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Re Leonida (Butler), per difendere la patria lontana dall’invasione persiana, parte con trecento soldati spartani e difende fino alla morte la gola delle Termopili, tenendo al sicuro tutta la Grecia. Tratto dal fumetto di Frank Miller, ispirato agli eventi storici della seconda guerra persiana, è un kolossal da sessantacinque milioni di dollari diretto dal giovane e talentuoso Snyder. È un film di una banalità impressionante, tutto il pathos epico della vicenda si riduce ad un paio di battute americanissime (memorabile il “Questa è Sparta!”) e ad una montagna di effetti speciali fatti, visibilmente, a computer (inclusi gli addominali dei protagonisti). Debole in molte parti grazie ad una sceneggiatura ridicola, cade, involontariamente, nel banale e nel ridicolo. I suoi, pochi, aspetti positivi stanno nella regia di Snyder che riesce, grazie ad un ottima messa in scena e ad una notevole esagerazione della violenza (e delle quantità di sangue, quasi tarantiniane) a dar prova di tutto il suo talento regalandoci una regia profondamente fumettistica, talvolta ridicola, talvolta strepitosa nel dar spettacolo (peraltro assicurato). Sciocco, talvolta esagerato e volgare, è un cocktail di cinema e del suo potere che può, differentemente, piacere o infastidire parecchio. Chi lo definisce un film storico dovrebbe andare a ristudiarsi il periodo.
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