liz@rd_king
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domenica 1 aprile 2007
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quando la leggenda diventa un film
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Erano 300 uomini, i soldati migliori di Sparta e sono riusciti, con la loro forza e il coraggio ad euguagliare l'esercito Persiano. Così, il loro numero, la loro forza, sono diventati leggenda, oggetto di racconti e, nel XXI secolo di un film.
Un film che, a primo impatto sembra esagerato, date le numerose scene nelle quali sembra di rivivere "Prince of Persia" alle Termopili, ma che alla fine, è presentato come uno Spartano racconterebbe quest'evento.
Per questo Zack Snyder, ha colpito nel segno, con un cast eccezionale e con un film che coinvolge lo spettatore, facendolo tremare sulla sedia all'udire dei passi dell'esercito Persiano che incombe da lontano.
Come abbiamo già sottolineato prima, il film va visto come un racconto e Leonida viene presentato come un salvatore della patria, un eroe che con il suo gesto, evadendo le leggi da lui stesso imposte, permise la successiva vittoria degli Spartani a Platea.
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Erano 300 uomini, i soldati migliori di Sparta e sono riusciti, con la loro forza e il coraggio ad euguagliare l'esercito Persiano. Così, il loro numero, la loro forza, sono diventati leggenda, oggetto di racconti e, nel XXI secolo di un film.
Un film che, a primo impatto sembra esagerato, date le numerose scene nelle quali sembra di rivivere "Prince of Persia" alle Termopili, ma che alla fine, è presentato come uno Spartano racconterebbe quest'evento.
Per questo Zack Snyder, ha colpito nel segno, con un cast eccezionale e con un film che coinvolge lo spettatore, facendolo tremare sulla sedia all'udire dei passi dell'esercito Persiano che incombe da lontano.
Come abbiamo già sottolineato prima, il film va visto come un racconto e Leonida viene presentato come un salvatore della patria, un eroe che con il suo gesto, evadendo le leggi da lui stesso imposte, permise la successiva vittoria degli Spartani a Platea. Un Leonida che combatte con soldati di Serse "immortali", con elefanti, rinoceronti e uomini pari a giganti: tutto viene esagerato per la sua immagine. Sembra un reato non sottolineare la figura della regina (Lena Headey) bella, passionale e forte come un uomo che rispecchia i canoni della società Lacedemone; il gobbo traditore (Dominic West) che presenta una scoliosi fuori dalla norma e la figura di un Serse "effemminato" che con il suo vocione fa ridere l'intero pubblico.
Insomma,se il sangue non vi fa impressione e se apprezzate i film alla "Matrix", è quello che fa per voi.
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senza speranza
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venerdì 20 marzo 2009
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un film irritante
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Devi dire che purtroppo ho guardato i film di questo regista. Anche in 300 come in tutti i suoi film inserisce elementi per fare presa immediata sul pubblico, bellissime ragazze super-guerriere(che in contemporanea all'uscita del film fanno servizi fotografici sexy), effetti speciali spettacolari fine a sè stessi, frasi ad effetto, personaggi maschili superfighi. Psicologia dei personaggi assente e sostituita con reazioni stereotipate e banali. Milioni di dollari per la campagna pubblicitaria. Lo ritengo un film banale e irritante. Forse il fatto che sia piaciuto ad amanti di videogiochi e fumetti può far capire lo spessore di questo film. Un vero peccato che il cinema stia andando verso queste rotte.
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aristoteles
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domenica 9 agosto 2015
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eran 300 giovani e forti e sono morti
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La riproduzione storica e' corretta ma non completamente.
Leonida e i suoi 300 guerrieri non erano tutti super palestrati.
Serse non era alto 2 metri e non aveva lanciato la moda del piercing.
Gli efori, Efialte e altri personaggi non avevano quell'aspetto mostruoso.
Gli scontri non sono realistici.
MA CHI SE NE FREGA!!!!!
Sono tutte scelte del regista che decide di raccontare una grande storia attraverso lo spettacolo.
E lo fa maledettamente bene.
I temi del film sono altri : il coraggio,la morte gloriosa e onorevole,la liberta',l'amore sconfinato verso la propria patria.
Onore dunque a Leonida e al suo manipolo di soldati.
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La riproduzione storica e' corretta ma non completamente.
Leonida e i suoi 300 guerrieri non erano tutti super palestrati.
Serse non era alto 2 metri e non aveva lanciato la moda del piercing.
Gli efori, Efialte e altri personaggi non avevano quell'aspetto mostruoso.
Gli scontri non sono realistici.
MA CHI SE NE FREGA!!!!!
Sono tutte scelte del regista che decide di raccontare una grande storia attraverso lo spettacolo.
E lo fa maledettamente bene.
I temi del film sono altri : il coraggio,la morte gloriosa e onorevole,la liberta',l'amore sconfinato verso la propria patria.
Onore dunque a Leonida e al suo manipolo di soldati.
L'unica cosa che non andava fatta era il sequel.
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alessandra
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lunedì 26 marzo 2007
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un fumettone da godere senza cercarci realismo
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Indubbiamente riuscito nel suo genere, cioè la riproposizione cinematografica di un fumetto, con effetti volutamente antirealistici e pittorici, un ritmo scandito per quadri successivi, una voce narrante da albo eroico, personaggi, atmosfere e dinamismo di forte impatto visivo, il film potrà anche piacere a molti, ed è comprensibile perché è un lavoro ben confezionato e che rispetta gli obiettivi che si era prefisso. Ma non andateci a cercare la storia greca o una qualche pur lontana verosimiglianza nella rappresentazione di quel mondo perché ne trovereste di più in Hercules di Walt Disney. Del resto fare un film realistico non è mai stato nelle intenzioni degli autori, che si sono scrupolosamente studiati gli albi di Frank Miller e non i libri di storia (bastava il manuale delle medie, peraltro).
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Indubbiamente riuscito nel suo genere, cioè la riproposizione cinematografica di un fumetto, con effetti volutamente antirealistici e pittorici, un ritmo scandito per quadri successivi, una voce narrante da albo eroico, personaggi, atmosfere e dinamismo di forte impatto visivo, il film potrà anche piacere a molti, ed è comprensibile perché è un lavoro ben confezionato e che rispetta gli obiettivi che si era prefisso. Ma non andateci a cercare la storia greca o una qualche pur lontana verosimiglianza nella rappresentazione di quel mondo perché ne trovereste di più in Hercules di Walt Disney. Del resto fare un film realistico non è mai stato nelle intenzioni degli autori, che si sono scrupolosamente studiati gli albi di Frank Miller e non i libri di storia (bastava il manuale delle medie, peraltro). Pertanto criticarlo dal punto di vista storico sarebbe ridicolo come voler far la morale a un film porno. Nel suo genere, dunque, un bel fumettone con dei fisici da paura e delle scene d'amore e guerra da videogioco di terza generazione. Da videogioco, però, anche la profondità della trama, che raramente riesce a strappare qualche sincero brivido. Un po' un peccato, perché, nonostante possa sembrare incredibile dopo tanto dispendio di enfasi e patriottismo nel film, all'autentico eroismo dei trecento spartiati di Leonida che si fecero realmente uccidere fino all'ultimo uomo, sacrificandosi per la vittoria finale, si poteva rendere una maggiore giustizia.
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antonio_85
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venerdì 13 aprile 2007
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aah uuh aah uuh aah uuh...
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300... lo scontro raggiante tra scudi e lance, spade e ossa, carne e sangue.
la trama è chiara e semplice: 480 a.C., i Persiani di Serse invadono la Grecia, pronti a vendicare la sconfitta di Dario, 10 anni prima, a Maratona, e a fare anche della Grecia una provincia dell'immenso e ricchissimo Impero Persiano; Leonida, con 300 Spartani, contro il parere dei suoi consiglieri e dei sommi magistrati della sua città, corrotti dall'oro nemico, marcia verso nord e si arresta presso una località, chiamata le Termopili (il passo infuocato), una stretta gola fra i monti, da cui si prepara ad affrontare lo smisurato esercito di Serse e, se non vincerlo, almeno rallentarne l'avanzata;
Il film passa velocemente in rassegna la violenta educazione Spartana impartita a Leonida sin da bambino, l'"Agoghè" (e non l'"agogè", come dice la voce narrante!), fatta di esercizi ginnico-militari, lotte violente, punizioni corporali, cacce solitarie e fra i ghiacci invernali, per metter alla prova le capacità di sopravvivenza autonoma, periodi di duro servizio militare, veglie e difficili prove di sopportazione l'ambientazione è sobria, spartana, appunto; i costumi, essenziali.
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300... lo scontro raggiante tra scudi e lance, spade e ossa, carne e sangue.
la trama è chiara e semplice: 480 a.C., i Persiani di Serse invadono la Grecia, pronti a vendicare la sconfitta di Dario, 10 anni prima, a Maratona, e a fare anche della Grecia una provincia dell'immenso e ricchissimo Impero Persiano; Leonida, con 300 Spartani, contro il parere dei suoi consiglieri e dei sommi magistrati della sua città, corrotti dall'oro nemico, marcia verso nord e si arresta presso una località, chiamata le Termopili (il passo infuocato), una stretta gola fra i monti, da cui si prepara ad affrontare lo smisurato esercito di Serse e, se non vincerlo, almeno rallentarne l'avanzata;
Il film passa velocemente in rassegna la violenta educazione Spartana impartita a Leonida sin da bambino, l'"Agoghè" (e non l'"agogè", come dice la voce narrante!), fatta di esercizi ginnico-militari, lotte violente, punizioni corporali, cacce solitarie e fra i ghiacci invernali, per metter alla prova le capacità di sopravvivenza autonoma, periodi di duro servizio militare, veglie e difficili prove di sopportazione l'ambientazione è sobria, spartana, appunto; i costumi, essenziali. Solo qualche imprecisione, anche piuttosto grave (a Sparta c'erano 2 re e non uno solo, come sembra, ascoltando i dialoghi dei personaggi; gli Spartani erano estremamente presi dal "vizietto" e non amavano tanto animosamente le proprie mogli, come invece Leonida ama la sua regina; che, del resto, fortunatamente per noi spettatori uomini, è un'attrice assolutamente bellissima e generosa nel mostrarsi, mentre le donne Spartane erano note per essere particolarmente virili e mascoline nei tratti), dopodiché, però, il film rispetta perfettamente certi fondati elementi storici: seppure di Sparta si conosca poco, e al netto di certe forzature, davvero i re Spartani erano soggetti agli Efori (i 5 magistrati dalle funzioni e caratteristiche poco chiare, ma potentissimi, a Sparta, ed estremamente influenti); senza contare che la mentalità orgogliosa e guerriera degli Spartani è resa in maniera perfetta e senza esagerazioni. In definitiva, un bel film, una valida ricostruzione storica, pure nell’atmosfera surreale che, del resto, nulla toglie alla drammaticità del momento e di certe scene ed, anzi, le esalta nobilmente, e pure nella deformità mostruosa ed inumana di certi personaggi Persiani e del traditore Spartano, che connota negativamente, agli occhi dello spettatore, quelli che la storia ha presentato, ed il regista vuole far apparire come “i cattivi”.
Il film non si rifa' alla storia vera ma si al fumetto di Frank Miller prodotto nel 1998, tengo a precisre la data per dissuadere coloro che pensano che alcune scene sono un rimando a vari film come Troy, Signore degli Anelli, Hero e cosi' via..
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sanchezpizjuan82
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domenica 18 maggio 2008
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una fantastica esperienza visiva, e non solo...
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Il grido “Spartani!” e’ il leit-motiv di questo sorprendente film. Il re guerriero Leonida lo ripete continuamente per sostenere, incitare, sferzare gli animi dei trecento uomini liberi che si trovano al passo delle Termopili, per sbarrare il cammino alla sterminata orda persiana e cercare così la morte gloriosa che ognuno di loro sogna.
Il film è perfettamente riuscito: è incentrato completamente sulla furiosa battaglia, che si svolge epica al di là dell’immaginabile, ma allo stesso tempo con toni di fiaba: con un irrealismo che è consentito dal essere spin-off di un fumetto e quindi liberato dalle velleitarie briglie di ricostruzione storica.
Ha detto Gerard Butler-Leonida, riprendendo le parole di Henry Miller, che il film, più che il racconto di una battaglia nel suo svolgersi, è il sogno di una battaglia già vissuta.
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Il grido “Spartani!” e’ il leit-motiv di questo sorprendente film. Il re guerriero Leonida lo ripete continuamente per sostenere, incitare, sferzare gli animi dei trecento uomini liberi che si trovano al passo delle Termopili, per sbarrare il cammino alla sterminata orda persiana e cercare così la morte gloriosa che ognuno di loro sogna.
Il film è perfettamente riuscito: è incentrato completamente sulla furiosa battaglia, che si svolge epica al di là dell’immaginabile, ma allo stesso tempo con toni di fiaba: con un irrealismo che è consentito dal essere spin-off di un fumetto e quindi liberato dalle velleitarie briglie di ricostruzione storica.
Ha detto Gerard Butler-Leonida, riprendendo le parole di Henry Miller, che il film, più che il racconto di una battaglia nel suo svolgersi, è il sogno di una battaglia già vissuta. E questo è dovuto allo straordinario impianto visivo (costruito, come in Sin City, interamente in modo digitale: c’è da credere che nei prossimi anni saranno sempre più i film girati in questo modo), con i colori polverosi, le illuminazioni bibliche, la “camera” libera di muoversi senza gravità; ed anche al genio di Miller che reinterpreta la battaglia come lo scontro tra l’uomo ed un orda di mostri (le ondate di attacchi persiani, con mezzi sempre più stravaganti ed inverosimili sono un vero momento di goduria cinematografica…). Certamente chi ha familiarità con Dario, Serse, Leonida, la battaglia campale di Platea, potrà maggiormente godere del film e coglierne appieno tutti i riferimenti, dare così una forma spettacolare e fumettosa alle fitte righe studiate sui libri ma apprezzarlo è cosa alla portata di tutti.
Infine, altro punto a favore di “300” è il sistematico evitare i sassolini che avrebbero potuto rovinare l’ingranaggio. Così la scelta degli attori si è orientata, piuttosto che sui tipici volti effeminati hollywoodiani (sì Brad Pitt è bravissimo, ma come può ESSERE Achille???) a favore di figure più virili e con volti più credibili (più “da greci”); l’azione parallela alla furiosa battaglia delle Termopili, che si svolge a Sparta, è trattata in modo rapido ed ha un ruolo chiaramente secondario, evitando così la piaga propria per esempio del “signore degli Anelli” che chiedeva dazio allo spettatore affliggendolo con le noiosissime avventure di Frodo e con un montaggio orribile. Last but not least, il film, terminata la battaglia, volge rapidamente al termine: niente finali melensi, niente scene strappalacrime, niente bruschi cali di ritmo, ma finalmente la possibilità di uscire dal cinema con negli occhi le fresche immagini dei trecento Spartani e degli infiniti Persiani.
Un’ultima nota, a margine: molti hanno ravvisato, tra la casta guerriera degli uomini di Sparta, che selezionava solo i più forti, uccideva gli storpi e considerava la propria stirpe al di là del bene e del male, un parallelo con le pagine della propria storia recente di cui più il genere umano si è dovuto vergognare. Ma i tempi erano altri, i Greci si sa erano anche pedofili, sporchi, corrotti, razzisti, ma che senso ha dirlo guardandoli attraverso il filtro della nostra “civiltà”? Fregatevene, ed andate al cinema a godervi lo Spettacolo.
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[+] fammi il piacere
(di mic)
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ultimoboyscout
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mercoledì 11 gennaio 2012
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follia? questa è sparta!
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Zach Snyder governa con assoluto mestiere e visionarietà le tecniche analogiche per portare il fortunato fumetto di Frank Miller al cinema. Il risultato è più che riuscito, ma si distanzia dai 5 albi del fumettista: il prodotto di Snyder è un film di guerra vero e proprio, dallo stile del videogame in stato avanzato, con una fotografia scura, cupa, perfetta per la situazione e con i personaggi che sembrano veri fumetti in movimento. Tecnicamente è uno dei film più stupefacenti per l'utilizzo di tecnologie varie imponendo un nuovo modo, di vedere, pensare e concepire immagini fumettistiche al cinema. la storia è ormai ben nota, racconta di come 300 addestratissimi spartani tennero testa al clamoroso (solo per numero) esercito persiano, approfittando della morfologia territoriale delle Termopili, per dare tempo all'esercito greco di organizzarsi e successivamente sconfiggere gli stessi persiani.
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Zach Snyder governa con assoluto mestiere e visionarietà le tecniche analogiche per portare il fortunato fumetto di Frank Miller al cinema. Il risultato è più che riuscito, ma si distanzia dai 5 albi del fumettista: il prodotto di Snyder è un film di guerra vero e proprio, dallo stile del videogame in stato avanzato, con una fotografia scura, cupa, perfetta per la situazione e con i personaggi che sembrano veri fumetti in movimento. Tecnicamente è uno dei film più stupefacenti per l'utilizzo di tecnologie varie imponendo un nuovo modo, di vedere, pensare e concepire immagini fumettistiche al cinema. la storia è ormai ben nota, racconta di come 300 addestratissimi spartani tennero testa al clamoroso (solo per numero) esercito persiano, approfittando della morfologia territoriale delle Termopili, per dare tempo all'esercito greco di organizzarsi e successivamente sconfiggere gli stessi persiani. La pellicola di Snyder è quanto di più epico-fantasy possa esserci, dalle atmosfere cupe e claustrofobiche, sgargiante nei costumi quanto nella violenza più estrema che non si preoccupa di versare sangue a fiumi e mostrare ferite e mutilazioni di ogni genere. Anzi fa della violenza un elemento necessario e senza compromessi, in cui le recitazioni sono importanti ma contano più gli eventi e quel senso di esaltazione che si respira fin dall'inizio, facendosi forza di frasi forti tipo "godetevi la vostra colazione perchè stanotte ceneremo all'inferno!". Chi ama la storia non gradirà, si sa che gli spartani non erano popolo così evoluto e civile come ci si vuole far credere, erano piuttosto una società rozza e schiavista dedita quasi esclusivamente alla guerra, ma l'intento era quello meno nobile ma più spettacolare di utilizzare le tavola da disegno a mo di romanzo grafico e non di fare una strasposizione storico-culturale accurata. Le battaglie hanno grandissima rilevanza, non appesantiscono ma coinvolgono e rimandano ad alcuni passaggi della saga del Signore degli anelli soprattutto per le inquadrature ampie dall'alto e per l'oscurità di numerosi personaggi. Ma "300" è un film che non trova paragoni, che nei giochi di luci e colori e nelle sue sfumature sempre diverse trova la sua grande, devastante forza e unicità, ogni passaggio ha le qualità per stare in piedi da solo e si ha l'impressione sempre di guardare un quadro o un dipinto piuttosto che un film. Opera veramente geniale, in cui si respira leggenda infinita.
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hollywood stefano
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martedì 30 ottobre 2007
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un film innovativo dal genio di frank miller
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Miller è divenuto una leggenda nel mondo dei fumetti con la serie Sin City e lo stesso 300. Insieme a Robert Rodriguez ha filmato una pellicola di gran successo la tenebrosa Sin City. Dopo l'enorme successo di quest' ultima Miller ci ha riprovato con un altro suo grande soggetto: 300. Il film trasmette esattamente le sensazioni dei protagonisti lasciando tutti a bocca aperta nelle sequenze delle battaglie.Uno Gerard Butler strepitoso(e ultra muscoloso)domina la scena essendo lui la figura che spicca tra il piccolo plotone che dovrà affrontare l'immensa(e mostruosa nel vero senso del termine) armata di Serse (inguardabile colosso ricorperto di piercing). Il film è spettacolare in tutti i suoi aspetti e ci regala frasi che rimarranno nei ricordi di chi lo ha visto per molto molto tempo.
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Miller è divenuto una leggenda nel mondo dei fumetti con la serie Sin City e lo stesso 300. Insieme a Robert Rodriguez ha filmato una pellicola di gran successo la tenebrosa Sin City. Dopo l'enorme successo di quest' ultima Miller ci ha riprovato con un altro suo grande soggetto: 300. Il film trasmette esattamente le sensazioni dei protagonisti lasciando tutti a bocca aperta nelle sequenze delle battaglie.Uno Gerard Butler strepitoso(e ultra muscoloso)domina la scena essendo lui la figura che spicca tra il piccolo plotone che dovrà affrontare l'immensa(e mostruosa nel vero senso del termine) armata di Serse (inguardabile colosso ricorperto di piercing). Il film è spettacolare in tutti i suoi aspetti e ci regala frasi che rimarranno nei ricordi di chi lo ha visto per molto molto tempo.
300 è diverso da tutti i film storici che Hollywood ci ha proposto, sopratutto perchè non è un film storico ma è da considerarsi d' azione. Anche qui la storia reale viene molto ridimensionata e narrata molto liberamente(come per Il Gladiatore di Scott).Se Miller ha voluto dirci che quei mostruosi persiani non sono altro che l'immagine che gli spartani avevano dei barbari,beh allora è un vero genio . Fatto stà che la pellicola rimane una delle migliori dell'annata 2007 (insieme a Transformers). Zack Snyder fa il suo bel sporco lavoro dietro la camera da presa con la complicità di un cast più che soddisfacente. 300 merita pienamente il successo che ha avuto: per una volta un film nuovo fresco e con una trama (piu o meno) reale e che fa riflettere su quanto sia importante difendere i propri valori e non i soliti film d'animazione che tanto fanno impazzire la gente e che tanto sono fini a se stessi.
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marcocre
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martedì 26 agosto 2008
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un film decisamente avanti oltre i limiti!!
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Miller l'ha costruito e Snyder l'ha dichiarato, inutile ogni critica intellettual-storiografica... e sciocca. Sappiate che siamo di fronte a un fumetto eccezionale, epico e visionario, che racconta un momento storico entrato nel mito e come tale raccontato, dagli spartani e per gli spartani. Noi siam spettatori. Perché dovrebbe essere un film storico? Perché si criticano le imprecisioni storiche? Sarebbe come dire che in "Sin City" la topografia urbana descritta non corrispondeva alla realtà... evvivaddio! La base di partenza - come detto - è di estrema eccellenza e Snyder ha fatto un gran bel lavoro nel riportare quelle tavole e quell'atmosfera, quella foga, quelle figure sul grande schermo.
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Miller l'ha costruito e Snyder l'ha dichiarato, inutile ogni critica intellettual-storiografica... e sciocca. Sappiate che siamo di fronte a un fumetto eccezionale, epico e visionario, che racconta un momento storico entrato nel mito e come tale raccontato, dagli spartani e per gli spartani. Noi siam spettatori. Perché dovrebbe essere un film storico? Perché si criticano le imprecisioni storiche? Sarebbe come dire che in "Sin City" la topografia urbana descritta non corrispondeva alla realtà... evvivaddio! La base di partenza - come detto - è di estrema eccellenza e Snyder ha fatto un gran bel lavoro nel riportare quelle tavole e quell'atmosfera, quella foga, quelle figure sul grande schermo. Il risultato è un film che non può per definizione scontare eccessi di fantasia, ma che risulta un po' debole in certe rappresentazioni, soprattutto delle creature più fantastiche (per altro in alcuni casi nemmeno giustificate dalla trasposizione essendo assenti dall'opera originaria), e che cerca di ampliare - forzatamente ma coerentemente - il campo d'azione inserendo una linea narrativa domestica e politica non contemplata dal 'flesh and blood' di Miller. Un film da guardare, da leggere, senza chiaroscuri, dove anche le profondità son date dalle giustapposizioni di eccessi, tanto nei colori quanto nei personaggi, in un incedere maestoso che vuole partecipare dell'epicità della vicenda. Il tono cala nella parte centrale - forse dazio inevitabile considerato che un crescendo costante sarebbe stato difficile da costruire - ma l'incipit assolve perfettamente alla sua funzione (alternando sangue e 'maschie risa' nel definire l'atmosfera in cui ci si muove) e la conclusione mantiere alta la tensione fino alla fine, grazie anche a una quantità di scene eccezionali, perfettamente coreografate e distribuite durante le due ore. La fedeltà al fumetto è un merito in questo caso, persino nelle scene più 'rischiose' come quella di Serse, troppo facilmente malinterpretabile da un pubblico moderno e smaliziato, e lascia ben sperare in vista del progetto su cui Snyder sembra essere impegnato, quel "Watchman" di Alan Moore da molti considerato uno dei fumetti più importanti della storia.
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gas89
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venerdì 24 aprile 2009
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Soli trecento uomini,con un ottima preparazione militare che difendono la lora patria fino alla morte,consapevoli di trovarsi di fronte l'esercito più grande fino ad allora mai visto.Come può in regista raccontare una storia tanto vera quanto affascinante?concordo con la scelta di zack snyder per quanto riguarda la mistificazione dei personaggi,a volte raffigurati come mostri altre come super eroi.Ottimo anche l'interpretazione dell'attore Gerard Butler nei panni dell'eroico leonida,il Re degli spartani,unico nel suo genere.Leonida, un uomo che fin dalla nascita è stato educato secondo le abitudini spartane,abituato a non avere paura e ha difendere la propri patria fino all'estremo.Un popolo a cui veniva insegnato che la morte in battaglia fosse la gloria più grande che la vita gli potesse offrire.
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Soli trecento uomini,con un ottima preparazione militare che difendono la lora patria fino alla morte,consapevoli di trovarsi di fronte l'esercito più grande fino ad allora mai visto.Come può in regista raccontare una storia tanto vera quanto affascinante?concordo con la scelta di zack snyder per quanto riguarda la mistificazione dei personaggi,a volte raffigurati come mostri altre come super eroi.Ottimo anche l'interpretazione dell'attore Gerard Butler nei panni dell'eroico leonida,il Re degli spartani,unico nel suo genere.Leonida, un uomo che fin dalla nascita è stato educato secondo le abitudini spartane,abituato a non avere paura e ha difendere la propri patria fino all'estremo.Un popolo a cui veniva insegnato che la morte in battaglia fosse la gloria più grande che la vita gli potesse offrire.In una Società corrotta,pronta a mettere da parte i propri ideali per ingenti somme di denaro,si trova la piccola ma coraggiosa Sparta,pronta a tutto per difendere la propria integrità.Il nemico è l'impero Persiano comandato dal terribile Serse,questo rappresentato dal regista come un mostro,stratagemma utile per comprendere il suo ruolo nel film.Il regista inoltre tende a esagerare gli effetti sonori,i movimenti e gli scontri,proprio per esaltare al massimo l'impresa Spartana.Unico nota negativa a mio modesto parere del regista è l'infelice ruolo che egli ha dato all'educazione militare spartana,che forse meritava più attenzione sia per i principi a cui si ispira sia per il risvolto psicologico che questa può assumere.Un film di giustificato successo, sia per il fascino della vicenda che per gli strumenti molto originali e innovativi che lo stesso registra mostra per raccontarla.
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