300 |
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Un film di Zack Snyder.
Con Gerard Butler, Lena Headey, David Wenham, Dominic West, Vincent Regan.
continua»
Storico,
durata 117 min.
- USA 2006.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 23 marzo 2007.
MYMONETRO
300
valutazione media:
3,30
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Le Termopoli in un film visionario ed affascinantedi Antonello VillaniFeedback: 0 |
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martedì 27 marzo 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
A vedere film come questi si resta impressionati, perplessi e senza parole. Perché “300”, pur essendo stato accompagnato dalle polemiche che si risvegliano puntuali all’uscita di ogni vigilia, possiede una magia che solitamente supera qualsiasi dibattito storico e politico. Il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad si è dichiarato offeso dall’immagine che il film ha dato del suo popolo, mentre gli studiosi hanno storto il naso discutendo della verosimiglianza dei fatti raccontati. Eppure il film di Zack Snyder, regista con un solo titolo alle spalle e neppure di tanto valore –“L’alba dei morti viventi”- riesce a trarre linfa vitale dal fumetto di Frank Miller al punto da inchiodare tutti alla poltrona con la leggendaria battaglia delle Termopoli. Siamo nella Grecia antica, in quella polis che terrorizzava l’intero Peloponneso con il suo esercito di guerrieri votati alla morte, ed in quello stretto dove si consumò una delle battaglie più cruente che la storia ricordi: Leonida, re di Sparta, nel 480 a.c. partì alla volta delle Termopili per contrastare l’avanzata dei persiani guidata da Serse; un manipolo di trecento spartani riuscì a fermare migliaia di soldati persiani in uno scontro all’ultimo sangue che costò la vita a Leonida ed ad altri valorosi guerrieri. Visivamente impeccabile, visionario, cupo e tenebroso, “300” potrebbe essere definito come l’ultima frontiera del cinema, un mix di sangue ed effetti speciali, poesia e tragedia. Girato in bluescreen -tecnica di ripresa molto complessa che consente di riprendere gli attori negli studios e di “trasportarli” su un altro sfondo- e confezionato grazie agli effetti della computer graphics, “300” racconta le drammatiche ore prima della disfatta: sangue a profusione, corpi straziati dalle lance, teste mozzate, spade e frecce che sibilano nel cielo che si tinge di nero. Si odono le urla dei feriti, il campo di battaglia si colora di rosso, Frank Miller ci mette la sua mano in questo fumettone che è un inno al patriottismo, mentre i muscoli guizzanti dei protagonisti bucano lo schermo rimandando ad un’iconografia gay fin troppo manifesta. Gerard James Butler, una sorta di Bekim Fehmiu versione Leonida, guida il suo esercito di trecento uomini ricordando la legge di Sparta; la bella ed affascinante Lena Headey, nella parte della regina Gorgo, aspetta fiduciosa il ritorno del suo uomo tra ansie e complotti di stato; Rodrigo Santoro è un improbabile Serse pieno di piercing e catene d’oro. La colonna sonora di Tyler Bates si fonde epicamente con le immagini della sanguinosa battaglia, mentre una voce fuori campo rende giustizia ad un popolo che strappava i bambini dalle braccia materne per educarli nelle accademie militari: solo i più forti avevano il privilegio di entrare nelle agoghè, gli altri restavano a morire al freddo e dati in pasto ai lupi. La dura legge di Sparta attraverso le pagine storiche, passa per quel genio visionario di Miller, prendendo forma nel film accolto tiepidamente al Festival di Berlino. Ma messaggio politico a parte, “300” è un’esperienza visiva che piacerà al grande pubblico: Snyder ha portato sullo schermo l’epica del mondo antico in un film maschio che non lesina quanto a sangue e crudeltà. Per i fan di Miller sarà una vera delizia, per i cinefili uno sguardo sul futuro della settima arte. Antonello Villani (Salerno)
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