carloalbertoalbrigo
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domenica 12 agosto 2018
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un non-senso per un senso al film
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C’è un non-senso, nella costruzione del film, che dà il senso - l’unico, a mio parere, accettabile - al film stesso. Il confronto fra l’enormità del male, di cui è responsabile la protagonista, e la condizione di analfabetismo della protagonista stessa, condizione sulla quale si snoda l’iter narrativo, non regge; tanto quanto non regge alcuna motivazione a giustificazione del male, che risponde solo alla negazione dell’essere, alla sua “banalità”. Così, quindi, il protagonista non dichiara la condizione di analfabetismo di Hanna, che le avrebbe attenuato a livello processuale la pena, ma non la responsabilità morale; così la testimone ebrea a New York non ammette accettabile la storia che le racconta il protagonista; così Hanna, in un epilogo coerente a questa negazione, si toglie la vita.
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gigi87
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domenica 22 febbraio 2009
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the reader, il film dei dubbi...
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Finalmento sono riuscito a vedere il film grazie al quale Kate Winslet è candidata agli oscar.....Il film mi è abbastanza piaciuto....La storia di un amore ambiguo, inquieto e a tratti incompreso, mi ha in parte affascinato.... La prima parte del film gira attorno a questa relazione controversa, dove i sentimenti dei due protagonisti si accavallano gli uni su gli altri senza definire bene il rapporto che li lega.... La seconda parte, data dall'abbandono e dal ritrovamento dell'amata, in circostanze spiacevoli e scioccanti, complica ancora di più le cose.... Perchè la donna nasconde gelosamente il fatto di essere analfabeta, prova che la può in parte scagionare? E perchè il giovane, conoscendo la verità, non parla, salvandola dalle accuse? E qual'è la vera storia della donna?.
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Finalmento sono riuscito a vedere il film grazie al quale Kate Winslet è candidata agli oscar.....Il film mi è abbastanza piaciuto....La storia di un amore ambiguo, inquieto e a tratti incompreso, mi ha in parte affascinato.... La prima parte del film gira attorno a questa relazione controversa, dove i sentimenti dei due protagonisti si accavallano gli uni su gli altri senza definire bene il rapporto che li lega.... La seconda parte, data dall'abbandono e dal ritrovamento dell'amata, in circostanze spiacevoli e scioccanti, complica ancora di più le cose.... Perchè la donna nasconde gelosamente il fatto di essere analfabeta, prova che la può in parte scagionare? E perchè il giovane, conoscendo la verità, non parla, salvandola dalle accuse? E qual'è la vera storia della donna?....Cosa l'ha portata in passato a seguire ciecamente un regime responsabile di uno sterminio di massa? Il dubbio a noi resta, mentre gli anni passano, e la donna, carcerata a vita, passa i suoi giorni a imparare a scrivere grazie a delle cassette spedite dal giovane ragazzo ormai adulto, innamorato da sempre di lei, incondizionatamente....Ma qual'è alla fine il vero senso del film? Parlare dell'amore incondizionato? Parlare di una generazione ormai persa? Parlare dell'inquietante indifferenza dei responsabili di una pagina nera della nostra Storia? Qual'è il senso di tutto? Il dubbio a me resta... e se da un lato la mancata conoscenza della certezza dei fatti o dei sentimenti dei due protagonisti, mi affascina, dall'altro lato mi infastidisce e mi lascia perplesso....Quindi sono un pò combattutto...avere più risposte??? O lasciare il dubbio per non rovinare l'intento e l'atmosfera del film???
Kate Winslet dimostra una bravura eccellente come sempre, anche se non capisco come mai l'hanno candidata per questo film e non per REVOLUTIONARY ROAD, dove a mio parere è stata molto più brava e ha fatto sfoggio di una più vasta gamma di doti recitative....Anche qui il dubbio rimane.... comunque sia l'Oscar l'attrice se lo merita tutto....il film invece è un punto interrogativo al quale magari saprò rispondere appena rivedrò il film una seconda volta....
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ronks
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giovedì 5 marzo 2009
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tra amore e ragione
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IN UN ANDRONE DELLA BERLINO FINE ANNI '50, AVVIENE L'INCONTRO TRA UN ADOLESCENTE CHE SI SENTE MALE E UNA DONNA CHE LO SOCCORRE E LO ACCOMPAGNA A CASA... A GUARIGIONE AVVENUTA IL "RAGAZZO" TORNA DALLA DONNA PER RINGRAZIARLA, LA QUALE FINISCE PER INDURLO NEL PROPRIO LETTO... GLI INCONTRI DI PASSIONE SI SUSSEGUONO, E TRA L'UNO E L'ALTRO LEI GLI CHIEDE DI LEGGERE QUALCOSA, QUALSIASI COSA PURCHE' APPAGHI LA SUA SETE DI ASCOLTO LETTERARIO... IL RAGAZZO NON SI SOTTRAE A QUEL GIOCO, ANZI, LA COSA CRESCE E DIVENTA COSTANTE, COME LA SUA PASSIONE NEI SUOI CONFRONTI, UN VERO GENUINO AMORE, CHE VIENE TITUBANTEMENTE RICAMBIATO... IL TEMPO PASSA E LO SCETTICISMO DELLA DONNA PREVALE FINO ALL'IMPROVVISO ABBANDONO, TANTO DA LASCIARE IL RAGAZZO SEGNATO INTERIORMENTE E INEBETIRLO NELLE SUCCESSIVE RELAZIONI.
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IN UN ANDRONE DELLA BERLINO FINE ANNI '50, AVVIENE L'INCONTRO TRA UN ADOLESCENTE CHE SI SENTE MALE E UNA DONNA CHE LO SOCCORRE E LO ACCOMPAGNA A CASA... A GUARIGIONE AVVENUTA IL "RAGAZZO" TORNA DALLA DONNA PER RINGRAZIARLA, LA QUALE FINISCE PER INDURLO NEL PROPRIO LETTO... GLI INCONTRI DI PASSIONE SI SUSSEGUONO, E TRA L'UNO E L'ALTRO LEI GLI CHIEDE DI LEGGERE QUALCOSA, QUALSIASI COSA PURCHE' APPAGHI LA SUA SETE DI ASCOLTO LETTERARIO... IL RAGAZZO NON SI SOTTRAE A QUEL GIOCO, ANZI, LA COSA CRESCE E DIVENTA COSTANTE, COME LA SUA PASSIONE NEI SUOI CONFRONTI, UN VERO GENUINO AMORE, CHE VIENE TITUBANTEMENTE RICAMBIATO... IL TEMPO PASSA E LO SCETTICISMO DELLA DONNA PREVALE FINO ALL'IMPROVVISO ABBANDONO, TANTO DA LASCIARE IL RAGAZZO SEGNATO INTERIORMENTE E INEBETIRLO NELLE SUCCESSIVE RELAZIONI... NEGLI ANNI SEGUENTI, PRESENZIANDO UN PROCESSO PER GLI STUDI DI AVVOCATURA CHE RIGUARDAVA CRIMINI DI GUERRA, CON SUO IMMENSO STUPORE, RINCOTRA LA DONNA COME IMPUTATA DI ATTI RELATIVI L'OLOCAUSTO... EGLI SEGUE TUTTO CON SEGRETA TRISTEZZA, PER I FATTI DI CUI LEI E' COINVOLTA E PER L'AMORE RITROVATO, FINO ALL'INEVITABILE CONDANNA... IL RAZIOCINIO DEL RAGAZZO PREVARRA' NEL TEMPO SUL SENTIMENTO, CONTINUANDO NELLA MATURITA', MA COSTANTEMENTE CODIZIONATO DALLA PASSIONE PER QUELLA DONNA CHE NON RIESCE A GIUDICARE FINO IN FONDO PER I REATI COMMESSI, DA UN LATO LA "RAGION DI STATO", DALL'ALTRO L'AMORE CHE NON RIESCE E NON VUOLE IGNORARE... PROPRIO PER QUESTO NON IGNORARE, L'UOMO UN GIORNO DECIDE DI CONTATTARLA PER MEZZO POSTALE, SENZA MAI ANDARE DI PERSONA, ALMENO FINO ALLA PROSSIMA SCARCERAZIONE, MA ORMAI E' TROPPO TARDI PERCHE' LEI SI SOTTRAE DEFINITIVAMENTE... QUELLO E' IL MOMENTO DELLA CONCILIAZIONE, L'UOMO PUR RICONOSCENDO L'IRRIMEDIABILI SBAGLI DELLA DONNA, CAPISCE CHE E' GIUSTO ACCOGLERLA DEFINITIVAMENTE NEL PROPRIO CUORE PER LA PERSONA CHE HA CONOSCITO E NON HA MAI SMESSO DI AMARE.
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obees
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lunedì 8 ottobre 2012
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vergogna, giustizia, coraggio
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Questo film mette in luce più concetti, che vengono approfonditi nelle scene finali. Innanzitutto ci viene data la possibilità di studiare la vergogna. Un sentimento che di solito viviamo per pochi minuti, una cosa che è passeggera. Magari ci vergognamo perchè in un certo contesto non ci sentiamo a nostro agio, ma poi ci distriamo e non proviamo più quel "fastidio". Anna, invece, vive la vergogna quotidianamente. Si vergogna di non saper leggere, di non sapere scrivere. Eppure lei ama la letteratura, ama errare con la mente grazie a quelle parole. E la vergogna è talmente alta, che decide di passare la vita in carcere piuttosto che ammettere il suo analfabetismo.
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Questo film mette in luce più concetti, che vengono approfonditi nelle scene finali. Innanzitutto ci viene data la possibilità di studiare la vergogna. Un sentimento che di solito viviamo per pochi minuti, una cosa che è passeggera. Magari ci vergognamo perchè in un certo contesto non ci sentiamo a nostro agio, ma poi ci distriamo e non proviamo più quel "fastidio". Anna, invece, vive la vergogna quotidianamente. Si vergogna di non saper leggere, di non sapere scrivere. Eppure lei ama la letteratura, ama errare con la mente grazie a quelle parole. E la vergogna è talmente alta, che decide di passare la vita in carcere piuttosto che ammettere il suo analfabetismo. Aveva paura di essere criticata? Perchè non ha deciso di studiare, visto questa sua vergogna? Cos è che la spinge a rinunciare alla libertà piuttosto che confessare la sua incapacità di scrivere, firmare?
Quando si trova in carcere, sola e triste, riceve le cassette audio del "ragazzo". E diventano il suo unico appiglio alla vita. Ma dopo quell'incontro tra lei e il ragazzo una settimana prima del suo rilascio al mondo, qualcosa si spezza definitivamente. Un incontro gelido, dove lei aveva cercato un contatto e dove invece lui si è mostrato una roccia, un muro perchè non è stato capace di perdonarla per i crimini commessi contro gli ebrei. Ma la verità è che lui la amava profondamente. E per anni e anni ha continuato a sperare che il carcere la purificasse. Ma l'incontro un po' lo delude e Anna lo sente, sente di aver esaurito le forze per restare in vita a combattere, si sente macchiata e così si toglie la vita. Si impicca fra i suoi libri e chissà se in cielo non diventerà "la donna con il cagnolino" che tanto amava leggere.
Un film che mette in luce anche il tema della morale, della giustizia. Durante il processo per esempio, il ragazzo sapeva bene che confessando che Anna era analfabeta avrebbe cambiato le carte in tavola e diminuito probabilmente gli anni di prigionia. Ma dentro di sè lui voleva condannarla, voleva punirla per aver collaborato alla macchina della morte. Ha voluto proteggere la volontà di Anna di tenere nascosto l'analfabetismo e di contenere la vergogna, ma allo stesso tempo ha giudicato, si è preso la responsabilità di scegliere una soluzione che era ingiusta e giusta allo stesso tempo. Sarebbe dovuta andare in carcere per i crimini ma non così tanto tempo perchè non così responsabile. Quindi il film ci fa rivivere quelle emozioni difficili del ragazzo, quella difficoltà di scegliere la cosa che si reputa migliore.
E infine la bambina ebrea, figlia della superstite, autrice di un libro rivelatore. Una donna divenuta consapevole e saggia troppo presto e capace di nascondere ogni tipo di emozione. Severa e combattiva perchè quello accaduto nei campi sia testimonianza e che non accada più. Bellissimo quando dice "non si può usare i campi come lezione di vita, perchè non è così". La sua forza è da esempio, la sua fermezza anche. Grande coraggio, grande saggezza, grande sofferenza.
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mahleriano
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venerdì 22 maggio 2009
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forte perplessità...
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Questo film mi ha inizialmente colpito ed entusiasmato molto, ma a breve ho avuto anche la sgradevole sensazione che qualcosa non quadrasse, come se troppa carne al fuoco concorresse ad un dramma forzato e tutto sommato finto. Per quanto non sia affatto un sostenitore di una logicità della trama ad ogni costo come elemento determinante in un film, c'è qualcosa qui che mi infastidisce e spero che il mio approccio logico non disturbi troppo, scusandomene in partenza.
Se ad esempio si provasse ad eliminare per un attimo la componente nazista dal film, sostituendola con un crimine qualunque, cosa rimarrebbe? La figura di un'analfabeta che si è resa complice di uno o più assassinii. Ciò non le toglierebbe comunque alcuna responsabilità.
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Questo film mi ha inizialmente colpito ed entusiasmato molto, ma a breve ho avuto anche la sgradevole sensazione che qualcosa non quadrasse, come se troppa carne al fuoco concorresse ad un dramma forzato e tutto sommato finto. Per quanto non sia affatto un sostenitore di una logicità della trama ad ogni costo come elemento determinante in un film, c'è qualcosa qui che mi infastidisce e spero che il mio approccio logico non disturbi troppo, scusandomene in partenza.
Se ad esempio si provasse ad eliminare per un attimo la componente nazista dal film, sostituendola con un crimine qualunque, cosa rimarrebbe? La figura di un'analfabeta che si è resa complice di uno o più assassinii. Ciò non le toglierebbe comunque alcuna responsabilità. Credo che anche al tempo nazista un assassino fosse giudicato comunque un assassino e un complice comunque un complice. Perciò il film sarebbe assolutamente inconsistente e non porterebbe ad alcuna tensione né emotiva, né di nessun altro genere.
Dunque la componente nazista "ci vuole". La contraddizione abnorme, con la conseguente tensione, consiste nel fatto che il nazismo ha di fatto legalizzato un assassinio di massa. Ma posta in questi termini, da questo punto in poi allora il significato del film mi sfugge.
Poiché quella legge valeva per chiunque, non ne consegue che l'analfabeta, che si fosse reso complice di qualcosa a posteriori giudicabile crimine, dovesse essere considerato diversamente da chiunque altro. Dunque la figura dell'analfabeta stessa era di fatto inutile ai fini del film e sostituibile con quella di qualunque altra persona, addirittura anche colta. E allora, se non era necessaria, è malizioso domandarsi perché si sia usata?
A meno che non si voglia sostenere che la mancanza di cultura "giustifichi" un certo operato... Ma questo avrebbe delle conseguenze talmente gravi che mi rifiuto di pensare fosse la tesi del film...
Il dramma proviene allora dall'essere ancor più inconfessabile di un crimine la condizione di analfabetismo? De gustibus... Ma allora sarebbe stato opportuno parlare più a fondo di questo problema, sviscerandolo meglio e capendo i mille perché irrisolti della protagonista, che invece viene presentata come una donna senza un passato e dunque inconoscibile. Tutto sommato uno stereotipo di analfabeta, quindi.
Mancando dunque, dal mio punto di vista, una solida e reale base ad un film che affronta argomenti così delicati e vasti, tutto il resto non riesce più a convincermi, compreso la scena in cui l'avvocato, che di fatto sconta il suo senso di colpa per non aver reso la condanna della donna uguale a quella delle altre imputate, invia alla donna in carcere nastri e nastri di libri e poesie recitate. In tal contesto la scena, che forse dovrebbe essere il "momento poetico" del film, mi appare addirittura abbastanza ruffiana.
Premio perciò soltanto l'interpretazione ammirevole della protagonista e mi limito a due stelle come giudizio complessivo.
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marzaghetti
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giovedì 3 gennaio 2013
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splendida e coraggiosa winslet
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All'inizio, sovente si intrecciano i corpi nudi dei protagonisti, tanto diversi da attrarsi come due magneti: lei matura, passionale, analfabeta ma affascinata dalle storie che lui, ingenuo e giovane studente, le legge prima di fare l'amore. Poi il film si incupisce, emerge il di lei terribile passato ma, stranamente, né il protagonista né noi riusciamo a perdere l'amore per quella donna così buia e così fiera. Splendida e coraggiosa Winslet. Valutazione: 3,25.
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caesar
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mercoledì 25 febbraio 2009
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educazione sentimentale e passato che non passa
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Il film, dal best seller tedesco di Bernard Schlick, parte benissimo, con la classica storia dell'iniziazione sessuale di un adolescente (un bravissimo David Kross, esordiente diciannovenne di Amburgo) da parte di una più navigata e misteriosa Kate Winslet (che recita "da Oscar", e infatti). Poi la storia a due, ambientata in una credibile Germania postbellica, si attorciglia, vi si mescolano tre piani narrativi (con qualche incongruenza cronologica e storica: possibile che non si parli mai della caduta del Muro, 1989?), il ragazzo scopre il passato nazista di Hanna, e non ci si risparmia nulla: dal processo, al carcere, ai rimorsi per il passato che non passa, alla svolta tragica. Siamo dalle parti del mélo hollywoodiano, patinato e ben confezionato, ma inerte.
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Il film, dal best seller tedesco di Bernard Schlick, parte benissimo, con la classica storia dell'iniziazione sessuale di un adolescente (un bravissimo David Kross, esordiente diciannovenne di Amburgo) da parte di una più navigata e misteriosa Kate Winslet (che recita "da Oscar", e infatti). Poi la storia a due, ambientata in una credibile Germania postbellica, si attorciglia, vi si mescolano tre piani narrativi (con qualche incongruenza cronologica e storica: possibile che non si parli mai della caduta del Muro, 1989?), il ragazzo scopre il passato nazista di Hanna, e non ci si risparmia nulla: dal processo, al carcere, ai rimorsi per il passato che non passa, alla svolta tragica. Siamo dalle parti del mélo hollywoodiano, patinato e ben confezionato, ma inerte. Il regista inglese si trova evidentemente più a suo agio con le storie di educazione sentimentale ("Billy Elliott") che con la grande storia, e infatti la Shoah è rivista "all'americana". Comunque ci si appassiona e ci si commuove, anche più del necessario. Insopportabile il fatto che i libri, di cui la protagonista, analfabeta (se l'avesse confessato avrebbe evitato il carcere: ma possibile che una SS si fermi di fronte a questo?) vuole sentire la lettura "a voce alta" da parte del ragazzo e poi dell'uomo fatto (un monotono Ralph Fiennes) siano scritti in inglese e non in tedesco: una gaffe clamorosa, che ricorda quella dell'orologio al polso del gladiatore nei "peplum". Ma comunque piacerà, piacerà molto.
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[+] non concordo
(di mary)
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[+] pienamente d'accordo caesar
(di arianna)
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teo '93
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venerdì 28 agosto 2009
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the reader: la colpa e l'amore
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Anche dietro il male più efferato si possono nascondere insicurezza, fragilità e incontrollabile voglia di amare ed essere amati. “The reader” non vuole giustificare. Molto meno pretenziosamente si limita ad analizzare la duplicità della nostra umanità. L’amore tra Hanna e Michael è un sentimento forte, viscerale, ma inevitabilmente destinato a infrangersi. E di questo entrambi sono pienamente coscienti. Micheal nega ad Hanna la possibilità di favorirla al processo che la coinvolge provando il suo analfabetismo ed Hanna a sua volta rifiuterà, uscita di galera, di affrontare quel mondo verso cui oramai prova soltanto paura. Storia impegnativa per un’impegnata e superba protagonista. Peccato però che il film non riesca a coinvolgere al pari del soggetto.
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Anche dietro il male più efferato si possono nascondere insicurezza, fragilità e incontrollabile voglia di amare ed essere amati. “The reader” non vuole giustificare. Molto meno pretenziosamente si limita ad analizzare la duplicità della nostra umanità. L’amore tra Hanna e Michael è un sentimento forte, viscerale, ma inevitabilmente destinato a infrangersi. E di questo entrambi sono pienamente coscienti. Micheal nega ad Hanna la possibilità di favorirla al processo che la coinvolge provando il suo analfabetismo ed Hanna a sua volta rifiuterà, uscita di galera, di affrontare quel mondo verso cui oramai prova soltanto paura. Storia impegnativa per un’impegnata e superba protagonista. Peccato però che il film non riesca a coinvolgere al pari del soggetto. La narrazione, infatti, procede orizzontalmente, è priva di quelle sfumature che i personaggi esigevano da un progetto di tale livello, manca di inventiva registica (anche a causa di una mediocre fotografia che appiattisce i colori e gli spazi). Si sentono un po’ troppo del resto i fili di una costruzione imbastita superficialmente senza un’introspezione e un’analisi all’altezza dei sentimenti di cui la storia vorrebbe far discutere. La sola Winslet regge con le sue insuperabili doti espressive l’intera baracca. David Kross rende bene i tormenti e le pulsioni erotiche di Michael, ma Ralph Fiennes, nell’interpretarlo da adulto, è terribilmente sotto tono e fuori parte. Una regia forse troppo pretenziosa, stanca, scolorita.
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summer
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venerdì 6 marzo 2009
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senza senso...perchè? *spoiler*
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Ho trovato il film avvincente ed elegante solo fino alla fine del primo tempo. Da lì in poi (cioè durante il processo), la vicenda prede una piega assolutamente inspiegabile nel momento in cui il protagonista sceglie deliberatamente di non rivelare alla corte il motivo per cui Hannah potrebbe essere in parte scagionata. Ciò che prova lo spettatore per il resto del film verso il personaggio interpretato da Fiennes rasenta il disgusto, al punto da non giustificare quasi nulla di quanto accade nel secondo tempo, fino ad un finale tirato per le lunghe e sempre più patetico (la scena della registrazione delle cassette è assolutamente ridicola).
Ma perchè quindi? Perchè Michael sceglie di non salvare la donna che in fondo lo ha iniziato alle gioie del sesso? Vendetta forse? La cosa mi sfugge.
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Ho trovato il film avvincente ed elegante solo fino alla fine del primo tempo. Da lì in poi (cioè durante il processo), la vicenda prede una piega assolutamente inspiegabile nel momento in cui il protagonista sceglie deliberatamente di non rivelare alla corte il motivo per cui Hannah potrebbe essere in parte scagionata. Ciò che prova lo spettatore per il resto del film verso il personaggio interpretato da Fiennes rasenta il disgusto, al punto da non giustificare quasi nulla di quanto accade nel secondo tempo, fino ad un finale tirato per le lunghe e sempre più patetico (la scena della registrazione delle cassette è assolutamente ridicola).
Ma perchè quindi? Perchè Michael sceglie di non salvare la donna che in fondo lo ha iniziato alle gioie del sesso? Vendetta forse? La cosa mi sfugge...
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[+] comprendo i tuoi perchè
(di martina bada(yuna))
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[+] replica a summer
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(di tomaqui)
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luciana
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mercoledì 25 febbraio 2009
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libro vs film
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Il libro è piuttosto brutto ma ha dei passi chiave che il film ignora. Non si dice che Hanna in prigione legge tutta la letteratura sui lager..ma si nomina solo il racconto di Cechov..non si dice la sua confessione all'ex amante in cui parla di sentirsi una persona incompresa e giudicata. Si falsa una frase dall' "alfabetismo non è un problema ebraico" "all'alfabetismo non è solo un problema ebraico" (film). Non esiste il professore Ganz ma solo le riflessioni dell'amante..e altro. La trasposizione ha di buono il pathos estremo..condito da musiche tipico stile di un regista che ha fatto quella boiata su Virginia Woolf. Il film è cmq retto sulla Winslet e sulla tematica intatta e interessante.
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Il libro è piuttosto brutto ma ha dei passi chiave che il film ignora. Non si dice che Hanna in prigione legge tutta la letteratura sui lager..ma si nomina solo il racconto di Cechov..non si dice la sua confessione all'ex amante in cui parla di sentirsi una persona incompresa e giudicata. Si falsa una frase dall' "alfabetismo non è un problema ebraico" "all'alfabetismo non è solo un problema ebraico" (film). Non esiste il professore Ganz ma solo le riflessioni dell'amante..e altro. La trasposizione ha di buono il pathos estremo..condito da musiche tipico stile di un regista che ha fatto quella boiata su Virginia Woolf. Il film è cmq retto sulla Winslet e sulla tematica intatta e interessante.
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[+] regista
(di vladimir)
[ - ] regista
[+] sì vladimir
(di luciana)
[ - ] sì vladimir
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