Anno | 2006 |
Genere | Avventura |
Produzione | USA |
Regia di | Russell Mulcahy |
Attori | Casper Van Dien, Jonathan Hyde, Leonor Varela, Steven Waddington, Niko Nicotera Tat Whalley, Brendan Patricks, Patrick Toomey, Malcolm McDowell, Simon Callow, Tom Alter, Rajesh Balwani, Robin Das, Parvin Dabas, Nikita Anand, Shakeel Khan, Vir Das, Suvarchala Narayanan, Tony Mirrcandani, Theron Carmine DeSouza, David Schofield, Rajesh Kumar, Ulhas Tayad, Harsha Prasad, Ramgopalbajaj, Anupam Shyam, Mehul Nisar. |
MYmonetro | 2,50 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 1 agosto 2011
L'archeologo Freemont alla ricerca dei quattro pezzi di una tavola capace di raccogliere forze primigenie e il cui possesso costò la vita al giovane faraone Tutankhamon.
CONSIGLIATO NÌ
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Daniel Freemont è un archeologo a cui non fa difetto il senso dell'avventura. È infatti da tempo alla ricerca dei quattro pezzi di una tavola capace di raccogliere forze primigenie e il cui possesso costò la vita al giovane faraone Tutankhamon. Chi possiede la tavola può anche orientarla al Male e questo intende fare una setta che ha incaricato il perfido archeologo Sinclair di impossessarsi del magico oggetto. Missione che ha puntualmente compiuto pedinando Daniel e rubandogli le prime tre parti. L'ultimo pezzo sembra debba trovarsi nella tomba del faraone la cui ubicazione resta però sconosciuta. Con l'aiuto di una studiosa che diffida di lui Danny inizia la ricerca mentre Sinclair non lo perde di vista.
Steven Spielberg quanto riceve in diritti per operazioni come questa miniserie che copia esplicitamente (negli abiti, nelle ambientazioni, nei tentativi di caratterizzazione) l'epopea di Indiana Jones? È una domanda che nasce spontanea dopo aver visto La maledizione di Tutankhamon. Non si tratta, intendiamoci, di un omaggio ma di una vera e propria clonazione suggellata dallo scambio di battute che i due protagonisti si scambiano nel finale facendo esplicito riferimento a Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta. Russell Mulcahy, considerate le premesse, continua nella sua parabola discendente. Perché se nel complesso la vicenda regge ha numerosi snodi narrativi di una debolezza così palese da far sorridere anche il più ingenuo degli spettatori. Lo stesso dicasi per gli effetti speciali riciclati anch'essi da ben più finanziariamente dotate produzioni.
Questa serie fantasy vuole svelare tutti i segreti che avvolgono da sempre la vita di Tutankhamon, il re egizio più conosciuto di tutti i tempi. Ambientata nel 1922, racconta le vicende dell'archeologo Danny Fremont e della ricerca di un prezioso tesoro, una tavoletta di smeraldi, da cui dipenderebbe il potere ultimo di controllo sul mondo intero. Fremont deve però vedersela con uno spietato archeologo, Morgan Sinclair, membro di una società segreta che vuole sfruttare il tesoro per scopi poco nobili. Grazie all'aiuto dell'egittologo Azelia Barakat, Fremont cercherà di scoprire la verità su Tutankhamon e il suo tesoro.