franco68
|
venerdì 6 marzo 2009
|
la winslet è il film
|
|
|
|
Incredibile il fascino che emana questa donna non bellissima (mi ha ricordato la Schneider in Ultimo tango a Parigi, forse per alcune riprese similari di mistero e di luci)..nel film mi è rimasta impressa la scena in cui lei con gli occhi luccicanti da bambina smarrita ascolta il coro in una chiesa. Una donna che sembra non aver mai vissuto..che cerca una forma di incanto attraverso i mondi fantastici e fantasiosi della letteratura..la cui "verginità" fa innamorare. Si spalancano nel secondo tempo le porte della realtà. Lei non capisce di cosa è accusata..contrappunto a questa inconsapevolezza è il discorso del Professore di Diritto.Meravigliata quando riceve le cassette; titubante quando entra in biblioteca e grandiosamente umile ( e mi si scusi l'ossimoro) nel discorso finale con Fiennes quando dice: "Che importanza ha quello che provo io.
[+]
Incredibile il fascino che emana questa donna non bellissima (mi ha ricordato la Schneider in Ultimo tango a Parigi, forse per alcune riprese similari di mistero e di luci)..nel film mi è rimasta impressa la scena in cui lei con gli occhi luccicanti da bambina smarrita ascolta il coro in una chiesa. Una donna che sembra non aver mai vissuto..che cerca una forma di incanto attraverso i mondi fantastici e fantasiosi della letteratura..la cui "verginità" fa innamorare. Si spalancano nel secondo tempo le porte della realtà. Lei non capisce di cosa è accusata..contrappunto a questa inconsapevolezza è il discorso del Professore di Diritto.Meravigliata quando riceve le cassette; titubante quando entra in biblioteca e grandiosamente umile ( e mi si scusi l'ossimoro) nel discorso finale con Fiennes quando dice: "Che importanza ha quello che provo io..restano i morti". Non riesco ad immaginarmi altra attrice in un personaggio che il film segue e sottolinea.Per finire mi sento io di sottolineare il dramma vero che è l'analfabetismo..una bussola fondamentale..quasi un terzo occhio indispensabile senza il quale si è come ciechi e monchi e che può condizionare una vita in modo catastofico.
[-]
[+] che bel commento!!
(di mary)
[ - ] che bel commento!!
|
|
[+] lascia un commento a franco68 »
[ - ] lascia un commento a franco68 »
|
|
d'accordo? |
|
yris2002
|
sabato 14 marzo 2009
|
sublime
|
|
|
|
The Reader: film coraggioso, tratto da un romanzo altrettanto coraggioso, in quanto animato da una volontà di elaborazione del senso di colpa, e teso strenuamente verso un imperativo di conoscenza, volontà ed imperativo sempre validissimi, ma tutt'oggi scomodi, e moralmente complicati, quando l'argomento in questione è la Shoah, giustamente viva nella memoria dell'uomo moderno,ancora timoroso nell'affrontarla da un punto di vista che non sia quello della condanna assoluta. Sia ben chiaro, ogni revisionismo storico è assolutamente assente nel film, l'orrore dello sterminio nazista è fuori discussione, e sempre vivo nello spettatore, come dice la donna sopravvissuta all'orrore del nazismo, nei campi di concentramento non c'è nulla da trovare, se non un totale vuoto di senso mosso dalla terribile follia umana.
[+]
The Reader: film coraggioso, tratto da un romanzo altrettanto coraggioso, in quanto animato da una volontà di elaborazione del senso di colpa, e teso strenuamente verso un imperativo di conoscenza, volontà ed imperativo sempre validissimi, ma tutt'oggi scomodi, e moralmente complicati, quando l'argomento in questione è la Shoah, giustamente viva nella memoria dell'uomo moderno,ancora timoroso nell'affrontarla da un punto di vista che non sia quello della condanna assoluta. Sia ben chiaro, ogni revisionismo storico è assolutamente assente nel film, l'orrore dello sterminio nazista è fuori discussione, e sempre vivo nello spettatore, come dice la donna sopravvissuta all'orrore del nazismo, nei campi di concentramento non c'è nulla da trovare, se non un totale vuoto di senso mosso dalla terribile follia umana.
Tuttavia, il cammino, doloroso e delicato allo stesso tempo, che si vuole intraprendere è quello che conduce ad entrare nella coscienza di una donna che di quell'orrore è stata protagonista e vittima allo stesso tempo, nel momento in cui ogni forma di valutazione morale o di semplice analisi razionale vennero totalmente annientate e sostituite da un bieco senso di obbedienza ad un sistema responsabile di aver causato la morte di milioni di persone, ma anche l'aanullamento delle coscienze di chi servì ciecamente quel sistema. Il film stimola domande puntuali e stringenti, senza dare risposte, forse introvabili, ma che meritano comunque di essere cercate. Un film per questo motivo sublime, nel senso romantico dell'aggettivo, nel senso di una ricerca, di una tensione continua, che pretende di cogliere la totalità del reale, e che insiste in questa ricerca, anche se una verità assoluta non si potrà mai cogliere.
Sublime nel senso di eccelsa l'interpretazione offerta da Kate Winslet, attrice che sta dimostrando una maturità sempre in crescita: assolutamente ineccepibile la resa del suo personaggio, del vuoto, dell'infinità tristezza che la invadono, e che solo le vite piene di emozione pura dei personaggi fittizi dei romanzi a cui si attacca prepotentemente, riescono in parte a contenere, non riuscendo però a salvarla.
Meno convincente, per quanto buona,l'interpretazione di Ralph Fiennes, forse un po' troppo distaccato da vicende che in realtà hanno lasciato un'impronta indelebile nella sua anima.
Unica pecca del film è la scelta di utilizzare, in una ambientazione tutta tedesca, la lingua inglese sia per i romanzi che per la corrispondenza tra Hanna e Michael, decisamente decontestualizzante in una trama dove la questione della lingua è fondamentale e strettamente connessa all'appartenenza e al riconoscersi in un paese e nella sua storia: scelta veramente inspiegabile.
Resta il fatto che il film sia assolutamente da vedere: tra i tanti film che anche in questa stagione cinematografica affrontano il tema della Shoah, The Reader emerge come quello in grado di offrire stimoli di riflessione, più complicati e dolorosi, che proprio per questo lo rendono più degno di nota.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a yris2002 »
[ - ] lascia un commento a yris2002 »
|
|
d'accordo? |
|
lomax
|
martedì 21 settembre 2010
|
splendida analisi del senso di colpa
|
|
|
|
Un film drammatico, intenso, angosciante che consiglio vivamente di vedere. Le conseguenze dell'olocausto segnano indelebilmente e drammaticamente la vita dei due protagonisti. Superlativa l’interpretazione della Kate Winslet che si conferma una delle migliori attrici in assoluto.
|
|
[+] lascia un commento a lomax »
[ - ] lascia un commento a lomax »
|
|
d'accordo? |
|
luciano
|
sabato 28 febbraio 2009
|
le colpe dei padri non devono ricadere sui figli.
|
|
|
|
Dopo la II guerra una ex SS irretisce un adolescente con una famiglia che esiste solo a tavola. La donna matura lo sfrutta eroticamente e letterariamente.L'abitudine ad ascoltare leggere le viene dal suo analfabetismo e dall'arbitrio sugli schiavi ebrei che usava anche come lettori.L'adolescente ormai adulto e anaffettivo riscatta colpe non sue raccontando la sua vita alla figlia rivvicinandola a sè.Testo complesso:Olocausto, memoria collettiva,adolescenza rapita a una generazione incolpevole.Il film rende bene il libro(come ascoltare leggere!)grazie a regia e scenaggiatura magistrali, Winslet perfetta, Fiennes più distratto che coartato affettivo.
[+] lo irretisce e lo sfrutta?
(di mary)
[ - ] lo irretisce e lo sfrutta?
|
|
[+] lascia un commento a luciano »
[ - ] lascia un commento a luciano »
|
|
d'accordo? |
|
marty
|
venerdì 6 marzo 2009
|
amaro intenso
|
|
|
|
Era un'impresa strappare a Hannah il segreto del suo brivido per l'ascolto di libri e per il sesso con un giovane studente avido di conoscenza..Era nella più sconfortante inconsapevolezza di vivere e soprattutto di lasciare morire,vittime e amanti..Un incontro tra due mondi nella Germania convalescente dalle aspre contraddizioni del conflitto mondiale,dove si istruivano processi sommari per ricostruirsi una verginità politica.Film crudo nei temi ma caldissimo nei visssuti,nelle proiezioni emotive dei personaggi,anche nelle loro imperdonabili reticenze.
Straordinaria prova della Winslet e del giovane David Kross..
|
|
[+] lascia un commento a marty »
[ - ] lascia un commento a marty »
|
|
d'accordo? |
|
costanza
|
martedì 19 maggio 2009
|
il senso di colpa e la responsabilità
|
|
|
|
Da tempo non si vedeva un film così toccante che riesce a fondere i tanti temi trattati con un impianto narrativo interessante, inquadrature e recitazione intense. La paura del protagonista di essere coivolto ,ancora troppo giovane e condizionato da schemi familiari e sociali, in una storia difficile, diventa l'inettitidine di un adulto . Un intellettuale colto e sensibile, non riesce a manifestare alla donna che gli ha cambiato la vita, impedendogli , con il suo ricordo, di poter ancora amare,tutto il desiderio che ha di starle vicino. Lei, delusa, sceglie di non vivere. Le domande inquietanti sulla responsabilità del male fatto con la consapevolezza di compiere il proprio dovere ,ci scavano dentro.
[+]
Da tempo non si vedeva un film così toccante che riesce a fondere i tanti temi trattati con un impianto narrativo interessante, inquadrature e recitazione intense. La paura del protagonista di essere coivolto ,ancora troppo giovane e condizionato da schemi familiari e sociali, in una storia difficile, diventa l'inettitidine di un adulto . Un intellettuale colto e sensibile, non riesce a manifestare alla donna che gli ha cambiato la vita, impedendogli , con il suo ricordo, di poter ancora amare,tutto il desiderio che ha di starle vicino. Lei, delusa, sceglie di non vivere. Le domande inquietanti sulla responsabilità del male fatto con la consapevolezza di compiere il proprio dovere ,ci scavano dentro.
E poi, l'amore per la lettura, grande, totalizzante, da mettere tutto in secondo piano......
[-]
[+] la colpa
(di piero)
[ - ] la colpa
|
|
[+] lascia un commento a costanza »
[ - ] lascia un commento a costanza »
|
|
d'accordo? |
|
lisbeth
|
domenica 30 agosto 2009
|
un amore fra i libri e le tragedie della storia
|
|
|
|
Una storia, quella di Hanna e Michael, che scorre lungo piani narrativi alternati,in una Berlino a cavallo fra gli anni cinquanta e novanta,con intersezioni che, mentre costruiscono l'intreccio della vicenda privata dei due protagonisti, la proiettano sullo sfondo di una Germania alle prese con la necessità di fare i conti col proprio passato.The reader non nasce però come film di confronto con la storia recente, anzi. Questa c'è, e ne costituisce la colonna portante,ne determina gli esiti drammatici, ma quello che rimane costantemente in primo piano sulla scena è lo scavo nelle pieghe profonde di una relazione complessa fra i due protagonisti, in cui si esaltano tutte le componenti fondanti del rapporto uomo/donna.
[+]
Una storia, quella di Hanna e Michael, che scorre lungo piani narrativi alternati,in una Berlino a cavallo fra gli anni cinquanta e novanta,con intersezioni che, mentre costruiscono l'intreccio della vicenda privata dei due protagonisti, la proiettano sullo sfondo di una Germania alle prese con la necessità di fare i conti col proprio passato.The reader non nasce però come film di confronto con la storia recente, anzi. Questa c'è, e ne costituisce la colonna portante,ne determina gli esiti drammatici, ma quello che rimane costantemente in primo piano sulla scena è lo scavo nelle pieghe profonde di una relazione complessa fra i due protagonisti, in cui si esaltano tutte le componenti fondanti del rapporto uomo/donna. Michael è un quindicenne che nell'arco di un'estate vive un'intensa storia,nata sulle prime solo come attrazione sessuale, con Hanne, molto più matura di lui e stupefacente nell'abbandono assolutamente naturale a questo legame. Per misteriose alchimie, fra queste due nature così diverse per cultura, età e provenienza sociale, si consolida un legame profondo che resterà sempre sullo sfondo delle loro vite, anche quando le strade divergeranno completamente. Lei è una donna sola,incolta, di scarsi mezzi, di modi bruschi, ma capace di improvvisi slanci di tenerezza, quasi materni; lui è uno studente borghese, di solidi studi e ben precise passioni letterarie.Per lui questo amore sarà il lirico abbandono alla gioia della scoperta e della pienezza di vita; per lei, ed è qui la particolarità del film,sarà la scoperta di quel mondo di libri che il giovane amante le legge prima dell'amore e che la coinvolgeranno in una fascinazione intensa, addirittura iniziatica. C'è nel personaggio di Hanne una purezza e un'autenticità sconvolgenti, che l'interpretazione della Winslet, superlativa, misurata, l'anima nei suoi occhi e la passione in tutti suoi gesti di donna smarrita. riesce a tradurre con piena padronanza di modi, espressioni, sguardi. Alll'analfabeta Hanne quelle letture aprono mondi in cui s'immerge totalmente, e l'amore per i due diventa alla fine il coronamento di un'esperienza sostanzialmente estetica.La vicenda ha poi i suoi sviluppi,si arriva all'epilogo che concede forse un po' troppo al politically correct (del resto,quando si fanno film che scorrono su certi binari segnati dalla storia tragica del '900 è quasi un obbligo), ma l'incanto che resta è tutto in quel legame, che supera gli anni e le tragedie, di due amanti che leggono e che ascoltano le storie di Odisseo, della Signora col cagnolino e mille altre ancora.Un mondo di pensieri e parole in cui una donna che non sa leggere nè scrivere, che sembra venuta dal nulla e sparire nel nulla, trova il senso vero della sua vita, e a questo sentimento così totalizzante sarà capace di sacrificare se stessa fino in fondo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lisbeth »
[ - ] lascia un commento a lisbeth »
|
|
d'accordo? |
|
everyone
|
giovedì 26 febbraio 2009
|
the reader ci mancava!
|
|
|
|
QUESTO FILM CI VOLEVA PER SCOPRIRE UN LATO MENO NOTO DEGLI STRASCICHI CHE IL TERRRIBILE PERIODO NAZISTA HA LASCIATO IN CHI NON LO AVEVA DIRETTAMENTE VISSUTO MA EREDITATO.IN QUESTA ORRIBILE RETE CADE INCONSAPEVOLE UN QUINDICENNE CHE SI VEDE COSI' CONDIZIONATA TUTTA LA SUA VITA FUTURA DI UOMO.QUANDO SI PENSA ALLA GERMANIA NAZISTA NON SI PENSA QUASI MAI CHE ESSA FOSSE FATTA DI PERSONE NON SOLO AGUZZINI E INDIFFERENTI MA DI INDIVIDUI ATTIVI NEL REGIME IN MODO QUASI INCONSAPEVOLE.UN REGIME ANNIENTA DI PER SE' LE COSCIENZE SOSTITUENDOSI AD ESSE MA IL SENSO DELL'OBBEDIENZA E DEL DOVERE TEDESCHI HANNO CERTO SVOLTO UN RUOLO DETERMINANTE NEL SUCCESSO CHE HITLER ED I SUOI SEGUACI HANNO OTTENUTO NELLA CIVILE GERMANIA UMILIATA E ALLO STREMO DELLE SUE FORZE ECONMICHE QUANDO ESSI SI SONO PROPOSTI SULLA SCENA POLITICA CON TUTTE LE ORRENDE CONSEGUENZE.
[+]
QUESTO FILM CI VOLEVA PER SCOPRIRE UN LATO MENO NOTO DEGLI STRASCICHI CHE IL TERRRIBILE PERIODO NAZISTA HA LASCIATO IN CHI NON LO AVEVA DIRETTAMENTE VISSUTO MA EREDITATO.IN QUESTA ORRIBILE RETE CADE INCONSAPEVOLE UN QUINDICENNE CHE SI VEDE COSI' CONDIZIONATA TUTTA LA SUA VITA FUTURA DI UOMO.QUANDO SI PENSA ALLA GERMANIA NAZISTA NON SI PENSA QUASI MAI CHE ESSA FOSSE FATTA DI PERSONE NON SOLO AGUZZINI E INDIFFERENTI MA DI INDIVIDUI ATTIVI NEL REGIME IN MODO QUASI INCONSAPEVOLE.UN REGIME ANNIENTA DI PER SE' LE COSCIENZE SOSTITUENDOSI AD ESSE MA IL SENSO DELL'OBBEDIENZA E DEL DOVERE TEDESCHI HANNO CERTO SVOLTO UN RUOLO DETERMINANTE NEL SUCCESSO CHE HITLER ED I SUOI SEGUACI HANNO OTTENUTO NELLA CIVILE GERMANIA UMILIATA E ALLO STREMO DELLE SUE FORZE ECONMICHE QUANDO ESSI SI SONO PROPOSTI SULLA SCENA POLITICA CON TUTTE LE ORRENDE CONSEGUENZE.UN FILM SULLA MANCANZA DI COSCIENZA E SULL'INCAPACITA' DI ELABORARE IL PROPRIO PASSATO. FORMIDABILE MODO DI AFFFRONATRE IL TEMA DEL NAZISMO VISSUTO SEMPRE O QUASI DALLA PARTE DELLE VITTIME.10 E LODE A KATE WINSLET,BRAVI TUTTI GLI INTERPRETI.ASSAI CREDIBILE L'AMBIENTAZIONE NOTEVOLE IL CONTRASTO TRA LA MISERIA IN CUI VIVE LA PROTAGONISTA TUTTA LA SUA ESISTENZA E L'OPULENZA DI CUI GODE INVECE UNA DELLE SUE VITTIME COME SI VEDE NELLE ULTIME SCENE DEL FILM.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a everyone »
[ - ] lascia un commento a everyone »
|
|
d'accordo? |
|
pg
|
giovedì 26 febbraio 2009
|
una profonda lacerazione.
|
|
|
|
Non sbaglia un colpo l'inglese Daldry che già ci aveva deliziato 8 anni fa con "Billy Elliot".
Una storia coinvolgente e lacerante di due anime perse: lui colpevole di essere solo giovane e sprovveduto, lei di cercare affetto in lui e catarsi nella giustizia. Una Winslet, molto matura dalle corde delicatissime, quasi un animale ferito e braccato con uno sguardo che chiede solo perdono e comprensione. Lo stesso sguardo che si ritrova in Fiennes, l'adulto che non riesce ancora a rimarginare le ferite di un giovane cuore e per questo sbaglia anche lui, forse come sbagliò lei mentre vestiva una sinistra uniforme. Due anime che non si ritroveranno più e che chiedono solo il silenzio.
[+] non è un melò è una tragedia
(di mary)
[ - ] non è un melò è una tragedia
[+] per mary
(di pg)
[ - ] per mary
[+] mi riferivo alla forma pg
(di mary)
[ - ] mi riferivo alla forma pg
|
|
[+] lascia un commento a pg »
[ - ] lascia un commento a pg »
|
|
d'accordo? |
|
ciccio capozzi
|
venerdì 27 febbraio 2009
|
film sulla memoria collettiva di un paese
|
|
|
|
“THE READER. A VOCE ALTA” di STEPHEN DALDRY; USA-GERM, 08. Nel 58, l’adolescente Michael s’innamora della matura, sexy e misteriosa Hannah, che non sa leggere e ama che il giovane le legga libri. Lei era però una Kapò delle SS nei Lager: lo scoprirà in un processo, da giovane studente di legge. Tratto dal romanzo di Bernhard Schlink, è stato da realizzare al cinema un’ardua sfida. Il film si situa su numerosi piani temporali, che si annodano in modi non sempre lineari, perché a fasi della vita diverse, corrispondono differenze profonde non solo nel modo di porsi tra i due protagonisti, ma anche nelle loro stesse condizioni esistenziali. Dei quali, peraltro, mentre l’altro sono due attori distinti, lei è la stessa attrice Kate Winslett, che ha vinto meritatamente l’Oscar 09.
[+]
“THE READER. A VOCE ALTA” di STEPHEN DALDRY; USA-GERM, 08. Nel 58, l’adolescente Michael s’innamora della matura, sexy e misteriosa Hannah, che non sa leggere e ama che il giovane le legga libri. Lei era però una Kapò delle SS nei Lager: lo scoprirà in un processo, da giovane studente di legge. Tratto dal romanzo di Bernhard Schlink, è stato da realizzare al cinema un’ardua sfida. Il film si situa su numerosi piani temporali, che si annodano in modi non sempre lineari, perché a fasi della vita diverse, corrispondono differenze profonde non solo nel modo di porsi tra i due protagonisti, ma anche nelle loro stesse condizioni esistenziali. Dei quali, peraltro, mentre l’altro sono due attori distinti, lei è la stessa attrice Kate Winslett, che ha vinto meritatamente l’Oscar 09. Un’interpretazione ricchissima di sfumature; ma anche difficile, dovendo abbracciare diverse età. Lo sceneggiatore David Hare, candidato all’Oscar 09, ha fatto un eccellente lavoro. Egli infatti si è concentrato sulle connotazioni della vicenda in modo tale che subito individuassimo il punto esatto della climax precedente, al fine di non disperderne la forza per fare in modo che potessimo”entrare” empaticamente nello stadio successivo. In realtà è un film sulla memoria non solo individuale ma collettiva del paese che si confronta con uno dei più vituperevoli obbrobri della storia del 900 e che l’ha anche creato: il Nazismo. Il film inizia con Michael, ormai maturo, nel 95, che decide di portare la figlia sulla tomba di Hanna, morta già da un decennio, per narrarle e anche chiarire a se stesso, senza reticenze, tutta la complessa vicenda che li riguardava. E che era stata occasione di angoscia profonda, che era convissuta con lui da quando aveva saputo che la sua vitalissima amante, dura, ma pur piena di profonda tenerezza, in grado di grandi slanci erotici, curiosa della vita e della cultura come arricchimento personale, pur svantaggiata dal non saper leggere, era stata una noncurante, insensibilmente crudele kapò. La donna per cui aveva nutrito un trasporto sentimentale e fisico, così dolorosamente intenso, aveva difeso le più abiette pratiche di obbedienza supina e assoluta agli ordini di distruzione di altri esseri umani. Come lei, tante donnette normali si erano macchiate di questi crimini, che nientemeno continuano a vivere come se fosse stato solo un’esperienza di lavoro semplicemente conclusa, addirittura seguitando a sferruzzare lì al processo la lana per l’amato nipotino; e che solo il caso di una sopravvissuta aveva condotto alla sbarra. Con tutto ciò il film fa il bilancio: con il dramma del silenzio, che ottunde, minimizza le responsabilità che, prima di essere collettive, erano individuali.
[-]
[+] non le pare?
(di maricris)
[ - ] non le pare?
[+] x maricris
(di mary)
[ - ] x maricris
|
|
[+] lascia un commento a ciccio capozzi »
[ - ] lascia un commento a ciccio capozzi »
|
|
d'accordo? |
|
|