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simon666
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domenica 14 novembre 2010
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siamo con te leonida...........
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300
Dopo una serie di avventure sfortunate con il mondo della celluloide ormai si può dire che Frank Miller sia stato ricompensato. Tutto è iniziato com'è noto con "Sin City", che al di là di pregi e difetti ha comunque imposto un nuovo modo di rapportare l'immagine cinematografica al fumetto, secondo un metodo che potremmo definire "filologico". In parole povere la "graphic novel" (termine intraducibile e certamente più alto del nostro "fumetto", spesso dispregiativo) viene usata come storyboard e guida per la resa visiva del film, dai personaggi ai costumi, dalle scenografie alle inquadrature.
L'omonima "graphic novel" da cui è tratto il film di Zack Snyder racconta la cronaca dell'epica battaglia delle Termopili del 480 a.
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300
Dopo una serie di avventure sfortunate con il mondo della celluloide ormai si può dire che Frank Miller sia stato ricompensato. Tutto è iniziato com'è noto con "Sin City", che al di là di pregi e difetti ha comunque imposto un nuovo modo di rapportare l'immagine cinematografica al fumetto, secondo un metodo che potremmo definire "filologico". In parole povere la "graphic novel" (termine intraducibile e certamente più alto del nostro "fumetto", spesso dispregiativo) viene usata come storyboard e guida per la resa visiva del film, dai personaggi ai costumi, dalle scenografie alle inquadrature.
L'omonima "graphic novel" da cui è tratto il film di Zack Snyder racconta la cronaca dell'epica battaglia delle Termopili del 480 a.C. in cui Leonida e trecento soldati scelti della sua guardia personale fronteggiarono per tre giorni l'immenso esercito persiano del re Serse. Il loro coraggio fu d'ispirazione alle altre città greche che si unirono affrontando efficacemente la minaccia comune. Questa è la storia. Bisogna tenere a mente che "300" nella mente di Frank Miller non era una ricostruzione storica, non ricercava l'accuratezza nella rappresentazione delle forze in gioco o degli scenari geopolitici in atto. Quello che a lui interessava era analizzare come pochi uomini con la semplice forza di volontà abbiano potuto tenere in scacco il più grande esercito del mondo antico. C'è una linea di continuità fra Leonida e Marv di Sin City: entrambi nel loro sacrificio consapevole sconfiggono il potere anche e soprattutto nel momento in cui questo riesce a porre fine alle loro esistenze terrene.
Il film di Znyder rende le atmosfere dell'opera di Miller ancora più cupe e claustrofobiche, con un risultato finale che ricorda molto i momenti più cupi nella parte terza del "Signore degli anelli". In "300" ci troviamo di fronte ad una pellicola "epico-fantasy", con costumi sgargianti ed animali esotici che qui diventano quasi fantastici. La violenza è estrema, eccessiva, le scene di battaglia si susseguono in un orgia di mutilazioni e decapitazioni spettacolarizzate e coreografate. Da questo punto di vista è un'operazione trasparente: chi non è interessato se ne tenga alla larga. Il cast è all'altezza del carattere leggendario della vicenda, e se non lo è naturalmente viene reso altissimo con la CGI, come Rodrigo Santoro che diventa un torreggiante Serse alto più di due metri. La recitazione di Gerard Butler nella parte di Leonida è ispirante, ma alla lunga la sua declamazione sulla soglia dell'esaltazione finisce per appiattire leggermente il personaggio.
Semplificazioni, situazioni sopra le righe e torrenti di sangue e cadaveri sono gli ingredienti per le quasi due ore di questo spettacolo senza compromessi, ma molto accattivante. Dovete solo stabilire preventivamente se è per voi una delizia oppure un banchetto francamente indigesto.
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tony montana
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domenica 17 ottobre 2010
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adrenalinico e imperdibile
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Chi non conosce Frank Miller alzi la mano. Ma credo che 3/5 della popolazione mondiale lo conosca visto il successo dei suoi fumetti che hanno rivoluzionato nel vero senso della parola il mondo creativo dei graphic novel. Visionario creatore dei crepuscolari Sin City e Il ritorno del Cavaliere Oscuro Miller si getta a capofitto nella Storia Vera, scavando nelle profondità del passato e negli antri ignoti della leggenda, mostrandoci la sua personale visione dell’eroe non come un fuorilegge mascherato a caccia di criminali nel cuore della notte, ma come un uomo normale, imperfetto e corruttibile che lotta e muore per un ideale. La frase che Leonida pronuncia durante il primo scontro in 300: “Volete le armi? Venite a prendervele!” dice tutto, che gli spartani lotteranno fino allo stremo perché è loro dovere.
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Chi non conosce Frank Miller alzi la mano. Ma credo che 3/5 della popolazione mondiale lo conosca visto il successo dei suoi fumetti che hanno rivoluzionato nel vero senso della parola il mondo creativo dei graphic novel. Visionario creatore dei crepuscolari Sin City e Il ritorno del Cavaliere Oscuro Miller si getta a capofitto nella Storia Vera, scavando nelle profondità del passato e negli antri ignoti della leggenda, mostrandoci la sua personale visione dell’eroe non come un fuorilegge mascherato a caccia di criminali nel cuore della notte, ma come un uomo normale, imperfetto e corruttibile che lotta e muore per un ideale. La frase che Leonida pronuncia durante il primo scontro in 300: “Volete le armi? Venite a prendervele!” dice tutto, che gli spartani lotteranno fino allo stremo perché è loro dovere. Lontano mille miglia dai precedenti kolossal storici partendo dalle file di pretoriani in Il gladiatore passando fra i ranghi di Troy e incappando nelle guerre sante di Le crociate; 300 non intendeva fare una lezione di storia ( incongruenze storiche a parte ), ma una lezione d’etica: c’è sempre qualcosa per cui vale la pena di lottare se non per morire. Temi ricorrenti in 300 sono sacrificio patriottico, onore, coraggio e soprattutto amore e dovere e questo rende il film un autentico quadro romantico. Ma chi cerca invece forti emozioni dall’inizio alla fine, è accontentato perché fin dalla sequenza del logo della Warner Bros rappresentato in un metallico e cupo color bronzo, proietta subito in un passato remoto, violento e barbarico, soffermandosi poco nello sviluppo drammatico dei personaggi e partendo subito con ritmo avvincente con il prologo in cui è mostrato come nasce un vero spartano con i sanguinari riti d’iniziazione della grande civiltà guerriera. Le scene di battaglia ottimamente dirette, sono ricche di adrenalina e che tengono il pubblico incollato allo schermo, grazie anche all’utilizzo del rallentatore che da epica tensione. Nonostante sia abbastanza violento, 300 non intende essere atrocemente sanguinario limitando le sequenze splatter al minimo per concedere alla vicenda, lo sviluppo eroico dei personaggi. La scelta di mostrare i guerrieri a petto nudo con ondeggianti addominali, per me non è stata fatta a fini erotici, ma piuttosto per mostrare sudore, fatica fisica, e tensione, come per far vedere al pubblico che in quella battaglia si sudò veramente per la vittoria. Film fantasy a causa delle creature mezzo uomo e mezzo belva che si trovano nel film che stanno a simboleggiare la forza di un Impero contro l’opposizione di pochi; e anche a causa delle acrobazie degli spartani degne di Matrix, ma pervaso da un inquietante odore di tensione e sudore, che tiene con gli occhi spalancati e i muscoli tesi fino all’ultima fulminante sequenza. 300 è diverso dai soliti action-storici-fantasy, perché si può dire che sia una moneta a due facce: ci insegna valori umani antichi quanto attuali, e ci concede quasi due ore di puro intrattenimento. Un film epico che a colpi di lancia si è fatto un proprio spazio nell’Universo cinematografico. Un autentico kolossal fumettistico d’autore che sa di saga fantasy e da alcuni rimandi a Star Wars; un’esperienza indimenticabile. Se possibile, recuperate anche il fumetto da cui questo film è tratto, che è assolutamente straordinario e suggestivo dove ogni tavola sa di epica.
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the man of steel
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lunedì 27 settembre 2010
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tra i milgiori degli utlimi anni
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Veramente un film ben fatto, seppur con semplicità, e ben pensato, seppur sulla base già solida di un graphic novel...Zack Snyder con 300 si consacra come regista visionario e conferma il suo talento con l'ottimo Watchmen, raccontando la vicenda, storicamente attendibile (con tanto di battute dette dai personaggi) e meravigliosamente romanzata, dei 300 prodi guerrieri spartani che hanno resistito 3 giorni contro gli invasori persiani della grecia prima di venire trucidati per colpa di un traditore. Stupende le rappresentazioni e le caratterizzazioni delle due diverse culture, rendono il film un capolvoro del cine-fumetto, e sempre immense le recitazioni per non parlare della regia vigorosa che esprime la violenza con un tono quasi noir e mai gratuito come il bellissimo Sin City.
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taniamarina
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mercoledì 1 settembre 2010
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da guardare con occhio sociologico
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Film spettacolare, vanta forse il maggior numero di orgasmi femminili in sala. Scenicamente potente, con colori straordinari ispirati all'immortale "excalibur" e alle icone greche giunte sino a noi, racconta con taglio spiccatamente tarantiniano le vicende della battaglia delle Termopili. Si percepisce un senso ironico che non disturba e la voce fuori campo è davvero efficace. La computer grafica è usata con saggezza, muscoli digitali e un ricorrere spasmodico alle narrazioni mitologiche; il tutto accompagnato da una musica davvero bella tra classico e moderno, quasi a voler sottolineare una improbabile modernità dei valori estremi spartani. Ma questo è il punto debole della pellicola: più che mettere in risalto gli eventi mitologici della vicenda, sembra descrivere la confusione dei ruoli maschili e femminili di oggi, il desiderio nascosto (mica tanto) della donna di oggi di essere badante della famiglia e di attendere il ritorno del marito con sulle spalle il cervo appena cacciato.
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Film spettacolare, vanta forse il maggior numero di orgasmi femminili in sala. Scenicamente potente, con colori straordinari ispirati all'immortale "excalibur" e alle icone greche giunte sino a noi, racconta con taglio spiccatamente tarantiniano le vicende della battaglia delle Termopili. Si percepisce un senso ironico che non disturba e la voce fuori campo è davvero efficace. La computer grafica è usata con saggezza, muscoli digitali e un ricorrere spasmodico alle narrazioni mitologiche; il tutto accompagnato da una musica davvero bella tra classico e moderno, quasi a voler sottolineare una improbabile modernità dei valori estremi spartani. Ma questo è il punto debole della pellicola: più che mettere in risalto gli eventi mitologici della vicenda, sembra descrivere la confusione dei ruoli maschili e femminili di oggi, il desiderio nascosto (mica tanto) della donna di oggi di essere badante della famiglia e di attendere il ritorno del marito con sulle spalle il cervo appena cacciato. Ne risulta, non volendo (?), un'opera principalmente diretta (senza offesa alcuna) a donne single e gay. Film sociologicamente interessante
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spalla
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martedì 18 maggio 2010
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troppa fantasia e troppa poca storia
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Negli ultimi anni sono usciti diversi film che prendono spunto da fatti storici realmente accaduti, poi li distorcono e li ricombinano per creare una nuova storia, del tutto inventata, magari anche gradevole ma in cui della realtà storica rimane ben boco. 300 è appunto uno di questi film, assieme a "L'ultima Legione" tanto per fare un altro esempio. Queste "storie alternative" poi, possono piacere o meno, la cosa è soggettiva. Essendo io un tradizionalista comunque, preferisco i film storici più realistici e questa è la maggior ragione del mio voto bassino, che in realtà sarebbe comunque stato 2 stelle e mezza. Premesso questo, il film è sicuramente ben realizzato e per tre quarti d'ora regge abbastanza bene.
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Negli ultimi anni sono usciti diversi film che prendono spunto da fatti storici realmente accaduti, poi li distorcono e li ricombinano per creare una nuova storia, del tutto inventata, magari anche gradevole ma in cui della realtà storica rimane ben boco. 300 è appunto uno di questi film, assieme a "L'ultima Legione" tanto per fare un altro esempio. Queste "storie alternative" poi, possono piacere o meno, la cosa è soggettiva. Essendo io un tradizionalista comunque, preferisco i film storici più realistici e questa è la maggior ragione del mio voto bassino, che in realtà sarebbe comunque stato 2 stelle e mezza. Premesso questo, il film è sicuramente ben realizzato e per tre quarti d'ora regge abbastanza bene. Viene infatti potato sullo schermo bene il valore dei guerrieri antichi, disposti alla morte pur di difendere la patria. Risultano altresì convincenti gli interpreti e le ambientazioni. Poi però ad un certo punto il film scivola inesorabilmente verso il fantasy, perdendo di valore. Ma la cosa che mi ha fatto più storcere il naso è stato il fatto che molti elementi del film sono stati evidentemente copiati dalla trilogia de "Il signore degli anelli". Alcuni guerrieri deformi per esempio ricordano troppo gli orchi, ad un certo punto si intravedono gli olifanti, per non parlare poi di Efialte che sembra Gollum con la gobba. Gli effetti speciali digitalizzati del film sono poi sicuramente buoni, ma in un film storico (o similstorico) a mio parere sarebbero da evitare, o da utilizzare al massimo per riprodurre qualche ambientazione. Anche le colonne sonore non mi sembrano molto appropriate... Tirando le somme, il film è ben realizzato e gli appassionati di film epici o fantastici dovrebbero probabilmente apprezzarlo. I fan dei film storici realistici invece farebbero bene a ignorarlo. Fate un po' voi.
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postino70
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giovedì 13 maggio 2010
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stupendo
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EMOZIONANTE BELLISSIMO DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE
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paolodag
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martedì 27 aprile 2010
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auuuuuuuu!!!!!
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Onorate gli scudi Spartani!!
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balasso 75
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sabato 24 aprile 2010
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insopportabile
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Ho spento il dvd dopo 20 minuti. Il peggio del peggio del immaginabile.
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(di postino70)
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giofredo'
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venerdì 16 aprile 2010
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leonida,serse e tutta la bella compagnia
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UN plauso senza risparmio al direttore della fotografia.
Trasvoliamo per un istante l'aspetto storico e le viccende che hanno fato degli spartani un popolo guerriero.
L'aspetto maggiore di questo film, che travalica tutto il resto, e la grande idea di dare alla pellicola quell'aspetto saturo di colori anomali e fuori da ogni canone spettrale della cinematografia.
Le immaggini si percepivano carichi e pesanti e contemporaneamente lasciavano intravedere quel colore , forse con un filtro forte color seppia, forse con l'uso del digitale, in cui pur penalizzando in maniera esagerata la profondita di campo, anche quando questa era richiesta, ne' feceva intravedere una spettacolarita' di luce che in simbiosi con i protagonisti, risaltavano l'immaggine in cui la fotografia,dolonte o no, era la vera protagonista indiscussa di questo rapporto innovativo e portante.
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UN plauso senza risparmio al direttore della fotografia.
Trasvoliamo per un istante l'aspetto storico e le viccende che hanno fato degli spartani un popolo guerriero.
L'aspetto maggiore di questo film, che travalica tutto il resto, e la grande idea di dare alla pellicola quell'aspetto saturo di colori anomali e fuori da ogni canone spettrale della cinematografia.
Le immaggini si percepivano carichi e pesanti e contemporaneamente lasciavano intravedere quel colore , forse con un filtro forte color seppia, forse con l'uso del digitale, in cui pur penalizzando in maniera esagerata la profondita di campo, anche quando questa era richiesta, ne' feceva intravedere una spettacolarita' di luce che in simbiosi con i protagonisti, risaltavano l'immaggine in cui la fotografia,dolonte o no, era la vera protagonista indiscussa di questo rapporto innovativo e portante.
Questa continuita' procede per il resto del film, influenzando in maniera piuì che positiva la perfomance degli attori, e chiaramente del regista in cui non credo fosse completamente ignaro dalla tecnica " azzardata" che stava, insieme col direttore adottando(naturalmente tutto questo visto da parte dello spettattore, poiche si sa' spesso il lavoro piu' arduo e quello di post - produzione, specialmente quando si tratta di effetti particolari !).
Gli attori, comunque hanno saputo bene interpretare la direzione del regista, per cui alla lunga senza sottilizzare e trovare pretesti la dove non ci sono, mi dichiaro molto entusiasta di questo film.
Forse cio' che criticherei, e l'esagarazione di alcune comparse, magari volute per enfatizzare agli occhi del publico e di Leonida, la grandezza di Serse.
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dado1987
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lunedì 5 aprile 2010
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questa è sparta!
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300 è un opera innovativa, spettacolare nel vero senso della parola; certo non ha ricevuto nessun premio, ma è senz'altro un passo avanti nella produzione di film innovativi, spaziando tra i generi classici. Tecnicamente è fatto ottimamente, ha una buona sceneggiatura, degli attori che interpretano bene la loro parte, ed una pesante dose di epicità. Prima di vedere questo film bisogna tenere conto che prende spunto da una graphic novel e non dai fatti realmente accaduti alle Termopoli. Non c'è niente da fare, 300 è figo, l'ho visto molte volte, ed ogni volta non ha perso smalto; è già un Cult. Frank Miller sarà pure un ottimo disegnatore ma penso che anche la regia faccia la differenza: infatti Sin City, sempre di Miller, non mi è piaciuto a causa di quel cagnaccio rognoso di Rodriguez, il quale non è riuscito mai a fare un buon film, ogni cosa che tocca la trasforma in una schifo-cosa; al contrario di Snyder che ha fatto un buon lavoro con 300 ed un capolavoro superbo con Watchmen di Moore.
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300 è un opera innovativa, spettacolare nel vero senso della parola; certo non ha ricevuto nessun premio, ma è senz'altro un passo avanti nella produzione di film innovativi, spaziando tra i generi classici. Tecnicamente è fatto ottimamente, ha una buona sceneggiatura, degli attori che interpretano bene la loro parte, ed una pesante dose di epicità. Prima di vedere questo film bisogna tenere conto che prende spunto da una graphic novel e non dai fatti realmente accaduti alle Termopoli. Non c'è niente da fare, 300 è figo, l'ho visto molte volte, ed ogni volta non ha perso smalto; è già un Cult. Frank Miller sarà pure un ottimo disegnatore ma penso che anche la regia faccia la differenza: infatti Sin City, sempre di Miller, non mi è piaciuto a causa di quel cagnaccio rognoso di Rodriguez, il quale non è riuscito mai a fare un buon film, ogni cosa che tocca la trasforma in una schifo-cosa; al contrario di Snyder che ha fatto un buon lavoro con 300 ed un capolavoro superbo con Watchmen di Moore.
Forse l'unico difetto di questa pellicola è il nome del protagonista, ogni volta che lo sento penso alla signora Leonida di Leo Gullotta e scoppio a ridere.. questo mi fa abbassare la serietà di Gerald Butler nel ruolo di un re spartano con gli attributi, pronto a difendere la propria città-stato, persino di fronte all'enorme esercito persiano.. Ovviamente non si poteva fare altrimenti dato che è il nome reale del re di Sparta, però a me fa ugualmente ridere! Detto questo, non trovo altri grossi difetti.
Voto 8
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