Anno | 2006 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Andrea Molaioli |
Attori | Toni Servillo, Nello Mascia, Marco Baliani, Giulia Michelini, Fausto Maria Sciarappa Denis Fasolo, Franco Ravera, Sara D'Amario, Heidi Caldart, Alessia Piovan, Nicole Perrone, Enrico Cavallero, Anna Bonaiuto, Omero Antonutti, Fabrizio Gifuni, Valeria Golino. |
Uscita | venerdì 14 settembre 2007 |
Tag | Da vedere 2006 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 2,90 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 23 maggio 2017
Il commissario di un piccolo paese indaga su un misterioso omicidio. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto 3 Nastri d'Argento, 14 candidature e vinto 10 David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office La ragazza del lago ha incassato 3 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Una giovane donna, annegata in un lago della provincia friuliana, viene rinvenuta nuda lungo la sponda. Sulla morte misteriosa di Anna, studentessa e giocatrice di hockey, indaga il commissario Giovanni Sanzio, padre ruvido e introverso di Francesca. Affetto da una dermatite atipica e dimenticato dalla consorte che soffre di una malattia degenerativa del sistema nervoso, Sanzio ricerca con passione metodica le ragioni pubbliche del delitto e quelle private della vita. Procedendo in un'indagine investigativa ed esistenziale scoverà l'assassino e il principio dell'ordine nel perverso sconvolgimento dell'omicidio.
È stato già detto ma è bene ripeterlo. Esiste il cinema mistificatorio di fiction e il cinema della realtà, non necessariamente nelle forme del realismo. L'opera prima di Andrea Molaioli appartiene alla seconda categoria, che annovera già adepti illuminati e illuminanti: Marra, Garrone, Sorrentino, Gaglianone. È evidente che i due approcci non si possono accomunare: il primo è intrattenimento, il secondo è riflessione critica, è cinema che anticipa criticando l'esistenza.
Tratto dal romanzo della norvegese Karin Fossum e sceneggiato dal questa volta "scompagnato" Petraglia, il film di Molaioli mutua i fiordi nei laghi della Carnia proponendo nella forma del giallo tematiche solitamente scartate dalla fiction consolatoria. Sopra un cinema che promuove frammenti di felicità senza prezzo, La ragazza del lago si impone e fa la differenza. Cimentandosi col cinema di genere, il regista romano gira un film sull'Italia di oggi, sulla provincia omologata tanto a nord quanto a sud. Nel Friuli rinato dalle macerie dei terremoti di crollo, tipici dei terreni carsici, restano sepolti i tanti personaggi, ugualmente colpevoli e ugualmente innocenti, personaggi che hanno una qualche mancanza, a cui è accaduto qualcosa che impedisce loro di essere pienamente. I loro disagi non sono quelli della classe media-borghese (adulterio, crisi di mezza età, ambizioni economiche), perché a Molaioli non interessa l'approccio sociologico o statistico alle cose.
Il regista lavora "in togliere", eliminando i dati di cronaca e tutto quello che avrebbe reso scabrosa la vicenda. Alla fine rimane la storia di un dolore insopportabile, formalizzato nelle convenzioni narrative e stilistiche del genere. Più il film si avvicina alle dinamiche profonde ed eterne dei rapporti umani, più riesce a fissare lo sfondo, la copertura, il dato quotidiano. La ragazza del lago rivela inoltre un lavoro di conoscenza e preparazione svolto a stretto contatto con gli attori. Su tutti le interpretazioni senza isteria di Toni Servillo, in grado di misurarsi con tutti i generi, le maschere e i registri, e Fabrizio Gifuni, troppo spesso confinato in ruoli indegni del suo talento, che possiede la raffinatezza della semplicità assoluta.
LA RAGAZZA DEL LAGO disponibile in DVD o BluRay |
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"Finalmente anche in Italia un giallo arriva sul grande schermo!Questo verrebbe da dire vedendo 'La ragazza del lago'. Grazie a Molaioli infatti riusciamo a goderci un film di genere che non sia una delle milioni di fiction televisive con protagonisti un delitto e l'indagine poliziesca, girate spesso in digitale, con un cast televisivo ed intrighi che debbono essere per forza [...] Vai alla recensione »
Il cinema italiano si avvale di interpreti davvero capaci, nonostante troppo spesso venga snobbato e "sporcato" da dichiarazioni di persone importanti che, secondo il mio parere, non dovrebbero ricoprire determinate cariche (non entro in particolari, perchè sono già abbastanza disgustata!); bene, uno di questi è Toni Servillo, attore, uomo, persona, dal talento e dall'umanità straordinari.
“La ragazza del lago”, opera d'esordio del regista Andrea Molaioli (scuola Sacher) ripropone attraverso il romanzo della scrittrice norvegese Karin Fossum “Lo sguardo di uno sconosciuto”, le dinamiche più classiche del genere giallo. Giallo da non confondersi con il fin troppo sdoganato e commercializzato noir. Il commissario di Polizia Giovanni Sanzio (Toni Servillo) napoletano atipico (serio e istituziona [...] Vai alla recensione »
In un piccolo paesino del nord Italia, immerso tra le montagne, viene convocato un commissario di polizia (Servillo) , perchè possa far luce sulla morte di una giovane ragazza, trovata morta sulla sponta di un lago. Il cadavere non presenta ferite, ed è stato trovato completamente nudo, in una posizione simile a quella che si assume quando si dorme.
In un piccolo paese della montagna friulana viene ritrovata morta una giovane donna in riva al lago. Il commissario Sanzio comincia ad indagare sulla morte di Anna e poco a poco entrerà in contatto con le parti intime del tessuto sociale che si riveleranno nelle loro fragilità e gli daranno modo di ricostruire la vicenda. Si muove al confine tra la fiction televisiva e il noir la regia [...] Vai alla recensione »
Un fatto di cronaca trattato con l’apparenza di un giallo dà spunto all’autore, qui alla sua prima opera, di esercitarsi con il genere con originalità e perizia, sia nel trattamento registico sia nella direzione degli attori. Tra i quali si distingue naturalmente Toni Servillo, che dà misura e credibilità al suo commissario (che omaggia l’Ingravallo [...] Vai alla recensione »
L'ispettore Sanzio (Servillo) viene inviato in un paesino tra le montagne nei pressi di Udine per indagare sulla morte di una ragazza trovata morta sulla riva di un piccolo laghetto completamente nuda. Indagine che l'ispettore si appresta ad iniziare lo porterà a scoprire che gli abitanti del posto indirettamente sono tutti colpevoli e innocenti allo stesso tempo.
Il film di Andrea Molaioli è tratto dal romanzo di Karin Fossum, Lo sguardo di uno sconosciuto. L'ambientazione è stata trapiantata in un piccolo paese della provincia friulana. La fotografia di Ramiro Civita rende la bellezza naturale della località tranquilla in cui il commissario Sanzio (Toni Servillo) esegue le sue indagini. Il cadavere di Anna, una ragazza splendida del posto, è stato rinvenuto [...] Vai alla recensione »
I numerosi consensi critici (recensioni da 4 stelle) a carico di questo film mi hanno incuriosito, peccato che dopo averlo visto non abbia potuto fare a meno di storcere il naso, ma procediamo per gradi. E' tratto da un romanzo norvegese la cui vicenda ha da sfondo i fiordi della scandinavia, l'elaborazione di Molaioli tenta, con il contributo della regione Friuli, di trasportare il racconto [...] Vai alla recensione »
Non è un film esaltante, ma è un buon film. Veramente eccessivi i David di Donatello vinti. In effetti, aver consegnato il David di Donatello anche per ruoli secondari, fa pensare che la giuria fosse di parte, non regalando nemmeno un premio di consolazione ad altri film in lizza, pur meritevoli. Il debuttante regista, Andrea Molaioli imita chiaramente le atmosfere tipiche di [...] Vai alla recensione »
Due stelle di incoraggiamento. Sinceramente noioso, lento e poco accattivante per lo spettatore. Caso in cui un attore, ovviamente Toni Servillo, che si prende sulle spalle il film, che altrimenti sarebbe stato un fallimento totale. Servillo è veramente attore geniale, in grado di misurarsi in più ruoli, più generi e situazioni totalmente diverse l'una dall'altra.
Ha avuto un curioso destino il film d'esordio di Molaioli: inizialmente adorato (e sopravvalutato) al punto da far incetta di David di Donatello manco si fosse trattato di 'Otto e mezzo', e poi successivamente sputtanato da tutti come una ciofeca. Qualche gonzo è arrivato perfino a prendersela per la verginità (!) della ragazzotta protagonista.
Se il buon giorno si vede dal mattino non possiamo altro che attendere il regista ad altre prove che giocoforza si confronteranno con questo splendido esordio. Si potrebbe essere indotti a credere che con un Servillo misurato e pienamente inserito nel ruolo di commissario sia stato tutto in discesa. In relatà i meriti vanno ricercati anche in una validissima sceneggiatura in parte penalizzata [...] Vai alla recensione »
Abituati come siamo, al solito tram tram cinematografico, infarcito di effetti speciali, che poi di speciale non hanno gran chè, trovandoci di fronte a film come questo, si può avvertire un senso di disorientamento....quasi stupefatti da una realtà che non ci appartiene...Ecco come si possono smuovere le acque, aprire le menti, con un tocco delicato e tono deciso, rispettivamente [...] Vai alla recensione »
La , secondo me, totalmente incapace attrice Valeria Golino sprofonda il film negli spazi a lei dedicati. Quell'inutile filo di voce che non ti fa capire le parole ed aumentare a dismisura audio, la sua inespressività sono una grossa palla al piede per un film altrimenti molto interessante e magistralmente interpretato, agli antipodi, da Toni Servillo
"La ragazza del lago"che, ritengo, all'epoca(2007, di Andrea Molaioli)non abbia avuto un successo travolgente, è veramente nel senso migliore del termine, un"thriller psicologico", anche se la definizione è abusata. Paese di montagna(siamo in Carnia, forse, almeno così sembra, ma il fatto ha poca importanza), lago, ragazza morta, anzi uccisa in maniera atipica, [...] Vai alla recensione »
Abituati come siamo, al solito tram tram cinematografico, infarcito di effetti speciali, che poi di speciale non hanno gran chè, trovandoci di fronte a film come questo, si può avvertire un senso di disorientamento....quasi stupefatti da una realtà che non ci appartiene...Ecco come si possono smuovere le acque, aprire le menti, con un tocco delicato e tono deciso, rispettivamente [...] Vai alla recensione »
E' a mio avviso un film perfetto. La recitazione è intensa, da parte di tutti, e Servillo regge benissimo il suo grande successo. Il mistero e la delicatezza della forografia sono bellissimi, con un intreccio nella trama che fa dimenticare i flop italiani che, aimè, si contano a dismisura. Il sapore sorrentiniano (che non dà affatto fastidio) lo si percepisce non solo dalla scelta degli attori ma anche [...] Vai alla recensione »
Ottima trama- ottimi gli attori primari ma alla fine manca qualcosa. Secondo me manca di identità, sembra slegato dai luoghi nei quali è ambientato. La lingua usata è l'italo-romano. A parte Tony Servillo che interpreta molto bene il ruolo del commissario normale in un paese come tanti, si sente la mancanza di un personaggio più caratterizzante.Penso ad un COMMISSARIO PEPE o al MALEDETTO IMBROGLIO. [...] Vai alla recensione »
un noir ben fatto in Italia?sembra una barzelletta ma è così...veramente un film impeccabile in tutto e per tutto dall'ambientazione natural-angosciante,alle interpretazioni degli attori (con un Toni Servillo come sempre da antologia),alla sceneggiatura che fila liscia senza intoppi,alla regia sottotono come tutto il film,proprio come dovrebbe essere il noir perfetto!
non capisco il clamore, i david di donatello vinti da questo film, ben recitato dai vari interpreti, ma quello che non riesco a a capire il senso del film, del perche' e' accaduto l'omicidio, una storia basata su tanti controsensi, che porta il film al nulla, al dire che esiste una provincia dove tutti sanno tutto di tutti, dove i problemi di qualche famiglia, esiste ed e' stata riportata [...] Vai alla recensione »
Film decisamente scialbo,lento....lento....ma ...lento.Voto 6
Dai fiordi della Norvegia (dove è ambientato il libro di Karin Fossum, dal quale è tratto il film), Andrea Molaioli sposta lo sguardo sulla provincia friulana, dove la tragedia scoppia perché la gente sa tutto di tutti, ma non conosce i veri drammi che si muovono all'interno delle famiglie. "Più che un problema di comunicazione all'interno delle relazioni" spiega il regista, "ravviso in modo ancora più ampio l'inadeguatezza generale che si traduce nella difficoltà di essere madre, padre e anche figli.
Un film e Toni Servillo. L'impressione è che la presenza e il lavoro del migliore attore italiano del momento assomiglino a quelle del sole in una giornata d'estate. Dall'amniotico buio della sala dapprima sorgono i chiarori dell'alba, sfumati, ma già tersi in cui appaiono i caratteri del personaggio assieme al profilo degli sfondi. Poi si fa strada una luce più vivida, abbagliante che riempie lo schermo, [...] Vai alla recensione »
Un giallo che, a partire da un romanzo della norvegese Karin Fossum, ha da dirci molto di più sui delitti della provincia italiana dei cento servizi televisivi sull'ennesimo, "inspiegabile" delitto di paese. In una località di montagna, il corpo di una bella fanciulla è ritrovato ai bordi di un lago. I primi sospetti cadono sul fidanzato; ma per il commissario Sanzio, poliziotto taciturno e tormentato [...] Vai alla recensione »
Là dove giace il corpo nudo di una bella ragazza senza vita, sulla tranquilla riva del lago carnico del titolo, non ci sono riflettori tv e flash dei fotografi ad illuminare la scena del delitto. Il rischio, addirittura, è che non si faccia nemmeno caso alle impronte da rilevare lasciate per terra. Pare un altro mondo, quest'Italia di provincia descritta da Sandro Petraglia e finita sotto la lente [...] Vai alla recensione »
Ma chi gliel'ha fatto fare ad Andrea Molaioli di girare il suo primo lungometraggio da regista quando ha oramai alle spalle una remunerata e avviata carriera di assistente alla regia - con Mazzacurati, Calopresti e Moretti, tra gli altri -? Tra le pieghe del film La ragazza del lago, giallo cinematografico tratto dal libro di Karin Fossum, c'è la risposta.
Bella ragazza nuda trovata cadavere di fronte al lago. Sospiro di sollievo: «che fortuna che è morta lei». Ma non sarà facile trovare assassino e movente, nonostante l'eccentrica professionalità degli inquirenti. Tutti possono essere colpevoli: il fidanzato pelandrone, il padre inquietante, il fidanzato segreto, da buon borghese troppo sospetto (Fabrizio Gifuni), l'ex moglie gelosa del fidanzato segreto, [...] Vai alla recensione »
La ragazza del titolo è la vittima. La trovano una bambina e il suo amico Mario, che tutti trattano un po' come lo scemo del villaggio. È stata uccisa, non ha opposto resistenza, un pasticciaccio brutto. Sul quale indaga il commissario Sanzio, napoletano verace trasferitosi nella purgatoriale Udine per stare vicino alla moglie malata di Alzheimer. Come la cronaca insegna, il fidanzato è sempre il primo [...] Vai alla recensione »
Dopo Bandiera rossa, borsa nera, promettente documentario targato Sacher, Molaioli stupisce piacevolmente con questo noir di razza purissima, pur atipico, tratto dall'ottimo romanzo Lo sguardo di uno sconosciuto di Karin Fossum. Un sontuoso Servillo, commissario confinato in una comunità montana del Nord ltalia dai propri abissi personali, indaga sulla morte della bellissima Anna.
Dalle rive di un fiordo norvegese a quelle di un lago del Friuli senza perdere un grammo di intensità né di disperazione. E' l'eccellente esordio di Andrea Molaioli, che trova in un romanzo di Karim Fossum (Lo sguardo di uno sconosciuto, Frassinelli) materia per uno studio partecipe e sgomento sul lato più oscuro dei legami famigliari. Quello in cui germogliano legami proibiti, rancori mai sopiti o [...] Vai alla recensione »
Nelle ultime edizioni la «Settimana della critica» (gestita dal Sindacato critici e condotta con mano sicura da Francesco Di Pace), nel selezionare le opere prime di sua competenza ha disdegnato quelle italiane, pensandole non all'altezza della competizione internazionale. Quest'anno, però, la «Settimana» ha un asso nella manica e il film italiano del suo concorso duella senza paura con i più accreditati [...] Vai alla recensione »
Trattandosi di un «giallo» è proibito raccontarne la trama in tutti gli sviluppi. Scelta inconsueta per una sezione «di ricerca» come è la Settimana della Critica, La ragazza del lago presenta una serie di caratteristiche utili a radiografare lo stato delle cose del cinema italiano. È un film squisitamente «di genere», anche se non appartiene al più gettonato versante «noir» ma esalta quelle atmosfere, [...] Vai alla recensione »
Un caso misterioso, una scomparsa, poi il ritrovamento del cadavere di una ragazza sulla sponda di un lago in un piccolo paese del Friuli. Uno dei tanti gialli insanguinati ai quali la cronaca ci ha abituati e dei quali i media si nutrono ogni giorno, con voyeurismo spesso, con accanimento. In La ragazza del lago, film d'esordio di Andrea Molaioli applaudito in concorso alla Settimana della critica [...] Vai alla recensione »
Un bellissimo film italiano nella Settimana della Critica. L'ha scritto Sandro Petraglia sulla base di un romanzo poliziesco della norvegese Karin Fossum ambientandolo, anziché tra i fiordi, in una zona di montagna della Venezia Giulia, in prossimità di un lago. Lo ha diretto un esordiente, Andrea Molaioli, che ha però al suo attivo delle collaborazioni in film di Moretti, di Luchetti, di Mazzacurati [...] Vai alla recensione »
Impeccabile, verrebbe da dire. Nello stile, nella forma, nella scrittura, nella recitazione, nella regia. La ragazza del lago, stupefacente esordio di Andrea Molaioli è così, semplicemente impeccabile. Forse troppo. Tanto da mettere a disagio. Nel senso che, ad esempio, le inquadrature sono, appunto, dei quadri, delle cornici studiatissime al cui interno l'economia della rappresentazione è priva di [...] Vai alla recensione »
Va a finire che gli applausi veri, scroscianti e liberatori, quelli che fanno tornare il buon umore, se li beccano i film italiani delle sezioni collaterali della Mostra. Magari la pressione del concorso complica tutto, magari il pubblico dei cinefili giudica in una prospettiva diversa. Risultato: quasi dieci minuti di applausi, con risate sparse, ieri mattina per Non pensarci di Gianni Zanasi, starring [...] Vai alla recensione »
La ragazza del lago è un altro noir estremamente stagnante, e non solo per l'ambientazione lacustre. L'autore, Andrea Molaioli, è stato assistente per anni di Nanni Moretti. E si sente. A volte un po' troppo. Pulsa incessantemente, e in modo volutamente disturbante, una colonna sonora alla By the river di Brian Eno, e in generale una vena intimista che fa pensare che a un noir ambientato nella Stanza [...] Vai alla recensione »
Nelle note introduttive alla sua opera prima La ragazza del lago basato sul thriller Lo sguardo di uno sconosciuto della norvegese Karin Fossum (Frassinelli), Andrea Molaioli esordiente di lunga esperienza sul campo come aiuto regista (con Moretti, Mazzacurati, Luchetti, Calopresti), spiega di aver scelto il romanzo anche per via di una vicenda che non avrebbe sofferto a essere ambientata in una cornice [...] Vai alla recensione »
Vi diranno – lo hanno già scritto, e a Venezia abbiamo ascoltato un coro di lodi – che La ragazza del lago è un film magnifico, recitato da un sublime Toni Servillo, appartenente al genere, peraltro molto indigeno, del "giallo che mette a nudo i segreti della provincia e svela l'Italia vera" (nel resto del mondo, i gialli onestamente intrattengono; se criticano il costume di casa lo fanno senza vantarsene [...] Vai alla recensione »