRONTI DEL DIO SUPREMO ,DI QUESTO MONOTEISMO CONDIVISO DAI CATTOLICI, SI POTEVANO TRARNE NOTEVOLI SPUNTI,MA NIENTE.
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NON COMPRENDO ASSOLUTAMENTE LA METAMORFOSI DEI FRATELLI COHEN.MA A PRESCINDERE DALLA MIA PERSONALE CRITICA TROVO CHE A PARTE UNA SCENOGRAFIA DI RIGUARDO ED UNA CAPACITA' DI RAPPRESENTAZIONE DEL PRINCIPALE PROTAGONISTA, LA VENA CRITICA,LA SATIRA ,LA CAPACITA' DI COGLIERE LE DEBOLEZZE UMANE SIA COMPLETAMENTE PERSA!!! IN PRIMO LUOGO TUTTI I LUOGHI COMUNI DELL'UNIVERSO EBREO /AMERICANO SONO STATI RISPOLVERATI, MA SENZA LA MINIMA VERVE!
TROPPO PROVINCIALE,O MEGLIO TROPPO NAZIONAL POPOLARE AMERICANO .ECCESSIVAMENTE LEGATO AU UNA VISIONE TRADIZIONALISTA DEL "COGITO ERGO SUM EBRAICO" CHE OGGI SOPRAVVIVE SOLO IN CERTE COMUNITA' EBREE ,MA CHE E' INDECIFRABILE AI PIU'!QUANTO ALLA CONDIZIONE DI COMPLETA SOGGEZIONE NEI CONFRONTI DEL DIO SUPREMO ,DI QUESTO MONOTEISMO CONDIVISO DAI CATTOLICI, SI POTEVANO TRARNE NOTEVOLI SPUNTI,MA NIENTE...LA FIGURA DELLA DONNA MADRE ASESSUATA DELLA DONNA MADONNA CHE ANCORA UNA VOLTA AFFLIGGE LA CULTURA EBRAICA COSI' COME QUELLA ITALIANA NON E' MINIMAMENTE SFRUTTATA. LA DIFFERENZA UNICA E' CHE ALMENO I CATTOLICI NON DIPENDONO DALL'UTERO FEMMINILE PER POTER ACCAMPARE UNA MINIMA APPARTENENZA. SI DEVONO ACCONTETARE DELL'UNIVERSALITà DELLA CIURMA!
NO PROPRIO FUORI DALLA TAZZA. E D'ALRONDE LEGGENDO LE CRITICHE DEI MAGGIORI CRITICI AMERICANI (80% EBREI LORO STESSI E GRANDI AMMIRATORI DEI COHEN COME IL SOTTOSCRITTO ) STAVOLTA HANNO DATO FORFAIT!
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asterione
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sabato 12 dicembre 2009
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i fratelli coen tra giobbe e incroci leopardiani
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Un modesto Professore ebreo non riesce ad affrontare i suoi problemi personali se non subendoli completamente; è ignorato dai figli, odiato dalla moglie e genericamente circondato da persone meschine che approfittano della sua ingenuità. E proprio quando le cose sembrano mettersi per il verso giusto. . . .
I fratelli Coen ripercorrono con la loro solita maestria la figura dell'inetto; ma mentre in Fargo la desolazione della vera provincia americana suggerisce che proprio da quell'inettitudine può scaturire la violenza più truce, qui i directors si divertono a mettere alla berlina l'uomo che porge l'altra guancia. Proprio all'interno della comunita ebraica, che a maggior ragione dovrebbe essere pervasa da un etica più ferrea, la bontà viene dileggiata, è oggetto di soprusi infiniti e trova come unica risposta alla sofferenza e all'ingiustizia le parole vacue di rabbini in carriera (bellissima la scelta di antropomorfizzare la perfidia piuttosto che i vizi dei devoti, tutti curvi e ingobbiti, oppure obesi e corpulenti).
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Un modesto Professore ebreo non riesce ad affrontare i suoi problemi personali se non subendoli completamente; è ignorato dai figli, odiato dalla moglie e genericamente circondato da persone meschine che approfittano della sua ingenuità. E proprio quando le cose sembrano mettersi per il verso giusto. . . .
I fratelli Coen ripercorrono con la loro solita maestria la figura dell'inetto; ma mentre in Fargo la desolazione della vera provincia americana suggerisce che proprio da quell'inettitudine può scaturire la violenza più truce, qui i directors si divertono a mettere alla berlina l'uomo che porge l'altra guancia. Proprio all'interno della comunita ebraica, che a maggior ragione dovrebbe essere pervasa da un etica più ferrea, la bontà viene dileggiata, è oggetto di soprusi infiniti e trova come unica risposta alla sofferenza e all'ingiustizia le parole vacue di rabbini in carriera (bellissima la scelta di antropomorfizzare la perfidia piuttosto che i vizi dei devoti, tutti curvi e ingobbiti, oppure obesi e corpulenti). Il povero Gopnik che aspetta dal suo Dio una spiegazione rimane con un pugno di mosche e si trova di fronte alla dura risposta dei registi; rinunciare a trovare un senso proprio, personale, all'esistenza di ciascuno ci espone ai soprusi del prossimo ed alla Ginestra che viene travolta dalla lava vulcanica, aggiungiamo noi, non si deve alcuna spiegazione. Brillante.
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[+] verità, menzogna, speranza
(di paapla)
[ - ] verità, menzogna, speranza
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il critico
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sabato 12 dicembre 2009
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commedia noiosa ma gustabile
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Ci sono quattro tipi di film per quanto riguarda i giudizi, ci sono pellicole amatissime sia dal pubblico che dalla caritica (Un esempio:Wall.e), ci sono i film detestati sia dalla critica che dal pubblico (Un esempio:The island) poi arrivano quelli particolari:Quelli che sono odiati e amati sia dalla critica che dal pubblico (Un esempio:"2012" o "Segnali dal futuro") e poi quelli che sono amati dalla critica ma odiati dal pubblico o viceversa. Questo film appartiene all'ultima categoria.A me è piaciuto sufficentemente ma non è una meraviglia, ha molte pecche ad esempio l'insensata scena iniziale, e vero che in alcuni film per capirli bisogna usare il cervello (ma io sono abituato alle pellicole spettacolari) ma qui pretende troppo.
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Ci sono quattro tipi di film per quanto riguarda i giudizi, ci sono pellicole amatissime sia dal pubblico che dalla caritica (Un esempio:Wall.e), ci sono i film detestati sia dalla critica che dal pubblico (Un esempio:The island) poi arrivano quelli particolari:Quelli che sono odiati e amati sia dalla critica che dal pubblico (Un esempio:"2012" o "Segnali dal futuro") e poi quelli che sono amati dalla critica ma odiati dal pubblico o viceversa. Questo film appartiene all'ultima categoria.A me è piaciuto sufficentemente ma non è una meraviglia, ha molte pecche ad esempio l'insensata scena iniziale, e vero che in alcuni film per capirli bisogna usare il cervello (ma io sono abituato alle pellicole spettacolari) ma qui pretende troppo. Insomma in conclusione una commedia noiosa ma si può guardare.
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alecarid
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sabato 12 dicembre 2009
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ben fatto ma noioso,
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Di sicuro se si vuole vededre una commedia si rimarra delusi, soprattutto il primo tempo, risulta piuttosto pesante tutt'altro che divertente.
Se pur ben fatto non mi sento di consigliarlo.
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clavius
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sabato 12 dicembre 2009
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accetta il mistero
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"A serious man". Un uomo serio. Un professore di fisica convinto di poter spiegare i fenomeni naturali attraverso il rapporto tra i numeri. Un padre che ignora le pulsioni sregolate e irrefrenabili dei due figli. Un marito che non sa giustificare nè contrastare il tradimento della moglie. Un uomo combattuto di fronte alle lusinghe del denaro o del sesso ammiccante di una vicina disinibita. Un cittadino che per pudore, unitamente ad una certa dose di codardia, non sa far rispettare i diritti più elementari. Un fratello la cui inettitudine travestita da pietà accetta ogni sorta di umiliazione. Accade di tutto nella vita dell'uomo serio Larry. Anche che nella sua vana ricerca della verità si imbatta in tre rabbini che non danno risposte esaustive, pur essendo convinti di averne.
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"A serious man". Un uomo serio. Un professore di fisica convinto di poter spiegare i fenomeni naturali attraverso il rapporto tra i numeri. Un padre che ignora le pulsioni sregolate e irrefrenabili dei due figli. Un marito che non sa giustificare nè contrastare il tradimento della moglie. Un uomo combattuto di fronte alle lusinghe del denaro o del sesso ammiccante di una vicina disinibita. Un cittadino che per pudore, unitamente ad una certa dose di codardia, non sa far rispettare i diritti più elementari. Un fratello la cui inettitudine travestita da pietà accetta ogni sorta di umiliazione. Accade di tutto nella vita dell'uomo serio Larry. Anche che nella sua vana ricerca della verità si imbatta in tre rabbini che non danno risposte esaustive, pur essendo convinti di averne. Pur pontificando con sprezzante ironia sull'aldilà durante il rito del bar mitzvah.
Insomma in questo film i Coen sembrano voler fare i conti proprio con tutto. Perfettamente consapevoli delle assurdità della vita, delle sue svolte improvvise, dei progetti mancati, delle regole disattese, delle colpe e delle pene, danno vita ad un affresco grottesco bellissimo ed imprevedibile. In un universo di sfavillanti domande senza risposte, prende corpo la storia di un uomo qualsiasi. Uno come noi chiamato a muoversi nella Storia senza il benchè minimo punto di riferimento. Immerso nel buio della notte non trova certezze nè nella ragione (che lo conduce irrimediabilmente al principio di indeterminazione), nè nella fede gravida di simboli incomprensibili e parole svuotate. Così non trova di meglio che restare immobile mentre tutto attorno a lui vorticosamente gira in attesa di un segno che se anche ci fosse sarebbe indecifrabile. Mentre il destino coi suoi tiri mancini lo beffa continuamente. Nonostante il registro sia sostanzialmente da commedia, un cupo pessimismo ammanta tutta la pellicola a partire dallo splendido prologo dove domina l'incertezza, fino all'ambiguo epilogo foriero di presagi nafasti.
Il mondo desacralizzato qui descritto non ha strumenti per ascoltare l'eventuale voce di Dio, col quale si pretende per altro di comunicare attraverso una lingua incomprensibile come quella insegnata nella scuola ebraica. Lingua che finisce con l'essere annichilita dalla vertiginosa voce di Grace Slick, mille volte più seducente di un passo della torah cantilenato ed indecifrabile. Voce così suadente da far breccia nella testa di un vecchio rabbino che non riesce ad esimersi dal citare i versi della sua canzone più nota come fossero una benedizione.
Ma se la ricerca di Dio non da i frutti sperati, non è negli uomini che si trova la soluzione alle questioni. Traditi negli affetti più cari, disillusi dalla ragione, beffati dal destino, non resta che accettare il mistero. Il mistero di un'esistenza incerta, breve e che non dipende da noi. Giobbe docet.
Il film gode di una sceneggiatura praticamente perfetta, un congegno filmico di gran classe dove convivono le situazioni più improbabili senza stridere mai. I caratteri più assurdi vanno a braccetto con le metafore più ardite. La fotografia dell'eclettico Deakins fa il resto con gusto, precisione ed attenzione al dettaglio oramai proverbiali.
Joel e Ethan Coen si distinguono ancora una volta. Davvero bravi. Bravi davvero.
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(di anna ferrari)
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carlo02
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sabato 12 dicembre 2009
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e' un coen di serie b
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Bah! L'impressione che i coen abbiamo una doppia filmografia : una eccelsa ( Barton fink, Lebowsky, Fargo ) ed una di serie B ( Prima ti sposo, Burn afetr reading) . Questo appartiene alla seconda categoria .
Ribadisco quello che ho già letto nel forum : scrivere male di loro sembra che sia vietato ma se un film è brutto bisogna dirlo.
Michael Stuhlbarg,il protagonistica , non "buca lo schermo" ma certo il solito pessimo doppiaggio non lo aiuta.
Comunque una delusione .
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wisky
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venerdì 11 dicembre 2009
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demenziale
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Sinceramente non si comprende il motivo di un tale lavoro così demenziale. Forse il regista voleva evidenziare che esistono uomini come il protagonista, idioti e incapaci di reagire in modo coraggioso ad una moglie opportunista che lo tradisce facendo quasi ricadere la colpa su di lui? E' talmente banale e inutile questo film, da costringere 3/4 di sala gremita, ad abbandonare il film a metà spettacolo. L'altro 1/4, compreso il sottoscritto, è rimasto solo perchè non credeva possibile che si possa creare un film così inutile, qundi si aspettava un qualche cambiamento da un momento all'altro. Cambiamento che non si è verificato. Banalità continue si susseguono e ciò che emerge è solo un marito incapace sotto ogni aspetto, una moglie che fa rimpiangere il maschilismo di altri tempi, due figli allo sbando che pensano solo alle futilità banali.
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Sinceramente non si comprende il motivo di un tale lavoro così demenziale. Forse il regista voleva evidenziare che esistono uomini come il protagonista, idioti e incapaci di reagire in modo coraggioso ad una moglie opportunista che lo tradisce facendo quasi ricadere la colpa su di lui? E' talmente banale e inutile questo film, da costringere 3/4 di sala gremita, ad abbandonare il film a metà spettacolo. L'altro 1/4, compreso il sottoscritto, è rimasto solo perchè non credeva possibile che si possa creare un film così inutile, qundi si aspettava un qualche cambiamento da un momento all'altro. Cambiamento che non si è verificato. Banalità continue si susseguono e ciò che emerge è solo un marito incapace sotto ogni aspetto, una moglie che fa rimpiangere il maschilismo di altri tempi, due figli allo sbando che pensano solo alle futilità banali...Una noia mortale!!! Fosse stato almeno raccontato con ironia, forse avrebbe almeno allietato questi 105 min, davvero sprecati.
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[+] demenziale liberatorio
(di anna ferrari)
[ - ] demenziale liberatorio
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marvalic
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venerdì 11 dicembre 2009
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dybbuk.
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Se cercate un film dalla sceneggiatura classicamente hollywoodiana andate a vedere qualcos'altro. Ancora non mi spiego come abbiano fatto i cohen a tenere in piedi un film talmente disarticolato, sconclusionato e caotico: sequenze oniriche, flashback, racconti nel racconto, personaggi che entrano ed escono nella storia senza una ragione, ma quasi per magia, o volontà divina o casualità. BRAVI. Per goderselo appieno si dovrebbe conoscere meglio la cultura ebraica. Fa venir voglia di andarsela a studiare. Stupendo il lavoro di casting, bellissima la fotografia di deakins.
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anna ferrari
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venerdì 11 dicembre 2009
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occhio!
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Credo che sia un film di denuncia, voluta dai
registi in quanto tali. Denuncia molto visibile in tutto il film. Trasmessa esteticamente prima di tutto: quando l'esperienza estetica non rivela più niente e non parla, rimangono solo le convenzioni (l'uomo serio, la
figlia, il dentista) o la droga (il figlio, la moglie, la vicina dal nudo integrale). Ognuno è libero di vivere come vuole, salvo arrivo di malattia o uragano...
[+] when the truth is found to be lies
(di anna ferrari)
[ - ] when the truth is found to be lies
[+] ...
(di anna ferrari)
[ - ] ...
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