francesco cacciapuoti
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domenica 10 febbraio 2008
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non è matheson.e non è un male
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Iniziamo con una precisazione importante: questo film non c'entra niente col libro da cui è tratto. E non è un male. Il libro di Matheson è un magnifico saggio sulla “perdita della ragione” che nello specifico caso non significa necessariamente impazzire; significa invece acquistare una nuova ragione, unica ,personale e non condivisibile che in un contesto sociale inedito diventa “mostruosità”. Leggere per credere. Ma qui parliamo del film con Will Smith; il quale per inciso se la cava egregiamente bene nel dare credibilità ad un personaggio perso in un contesto inimmaginabile per chiunque. Il film riesce. Riesce perché l’attore (sic! Ce n’è solo uno…ah sì c’è anche un cane) come già detto è bravo e il regista è abile nel creare l’atmosfera che tutti, dopo aver sentito parlare della storia, ci aspettavamo e cioè a storia di un uomo rimasto tutto solo sulla faccia della Terra.
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Iniziamo con una precisazione importante: questo film non c'entra niente col libro da cui è tratto. E non è un male. Il libro di Matheson è un magnifico saggio sulla “perdita della ragione” che nello specifico caso non significa necessariamente impazzire; significa invece acquistare una nuova ragione, unica ,personale e non condivisibile che in un contesto sociale inedito diventa “mostruosità”. Leggere per credere. Ma qui parliamo del film con Will Smith; il quale per inciso se la cava egregiamente bene nel dare credibilità ad un personaggio perso in un contesto inimmaginabile per chiunque. Il film riesce. Riesce perché l’attore (sic! Ce n’è solo uno…ah sì c’è anche un cane) come già detto è bravo e il regista è abile nel creare l’atmosfera che tutti, dopo aver sentito parlare della storia, ci aspettavamo e cioè a storia di un uomo rimasto tutto solo sulla faccia della Terra. Sono molti i particolari che trasmettono questa sensazione opprimente come l'erba che a poco poco sta riprendendo possesso del territorio oppure la case e i negozi con le porte lasciate aperte...
E quella corsa all’inizio!In Ford Mustang rossa con doppia striscia bianca, in una New York (ancora lei? Ma quanti film c’hanno girato in questa meravigliosa città?) deserta di uomini e abitata da animali della savana è terribilmente…liberatoria! Quanti vorrebbero l’opportunità di farlo almeno una volta nella propria città? Ma il film non finisce certo con l’inizio…ci sono almeno altre tre scene d’azione magistralmente orchestrate che non vi racconto per non rovinarvi il piacere di scoprirle. Una, la più bella, chiude il film e quasi ti fa alzare dalla poltrona per applaudire e gridare la tua partecipazione emotiva al gesto eroico del nostro protagonista. Quindi come leggete non si tratta di action-movie fine a se stesso ma rivolto ad emozionare profondamente lo spettatore. Ma come finirà? Andate al cinema a scoprirlo.
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[+] non hai capito niente
(di edmundo94)
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[+] scusate il ritardo
(di francesco cacciapuoti)
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k3kk0
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domenica 10 febbraio 2008
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i am legend - un uomo contro mille
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New York, 2012.Una scoperta in campo medico sembra essere riuscita a far fronte al cancro.Nel giro di tre anni quasi tutti gli abitanti di questa citta hanno perso la loro qualità di esseri umani, quali intelletto e ragione: quella che sarebbe dovuta essere una cura si rivela un virus ben peggiore del cancro, che si diffonde sia con l'aria sia con il contatto con persone contaggiate:unico sopravvissuto sembra essere solo il Colonnello e Dottor Robert Neville (Will Smith), che studia un rimedio a questo terribile morbo. Neville si muove alla luce del giorno con il suo pastore tedesco, Sam, seguendo la quotidianità, ma nella notte i non-più-uomini,chiamati "cacciatori della notte", attaccando e riducendo alla loro condizione tutti gli esseri viventi ancora sani che incontrano sulla loro strada.
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New York, 2012.Una scoperta in campo medico sembra essere riuscita a far fronte al cancro.Nel giro di tre anni quasi tutti gli abitanti di questa citta hanno perso la loro qualità di esseri umani, quali intelletto e ragione: quella che sarebbe dovuta essere una cura si rivela un virus ben peggiore del cancro, che si diffonde sia con l'aria sia con il contatto con persone contaggiate:unico sopravvissuto sembra essere solo il Colonnello e Dottor Robert Neville (Will Smith), che studia un rimedio a questo terribile morbo. Neville si muove alla luce del giorno con il suo pastore tedesco, Sam, seguendo la quotidianità, ma nella notte i non-più-uomini,chiamati "cacciatori della notte", attaccando e riducendo alla loro condizione tutti gli esseri viventi ancora sani che incontrano sulla loro strada.Questi, nel frattempo hanno costruito una loro scala sociale basata sul più forte e vedono in Neville il nemico e il diverso, sul quale prevalere.
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paul
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domenica 10 febbraio 2008
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fantastico
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Grande will smith che ha dimostrato di saperci fare in qualsiasi campo.ottima interpretazione e ottimo fisico,ce lo avessi io come te.I miei amici si sono un pò spaventati,però anche loro hanno detto che è un ottimo film
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giada
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domenica 10 febbraio 2008
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dai che male non è...
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Un film che mi ha stupito, direi, sia positivamente che negativamente. La prima parte è fantastica: lui, il suo cane e una New York desolata, in rovina, le strade percorse solo da qualche cervo e dei leoni. Lui che parla ai manichini, che quasi si aspetta una risposta da loro, che a un certo punto li implora di rispondergli, è impagabile. E poi si viene a sapere cos'è che terrorizza il nostro Robert factotum (ricercatore, militare, presidente no?): degli esseri umani "mannarizzati", visivamente orrendi e inquietanti, soprattutto perchè, appunto, erano persone.Certo, restano alcuni interrogativi irrisolti, tipo perchè alcuni restano immuni a questo virus, ma tutto sommato è un film ben diretto, ben recitato, ben ambientato (il silenzio della desolante NY è protagonista quanto Will Smith); fino a metà.
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Un film che mi ha stupito, direi, sia positivamente che negativamente. La prima parte è fantastica: lui, il suo cane e una New York desolata, in rovina, le strade percorse solo da qualche cervo e dei leoni. Lui che parla ai manichini, che quasi si aspetta una risposta da loro, che a un certo punto li implora di rispondergli, è impagabile. E poi si viene a sapere cos'è che terrorizza il nostro Robert factotum (ricercatore, militare, presidente no?): degli esseri umani "mannarizzati", visivamente orrendi e inquietanti, soprattutto perchè, appunto, erano persone.Certo, restano alcuni interrogativi irrisolti, tipo perchè alcuni restano immuni a questo virus, ma tutto sommato è un film ben diretto, ben recitato, ben ambientato (il silenzio della desolante NY è protagonista quanto Will Smith); fino a metà. La seconda parte non è sicuramente all'altezza della prima: puro horror e azione, e il sentimento restante è un buonismo quasi stucchevole. "lui è leggenda", certo, ma poteva fare di meglio. A un'amica che uscendo dal cinema nauseata mi ha chiesto quale fosse il messaggio rimastomi, ho risposto che era quello di un uomo che, pur potendo tranquillamente lasciarsi morire (chi non l'avrebbe fatto?) lotta, continua a lottare senza arrendersi, perchè ha un motivo per vivere. Si ha un motivo per vivere anche quando si è l'ultimo uomo sulla terra.
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leonida
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domenica 10 febbraio 2008
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magnifico!!
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..stupendo, un capolavoro , con un will smith sopra le righe !!
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il toro
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domenica 10 febbraio 2008
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un colonnello americano nero che ama bob marley...
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Credo che la frase di lancio possa bastare per rendere l'idea di che tipo di film è stato prodotto.
Banale...Banale....Banale...
[+] dico..ma stai scherzando????
(di bavy*71206)
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orochimaru91
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sabato 9 febbraio 2008
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smith è leggenda, il resto noia
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una cura contro il cancro, ideata da emma thompson, la cooman di harry potter, si trasforma in un virus e qui si hanno le solite tre opzioni: il virus stermina il 90% della popolazione, qui addirittura mondiale, l'1% rimane immune e si raduna in colonie per sopravvissuti......ma......e il restante
9%?
Ovviamente il 9% è rappresentata dai nostri amici zombi, che hanno la simpatica abitudine( uscendo fuori dal buio all'impprovviso dicendo "dolcetto o scherzetto" in versione paleolitica) di far saltare lo spettatore appisolato in poltrona.
Mi spiegate poi perkè in ogni santo film di zombi costoro sono ritratti come incroci tra gollum e voldemort, hanno forze muostrose, spiccano salti di 30 metri e spiccicano solo parole "GUAHHHHHHH"?
In fin di conti l'unico a cavarsela è smith.
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una cura contro il cancro, ideata da emma thompson, la cooman di harry potter, si trasforma in un virus e qui si hanno le solite tre opzioni: il virus stermina il 90% della popolazione, qui addirittura mondiale, l'1% rimane immune e si raduna in colonie per sopravvissuti......ma......e il restante
9%?
Ovviamente il 9% è rappresentata dai nostri amici zombi, che hanno la simpatica abitudine( uscendo fuori dal buio all'impprovviso dicendo "dolcetto o scherzetto" in versione paleolitica) di far saltare lo spettatore appisolato in poltrona.
Mi spiegate poi perkè in ogni santo film di zombi costoro sono ritratti come incroci tra gollum e voldemort, hanno forze muostrose, spiccano salti di 30 metri e spiccicano solo parole "GUAHHHHHHH"?
In fin di conti l'unico a cavarsela è smith.....(che ha dovuto strozzare la cagna, sola compagna, infettata dal virus)
il resto è perfetto come ninna nanna
voto: 5 -
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dodo
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venerdì 8 febbraio 2008
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equilibrio
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Come ognuno di noi, Neville aveva trovato un suo equilibrio, precario se vogliamo, ma molto ben strutturato e regolamentato: di giorno poteva fare quello che voleva, evitando però la frequentazione dei luoghi bui, di notte doveva barricarsi in casa, assicurarsi che spiacevoli ospiti non intuissero dove fosse la sua dimora, e, tormentato dai ricordi e dai sensi di colpa, attendere il giorno successivo. Come ognuno di noi Neville aveva uno scopo per proseguire la sua assurda esistenza: trovare il vaccino e rimediare al grave errore dell’umanità. Il solo conforto emotivo che lo sosteneva era la sua cagnolina (Sam), che, sebbene non rispondesse alle domande, almeno le ascoltava. Ora l’equilibrio viene meno quando questi due mondi così distanti e antitetici (luce e buio), vengono parzialmente in contatto: Neville tende una trappola per catturare un contagiato, ma nell’ottica di una giusta causa, tanto che proprio verso la fine questo stesso essere era in via di guarigione.
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Come ognuno di noi, Neville aveva trovato un suo equilibrio, precario se vogliamo, ma molto ben strutturato e regolamentato: di giorno poteva fare quello che voleva, evitando però la frequentazione dei luoghi bui, di notte doveva barricarsi in casa, assicurarsi che spiacevoli ospiti non intuissero dove fosse la sua dimora, e, tormentato dai ricordi e dai sensi di colpa, attendere il giorno successivo. Come ognuno di noi Neville aveva uno scopo per proseguire la sua assurda esistenza: trovare il vaccino e rimediare al grave errore dell’umanità. Il solo conforto emotivo che lo sosteneva era la sua cagnolina (Sam), che, sebbene non rispondesse alle domande, almeno le ascoltava. Ora l’equilibrio viene meno quando questi due mondi così distanti e antitetici (luce e buio), vengono parzialmente in contatto: Neville tende una trappola per catturare un contagiato, ma nell’ottica di una giusta causa, tanto che proprio verso la fine questo stesso essere era in via di guarigione. I compagni di questo sembrano assimilare le tecniche intelligenti del loro cacciatore e a loro volta tendono una trappola simile, ma con intenti senz’altro meno nobili. Neville abbocca, e i due mondi si mischiano definitivamente, la sottile linea illuminata che teneva a bada i mastini infetti si dissolve rapidamente e nella colluttazione ne fa le spese la povera Sam che rimane contagiata nel coraggioso salvataggio del suo padrone. L’equilibrio si è spezzato, l’orrore delle tenebre ha invaso definitivamente la sua vita, passando dagli occhi di Sam diventati irrimediabilmente malvagi, prima di essere chiusi definitivamente. Non rimane che affrontare la notte, ma in modo rabbioso e disperato, non avendo più nulla da perdere, fino a crollare rassegnato a una morte certa. Ma a questo punto c’è una speranza per ricomporre l’equilibrio: una donna e suo figlio, così drammaticamente somiglianti alla moglie e la figlia morte durante il caos dovuto all’epidemia, compaiono dal nulla, anche loro miracolosamente immuni al virus, e lo salvano, riportandolo a casa. Neville, non solo ha la possibilità di riprendere la sua ricerca, ma gli viene offerta la grande occasione di abbandonare definitivamente quel precario equilibrio e ricominciare una nuova vita, lontano dall’incubo. Ma i due piani di realtà opportunamente distinti nella prima parte del film oramai sono intrecciati inesorabilmente. Neville è ossessionato dal senso del dovere, è sordo a qualunque ipotesi alternativa (in fondo avrebbe potuto continuare le sue ricerche anche altrove), e i mostri delle tenebre non fanno fatica a trovare la sua dimora. No, la salvezza per Neville non era possibile, forse fin da quel lontano giorno in cui perse le sue due persone più care, ma gli viene offerta la possibilità di riscattarsi: muore, espiando le colpe di un’umanità poco attenta e irresponsabile nelle sue sperimentazioni biologiche. Muore salvando la donna e il figlio, resuscitando idealmente i suoi cari, e offrendo loro il calice che avrebbe salvato l’intera umanità, prezioso sangue per vaccinarsi dagli abominevoli effetti del virus. Muore guardando gli occhi malvagi dei mostri, sordi ai richiami di una possibile guarigione, ma guidati solo dai più brutali istinti distruttivi.
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lory
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venerdì 8 febbraio 2008
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bella scenografia e fantastico attore
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Fim molto bello davvero fantastico, ben fatto, mi ha molto sorpreso quando Robert è morto alla fine. E' un film che riesce a trasmettere molte emozioni.E' un misto di azione horror (anche se molto poco) e fantascienza. E' anche molto ricco di battute.
Del resto cosa ci si poteva aspettare da un attore come Wiil Smith?.
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lory
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venerdì 8 febbraio 2008
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bellisssimo film con will smi
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bellissimo film con Will Smih
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