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floyd80
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martedì 3 marzo 2015
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senza respiro
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La bravura di Snyder (un regista da tenere d'occhio) è quella di non intaccare l'atmosfera del fumetto. Un film che si guarda a occhi e a bocca aperta, un'ora e mezza filata senza respiro.
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floyd80
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martedì 3 marzo 2015
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La bravura di Snyder (un regista da tenere d'occhio) è quella di non intaccare l'atmosfera del fumetto. Un film che si guarda a occhi e a bocca aperta, un'ora e mezza filata senza respiro.
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dave san
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lunedì 2 marzo 2015
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300 vs 300: rise of empire
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In una scena dei Simpson (Bart la spia), Bart entra in banca per aprirsi un conto di risparmi. Gli impiegati sono mascherati ed espongono poster fumettari. Quando il responsabile di filiale parla con Simpson Jr, gli assicura che l’apertura di un conto sarà eccitante come un week-end con Batman. Il paradosso della scena, diventa gag. L’Alba di un Impero si potrebbe differenziare in questi termini, rispetto a 300. Quì, il manipolo di Leonida, difende la libertà dei suoi. In modo decisamente più radicale. Quindi spettacolare. Un baluardo storicamente noto per formazione dura e militare s’immola per il suo territorio. Un nucleo coeso di truppe locali.
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In una scena dei Simpson (Bart la spia), Bart entra in banca per aprirsi un conto di risparmi. Gli impiegati sono mascherati ed espongono poster fumettari. Quando il responsabile di filiale parla con Simpson Jr, gli assicura che l’apertura di un conto sarà eccitante come un week-end con Batman. Il paradosso della scena, diventa gag. L’Alba di un Impero si potrebbe differenziare in questi termini, rispetto a 300. Quì, il manipolo di Leonida, difende la libertà dei suoi. In modo decisamente più radicale. Quindi spettacolare. Un baluardo storicamente noto per formazione dura e militare s’immola per il suo territorio. Un nucleo coeso di truppe locali. Relativi cerimoniali e tattiche di guerriglia, contro schiere sterminate di invasori. La trasmigrazione dal fumetto, nelle mani del cineasta, resta espressionista e le tinte terrificanti. Figure distorte dai grandangoli, se non direttamente mostrificate. Le stesse schiere del re persiano ricordano le orde della trilogia di Peter Jackson; non si vuole ritrarre semplicemente un esercito regolare folto. La pellicola risulta manichea, ma anche vigorosa. Il sequel propone più interazione e più intrecci, oltre a un’intrigante fornicazione tra i vertici. La tecnica per ritrarre le battaglie in 300, viene riutilizzata per Maratona e per le Termopili. 300 è un’esperienza a parte, senza compromessi. Ci immerge in un mondo feroce e primitivo; un peplum cupo e fiabesco con un piccolo contingente che s’immola per la gloria. Non che si voglia indurre lo spettatore a impugnare spade e scudi, fuori dalla sala. La politica in questo film, è una questione tra Serse e Leonida. L’Alba di un impero pare comunque mettere le mani avanti. Meno imponente, meno monolitico e “invasato”. Più diluito e più serial. Non si può certo dire, ad esempio, che Game of Thrones ritragga personalità inclini allo stremo eroismo. I giochi di alleanze e le strategie, condiscono tangibilmente l’azione. Facendo un balzo negli anni 90 e azzardando. 300 potrebbe suonare come i Nirvana, L’Alba di un Impero come gli Spin Doctor; non come una boy band, effettivamente…
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d.law
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giovedì 12 febbraio 2015
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mgnifico film epico seppur portato oltre il reale
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Il cinema d'oggi ha bisogno sempre più di film storici dato che, a quanto pare, la fantasia non può essere molta data la vastità della gamma della biblioteca cinematografica.
Non conoscevo la loro storia prima del film. A scuola viene trattato poco e male l'episodio dei 300 spartani, e penso che i film storici, se fatti bene, riescano a insegnre più delle pagine dei libri. In questo caso, anche se l'hanno portato al di là del normale con nemici inesistenti, e orribili creature che nemmeno la tua mente può concepire, penso sia stata una scelta decisa per mostrare quanto forti e coraggiosi erano i 300. L'hanno concepito per far capire allo spettatore che hanno compiuto un impresa non da poco, e che appunto, rimarrà nella storia.
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Il cinema d'oggi ha bisogno sempre più di film storici dato che, a quanto pare, la fantasia non può essere molta data la vastità della gamma della biblioteca cinematografica.
Non conoscevo la loro storia prima del film. A scuola viene trattato poco e male l'episodio dei 300 spartani, e penso che i film storici, se fatti bene, riescano a insegnre più delle pagine dei libri. In questo caso, anche se l'hanno portato al di là del normale con nemici inesistenti, e orribili creature che nemmeno la tua mente può concepire, penso sia stata una scelta decisa per mostrare quanto forti e coraggiosi erano i 300. L'hanno concepito per far capire allo spettatore che hanno compiuto un impresa non da poco, e che appunto, rimarrà nella storia. Perchè "il mondo deve sapere, che pochi si sono opposti a molti, che degli uomini liberi si sono opposti a un tiranno, e prima che questa battaglia sia finita, che persino un dio-re può sanguinare". Mi è piaciuto molto perchè è un film carico di emozioni, azione, adrenalina e significati (quali la libertà e la difesa dei propri ideali). Non è pesante come i suoi fratelli del genere, non solo per la durata di 1h 45m rispetto a troy o alexander che superano abbondantemente le due ore, ma anche per come si svolge la storia, e il modo in cui in un tempo relativamente limitato abbia mostrato tutto con chiarezza e non abbia tralasciato nulla di rilevante.
Gerard Butler (Leonida) impressionante!!
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circe mine
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martedì 15 luglio 2014
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il suo successo è un offesa al cinema
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Potrei dire molte cose per sottolineare la totale stupidità di questo prodotto ma mi limito a dire che per esperienza personale tutti coloro che amano questo film non hanno la minima idea di cosa sia il cinema.
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davide chiappetta
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sabato 5 ottobre 2013
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indecente baracconata con estetica da videogioco
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Molti critici detrattori del film si sono espressi come: 'indecente baracconata con estetica da videogioco', 'cinema narcisistico', 'retorico e pomposo fino all'inverosimile', 'messa in scena di una bruttezza estrema', non posso che essere pienamente d'accordo.
Altri hanno parlato anche di infedeltà storica, ma il problema non è solo l'inverosimiglianza, perchè Tarantino nel suo 'Bastardi senza gloria' almeno ha dimostrato che è possibile trasgredire le regole storiche e accontentare pubblico e critica (cosi come facevano i registi italiani con i loro peplum o piu tardi coi macaroni-combat).
Il problema è che il film, nel seguire pedissequamente le tavolte originali del fumetto di Miller e Varley, spinge fino in fondo l'accelleratore dell'eccesso: eccesso di stilizzazione, eccesso di effetti speciali fini a se stessi, eccesso di ralenty che in confronto quelli straordinari di Peckinpah sembra che corrino a Indianapolis, eccesso di sangue, eccesso di ideologia, eccesso di manicheismo tra i belli-buoni e i mostri-cattivi e dopo un po arriva logicamente l'eccesso di nausea.
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Molti critici detrattori del film si sono espressi come: 'indecente baracconata con estetica da videogioco', 'cinema narcisistico', 'retorico e pomposo fino all'inverosimile', 'messa in scena di una bruttezza estrema', non posso che essere pienamente d'accordo.
Altri hanno parlato anche di infedeltà storica, ma il problema non è solo l'inverosimiglianza, perchè Tarantino nel suo 'Bastardi senza gloria' almeno ha dimostrato che è possibile trasgredire le regole storiche e accontentare pubblico e critica (cosi come facevano i registi italiani con i loro peplum o piu tardi coi macaroni-combat).
Il problema è che il film, nel seguire pedissequamente le tavolte originali del fumetto di Miller e Varley, spinge fino in fondo l'accelleratore dell'eccesso: eccesso di stilizzazione, eccesso di effetti speciali fini a se stessi, eccesso di ralenty che in confronto quelli straordinari di Peckinpah sembra che corrino a Indianapolis, eccesso di sangue, eccesso di ideologia, eccesso di manicheismo tra i belli-buoni e i mostri-cattivi e dopo un po arriva logicamente l'eccesso di nausea.
La scena di guerra più corale sono tanti omini digitali che buttano tanti omini digitali giù da una rupe: una cosa pietosa.
Mutilazioni in quantità ma nessuna vera violenza scorsesiana o langhiana; è tutto digitale, finto e annacquato.
L'insistenza gratuita sugli spargimenti di sangue, la celebrazione della hýbris spartana e il pressapochismo storico sono allucinanti.
In molti passaggi, si trasuda di umorismo involontario.
I personaggi, fintamente e ridicolmente muscolosi, sono sempre in pose stentoree o in atteggiamenti enfatici.
Da l'impressione di un videogioco, però privo della possibilità di giocarci (con tanto di musica metal (?) a manetta).
Serse ridicolmente nero e con gli orecchini al naso sembra fare il verso al principe della risata in 'Totò Truffa'.
Se amate molto il fumetto o i videogiochi violenti o frequentate le discoteche e vi piace stordirvi ma non sapete cosa sia il vero cinema che da vere emozioni e non vi interessa saperlo allora accomodatevi.
Una volta Karl Marx disse che la religione era l'oppio dei popoli; se fosse stato ancora in vita direbbe che ora lo sono questi film.
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loris kiris
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lunedì 23 settembre 2013
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questo / è / cinemaaaa / !!
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Cameo di bellezza estetica inaudita che si compiace spocchiosamente di sé stessa. Magniloquenza di retorica visuale, appena inquinata da qualche fronzolo di troppo (ad esempio l’ostentata bruttezza del traditore …, seppur volutamente in opposizione alla bellezza degli spartani di razza): ma 300 è un film ultramacho, e perciò vive di iperboli maledettamente esaltanti, a partire dal dato storico, che racconta come 300 folli spartani partirono verso le Termopili per impedire l’avanzata del potentissimo esercito persiano, centinaia di volte più macho e fornito del loro.
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Cameo di bellezza estetica inaudita che si compiace spocchiosamente di sé stessa. Magniloquenza di retorica visuale, appena inquinata da qualche fronzolo di troppo (ad esempio l’ostentata bruttezza del traditore …, seppur volutamente in opposizione alla bellezza degli spartani di razza): ma 300 è un film ultramacho, e perciò vive di iperboli maledettamente esaltanti, a partire dal dato storico, che racconta come 300 folli spartani partirono verso le Termopili per impedire l’avanzata del potentissimo esercito persiano, centinaia di volte più macho e fornito del loro. Non secondariamente viene l’aspetto fisico degli attori, tutti gigapezzerecci e prestanti come stalloni da riproduzione. Inutile narrare le scene di combattimento, orchestrate con grande perizia scenica, variate e molto molto innovative, in cui si assiste ad un’orgia di muscoli, sangue ed armi che si sbatacchiano in un gran tripudio: e, anche in questi casi, intervengono ampollosi effetti speciali, caso mai la sequenza non risultasse abbastanza gasata. Il tutto è inoltre corredato da frasi d’epigrafica virilità, che ti smarionettano come un Gioppino: non v’è dubbio che talune espressioni siano destinate ad entrare per sempre nella storia del cinema, soprattutto quella famosa sentenza abbaiata da Leonida: “Pazzia? Questa | è | Spartaaa!”. Di maschia intensità, infine, il faccia a faccia tra il barbuto e ormai zozzo Leonida e il glabro Xerse, tutto pomate e cremine che ti sembra appena uscito dallo studio dell’estetista. Se “il troppo storpia”, non vale per 300: qui il troppo ti fibrilla le fibre muscolari e ti esalta. Consigliato a tutti coloro che si pompano i biceps davanti alla Tv e alle signore smaniose d’osservare una specie ormai estinta di uomini purosangugni.
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viktor von doom
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lunedì 9 settembre 2013
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splendido affresco su pellicola
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ma quanto è bravo frank miller?i suoi fumettti cosi personalmente illustrati,stilosi e affascinanti sono una manna dal cielo per tutti gli amanti di questa splendida forma d'arte...300 è senz'altro uno dei suoi lavori più riusciti e trasportare fedelmente l'opera con protagonista leonida e i suoi 300 spartani non era impresa semplice,soprattutto non era semplice mantenere una qualità degna del lavoro di miller.eppure la scelta è caduta sul regista giusto.zack snyder ha fatto centro.ha saputo mantenere lo stile fumettistico dell'opera riuscendogli a infondere la giusta epicità cinematografica con effetti speciali pieni di enfasi e situazioni impregnate di una forza emotiva capace di coinvolgere e stupire.
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ma quanto è bravo frank miller?i suoi fumettti cosi personalmente illustrati,stilosi e affascinanti sono una manna dal cielo per tutti gli amanti di questa splendida forma d'arte...300 è senz'altro uno dei suoi lavori più riusciti e trasportare fedelmente l'opera con protagonista leonida e i suoi 300 spartani non era impresa semplice,soprattutto non era semplice mantenere una qualità degna del lavoro di miller.eppure la scelta è caduta sul regista giusto.zack snyder ha fatto centro.ha saputo mantenere lo stile fumettistico dell'opera riuscendogli a infondere la giusta epicità cinematografica con effetti speciali pieni di enfasi e situazioni impregnate di una forza emotiva capace di coinvolgere e stupire.i trucchi,la cromatica dei p'ersonaggi e delle ambientazioni,i costumi e le scene di battaglia sono superlativi.d'altronde miller con il suo fumetto ha dato ben più di un ispirazione.il film ne è giustamente il preciso adattamento.ogni scena chiave è praticamente espiantata dal fumetto.come già accaduto con sin city(sempre di miller)il regista non ha dovuto fare molto di più che cogliere i frutti giò maturi e servirli all'affamato spettatore.i personaggi sono ben caratterizzati e il cast più che apprezzabile.le musiche poi contribuiscono a rendere ancora di maggiore impatto ogni sequenza.300 è esaltazione allo stato puro.è arte in movimento.è "SPARTA" estremizzata nella sua affascinante e virile violenza.un film spettacolare da vedere e rivedere.un gran film...
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dario
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mercoledì 4 settembre 2013
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irritante
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Un autentico pasticcio giocato sulla fretorica più becera. Dialoghi da manicomio, sceneggiature dilettantesca, fumettismo perseguito a tutti i costi sin dalla prima inquadratura, senza un grammo di buonsenso. Gi attori si prendono sul serio, la regia è da spot pubblictario. Noioso, irritante, sconsolante.
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madmax86
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sabato 24 agosto 2013
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la storia al servizio del cinema
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Prendete un famoso prodotto di consumo, aggiungetevi qualche tocco di originalità e poi spacciatelo per un prodotto diverso. Ecco... questo è secondo me quello che hanno voluto fare Frank Miller e Zack Snyder con questo film.
“300” è una pellicola che racconta la battaglia delle Termopoli avvenuta in Grecia nel 480 a. C... ma lo fa a modo suo. Troy, Braveheart, The legion, Le crociate, Alexander sono solo alcuni esempi di come il cinema abbia attinto dalla storia per raccontarci le gesta eroiche di un uomo, di un armata, di una legione. Ma ormai il solo racconto epico ai giorni nostri non basta più.... ci vuole qualcosa di diverso o almeno qualcosa che faccia credere allo spettatore di aver visto qualcosa di diverso.
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Prendete un famoso prodotto di consumo, aggiungetevi qualche tocco di originalità e poi spacciatelo per un prodotto diverso. Ecco... questo è secondo me quello che hanno voluto fare Frank Miller e Zack Snyder con questo film.
“300” è una pellicola che racconta la battaglia delle Termopoli avvenuta in Grecia nel 480 a. C... ma lo fa a modo suo. Troy, Braveheart, The legion, Le crociate, Alexander sono solo alcuni esempi di come il cinema abbia attinto dalla storia per raccontarci le gesta eroiche di un uomo, di un armata, di una legione. Ma ormai il solo racconto epico ai giorni nostri non basta più.... ci vuole qualcosa di diverso o almeno qualcosa che faccia credere allo spettatore di aver visto qualcosa di diverso. Ed ecco l'intuizione di Miller e Snyder di trasformare una battaglia epica in una "Graphic Novel". Il risultato è un'ambientazione fumettistica con personaggi che sembrano fuoriusciti dal "Signore degli anelli" cercando di piegare la storia vera al servizio dello spettatore. Ed è proprio qui che a mio parere il film non mi convince del tutto. Questa costante forzatura tra realtà e fantasia è a mio avviso molto fuorviante.... una domanda mi ha pervaso durante la visione di tutto il film: Ma quello che vedo quanto rimane fedele alla vera battaglia delle Termopoli ? Quelle scene, quei costumi, quei personaggi (Serse alto 2 metri con una voce da film horror) rimangono fedeli alla vera battaglia o sono frutto della fervida immaginazione degli sceneggiatori ? Nei film succitati, anche se con qualche variante, tu eri sicuro di assistere ad un racconto quanto più fedele a quello che è accaduto realmente, ma in questo film il dubbio su finzione o realtà è costante e toglie al film quella curiosità storica tipica dei film di questo genere. Serse, Leonida (Gerard Butler), Efialte sono personaggi storici realmente esistiti e che hanno avuto realmente un ruolo fondamentale nella battaglia delle Termopoli ma sono sicuro che Serse non avesse quell'aspetto, come sono sicuro che Efialte non fosse il fratello del "gobbo di Notre Dame" come appare nel film e dubito fortemente che gli spartani vestissero in quel modo ma che soprattutto avessero tutti la tartaruga scolpita (da notare che è stata utilizzata una polvere nera per risaltarla). E allora perchè il film ha fatto tanto successo ?
Facile.... perchè, tralasciando questi dubbi storici e inesattezze estetiche, il film è bello e si segue molto bene. L' ambientazione fumettistica ci regala immagini spettacolari che tengono lo spettatore incollato allo schermo sempre con uno sguardo di meraviglia e poco importa se quelle scene sono tutte ritoccate al computer perchè la bellezza di una scena, di un'immagine, di un'ambientazione prescinde dal ritocco digitale. Inoltre, la storia raccontata è affascinante.... i 300 spartani che tennero testa al MILIONE di Persiani..... altro che Braveheart. Aggiungeteci alcune scene splatter e potete ben capire come questo film abbia attirato tanta gente al botteghino.
Sparta è stata una civiltà misteriosa che il cinema non aveva ancora raccontato degnamente. La leggenda dei bambini storpi o gracili uccisi dalla nascita è ben nota e in molti si saranno domandati come un popolo potesse arrivare a tanto per mantenere intatto il suo onore, la sua gloria ? Difficile giustificare ciò.... ma Sparta è Sparta e il periodo storico in cui tale civiltà è vissuta non è certo paragonabile a quello dei tempi nostri. L'unica cosa che mi ha sorpreso nel film è l'importanza che gli spartani davano alle donne. Per una civiltà che ammazzava bambini appena nati mi aspettavo una società bigama e in cui le donne erano considerate solo degli oggetti per soddisfare i propri piaceri sessuali…. Come sembra essere per i Persiani comandati da Serse. A proposito di donne…. Bellissima e bravissima è Lena Headey nel ruolo della Regina degli spartani.
In conclusione è un film da guardare ma non vi aspettate di prendere lezioni di storia da questa pellicola perchè potreste arrivare a credere che a quei tempi esistessero Giganti, Goblin, Nosferatu.... Meglio prendere il film per quello che è... Una Graphic Novel che racconta una storia che, seppur ripresa dalla realtà, è stata stravolta e rivista per lo spettatore del cinema moderno, sempre in cerca di emozioni, suspance e immagini meravigliose.
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