xdeex
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domenica 6 dicembre 2009
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meno male !!!
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sono tornati più in forma che mai ! grandissimi coen !
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roberto simeoni
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domenica 6 dicembre 2009
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nelle fauci della meccanica quantistica
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Dopo la leggera e riuscitissima pausa di “Burn after reading” i fratelli Coen tornano a progetti più ambiziosi e complessi, scegliendo di misurarsi di nuovo con gli abissi filosofici affrontati con successo in passato, ad esempio nel capolavoro “L’uomo che non c’era”, al quale il protagonista di “A serious man” assomiglia molto. Anche lui infatti è un uomo inetto, che ad un certo punto viene abbandonato dalla moglie, ma la novità introdotta dai Coen in questa pellicola è la presenza della religione (il protagonista è un insegnante di matematica dalla vita retta e regolare, che vive con la famiglia nella comunità ebraica di una cittadina di provincia degli Stati Uniti durante la fine degli anni ’60); ed anche in questo film vengono affrontate con umorismo le implicazioni filosofiche della meccanica quantistica.
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Dopo la leggera e riuscitissima pausa di “Burn after reading” i fratelli Coen tornano a progetti più ambiziosi e complessi, scegliendo di misurarsi di nuovo con gli abissi filosofici affrontati con successo in passato, ad esempio nel capolavoro “L’uomo che non c’era”, al quale il protagonista di “A serious man” assomiglia molto. Anche lui infatti è un uomo inetto, che ad un certo punto viene abbandonato dalla moglie, ma la novità introdotta dai Coen in questa pellicola è la presenza della religione (il protagonista è un insegnante di matematica dalla vita retta e regolare, che vive con la famiglia nella comunità ebraica di una cittadina di provincia degli Stati Uniti durante la fine degli anni ’60); ed anche in questo film vengono affrontate con umorismo le implicazioni filosofiche della meccanica quantistica. Incorniciato fra un prologo ed un epilogo fra i più inquietanti e spiazzanti della loro filmografia, il film ci racconta le tragicomiche vicissitudini di un uomo al quale vengono progressivamente a mancare le certezze sulle quali basava la propria vita ed il radicale fallimento del suo tentativo di decifrare la realtà attraverso l’aiuto cercato nelle istituzioni religiose. La comicità, a differenza che in “Burn after reading”, è molto sottile e se si ride, si ride a denti stretti. La Morte viene spesso evocata e la sua ombra si staglia come un marchio all’inizio ed alla fine del film. Impreziosito da una straordinaria colonna sonora, che prende a prestito anche le bellissime musiche dei Jefferson Airplain, il film è una delle opere più complesse ed affascinanti dei fratelli Coen, che non mancherà di far riflettere gli spettatori più attenti e che merita di essere vista e rivista più volte.
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(di tritono)
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isabel
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domenica 6 dicembre 2009
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da non vedere
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Noioso, deprimente, assolutamente da evitare
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thefre
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domenica 6 dicembre 2009
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a serious man
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In una parola: insoddisfacente.
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andreaski
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sabato 5 dicembre 2009
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delusione coen
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Il film è il racconto dell'anonima e noiosa vita di Larry Gopnik,un passivo professore di fisica e delle sue numerose sventure.
La moglie vuole il divorzio e addirittura pretende un particolare rito religioso per potersi risposare con un altro uomo, il figlo fuma erba e considera il padre solo nel momento in cui deve aggiustare l'antenna, la figlia gli ruba i soldi dal portafoglio, il fratello vive a casa sua e si caccia nei guai escogitando un metodo per vincere al gioco d'azzardo, uno studente cinese cerca di corromperlo e lo minaccia di diffamazione.
Larry attende passivamente, va via di casa e vive in un piccolo alberghetto, cerca consiglio da rabini che sanno raccontargli solo stupidi anedoti senza senso sulla ''prospettiva'' e sul fatto che le vie del signore ci sono ignote.
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Il film è il racconto dell'anonima e noiosa vita di Larry Gopnik,un passivo professore di fisica e delle sue numerose sventure.
La moglie vuole il divorzio e addirittura pretende un particolare rito religioso per potersi risposare con un altro uomo, il figlo fuma erba e considera il padre solo nel momento in cui deve aggiustare l'antenna, la figlia gli ruba i soldi dal portafoglio, il fratello vive a casa sua e si caccia nei guai escogitando un metodo per vincere al gioco d'azzardo, uno studente cinese cerca di corromperlo e lo minaccia di diffamazione.
Larry attende passivamente, va via di casa e vive in un piccolo alberghetto, cerca consiglio da rabini che sanno raccontargli solo stupidi anedoti senza senso sulla ''prospettiva'' e sul fatto che le vie del signore ci sono ignote...
Il film è una metafora del non senso della vita in cui in ogni momento tutto può ritorcersi contro di noi.Infatti quando tutto sembra poter ritrovare una minima parvenza di equilibrio:muore l'amante della moglie, lui riceve la cattedra universitaria ecco che i Coen si divertono a rimescolare le carte: una chiamata da parte del dottore lo avvisa che qualcosa nelle sue analisi non va bene e il bisogno di parlarne di persona da parte del dottore fa temere il peggio come se non bastasse un violento uragano sta per abbatersi sul piccolo paesino in cui abita.
Il film è di una noia mortale con un prologo che ancora fatico a collegare con il resto della trama.
Non vi èalcuna forma di suspanse: la musica che alle volte accompagna le didascalie e che tende a questo effetto mi dava ai nervi e per di più la comicita è povera e latente sconsigliatissimo cito il commento di una coppia all'uscita dal cinema:
la moglie:come ti è sembrato
il marito:bhà non l'ho capito tanto sai me lo spieghi un pò
ritengo che a differenza mia il povero uomo non sia riuscito a resistere alle avance di morfeo.
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gertrude
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domenica 29 novembre 2009
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curioso
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La domanda è :"chi è normale?"
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(di ikaro76)
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ste.star
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venerdì 30 ottobre 2009
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perfetto!!!
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ho visto il film in america... è una cosa fantastica!!!! perfetto... come ogni film dei coen colpisce forte... ma lascia il segno!!!!!
davvero bello!!!
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(di ikaro76)
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cantastorie
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giovedì 22 ottobre 2009
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"just accept the mystery" [cit. a serious man]
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Non è solo la quotidianità di un uomo. E' il vano tentativo di un uomo di continuare la sua vita seriamente contro tutti gli accidenti che il caso o il destino gli stanno mandando. Domante esistenziali che trovano rabbini molto particolari come dissipatori di dubbio (più no che sì), sogni meno onirici e più realisti. Personaggi con una caratterizzazione perfetta, una regia deliziosa, l'ironia sottile e un finale che lascia ad occhi spalancati e bocca aperta. Difficile parlarne, facile ridicolizzare la trama. "A Serious Man" è talmente folgorante da rendere incerta ogni interpretazione.
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