|
Tratto dall'omonimo fumetto di Frank Miller. Questa volta a differenza di "Sin City", però, non si gioca con la corruzione, la malavita e la prostituzione, bensì con la storia. La pellicola narra infatti la battaglia delle Termopili, in cui si scontrarono gli Spartani, con a capo il valente Leopida, e i Persiani, guidati dal "re-Dio" Serse, nel 191 a.C.. Diversamente dall'opera precedente, inoltre, la fotografia non è caratterizzata da un nitido bianco e nero bensì da macabri e cupi colori, con un sole perennemente coperto da nubi scure. Le scenografie sono quasi teatrali, i paesaggi ridotti a pochi elementi: colonnati, campi di grano e roccie nere ;il film si allontana, dunque, dalla fastosità dei peplum americani, anche quelli più recenti ("Troy", "Alexander",etc.). Gli ambienti sono comunque percepiti pieni, tramite le vicissitudini e le azioni dei guerrieri, che riempiono i "vuoti". La violenza è presente, come ci s' aspettava, ma non infastidisce stavolta, è ben misurata e non dà nausea come in "Sin City". Ci sarebbe qualcosa da ridire sulla recitazione, ma non è questa ad interessare, anche perchè i dialoghi sono ridotti all' essenziale con qualche intervento di una voce fuori campo che narra, con solennità, gli avvenimenti bellici. Il film è perciò scorrevole e ben diretto, con emozionanti scene di battaglia( dove si alternano azioni a rallentatore e velocizzate) e sequenze suggestive, come la danza di quella che sembra una menade. Il film è piacevole ma è condito da elementi orripilanti (orchi deformati, creature inquietanti e sovrannaturali), e il tutto è modernizzato, abbandonando i toni idilliaci della mitica Arcadia o comunque della solare antica Grecia: potrebbe essere un difetto, ma non per tutti.
[+] lascia un commento a riccardo »
[ - ] lascia un commento a riccardo »
|
twitter
diventa fan
