m4ry
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giovedì 11 settembre 2008
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tim burton ft johnny depp
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Anche in questo film Burton e Johnny ci danno la prova d essere una coppia formidabile. Il film è stupendo e non sono riuscita a distrarmi 1 solo istante mentre quello fatto in precedenza dall' altro regista non avaeva sapore ed era semplicemente noioso! Poi in quello di Tim Burton c'è Johnny Depp, 1 attore versatilissimo che riesce ad interpretare qualsiasi personaggio gli venga chiesto (Per esempio: egocentroco e spiritoso in "Pirati dei Caraibi", e serio e oscuro in "La nona porta"). La scenografia è ricca e colorata, piena di fantasia e... sa d cioccolato!!!
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kobayashi
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giovedì 11 settembre 2008
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un film.. gustoso. burton stellare.
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Bello. Bellissimo. Favoleggiante. Dark. Nei film fantastici Burton si conferma il numero uno, in maniera indiscussa. Questa pellicola non smentisce l'assunto: la storia di Willy Wonka il produttore di cioccolato è bellissima. Film per bambini? Mi indigno! E' stupendo anche per gli adulti. La fabbrica di Willi Wonka sembra tanto una gigantesca casa di marzapane, accogliente, ma con un padrone "sadicheggiante" che si diverte a mettere alla prova i suoi ospiti. Cinque e dico cinque bambini, accompagnati da un genitore, ossia coloro i quali hanno trovato un ticket d'oro nelle tavolette di cioccolato del supermercato sono invitati a varcare i cancelli, che da decenni sono serrati, della suggestiva fabbrica di cioccolato della città.
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Bello. Bellissimo. Favoleggiante. Dark. Nei film fantastici Burton si conferma il numero uno, in maniera indiscussa. Questa pellicola non smentisce l'assunto: la storia di Willy Wonka il produttore di cioccolato è bellissima. Film per bambini? Mi indigno! E' stupendo anche per gli adulti. La fabbrica di Willi Wonka sembra tanto una gigantesca casa di marzapane, accogliente, ma con un padrone "sadicheggiante" che si diverte a mettere alla prova i suoi ospiti. Cinque e dico cinque bambini, accompagnati da un genitore, ossia coloro i quali hanno trovato un ticket d'oro nelle tavolette di cioccolato del supermercato sono invitati a varcare i cancelli, che da decenni sono serrati, della suggestiva fabbrica di cioccolato della città. Lo scopo di questa inaspettata riapertura? Lo si capisce alla fine dela film, anche se un occhio attento può arrivarci anche prima. Un cioccolataio ricco ricco e solo solo che può volere? (...) Depp titanico, divertente, quasi femminile nel suo costume e.. con quelle labbra viola. Imperdibili le musiche, i costumi, gli interni della fabbrica, gli Umpalumpa, degli esserni stupendi tutti con lo stesso volto, assoldati dal mastro cioccolataio in una terra desolata per sostituire i suoi operai umani, rei di spiare le sue ricette e venderle agli altri produttori. I bambini che entrano nella fabbrica vengono ad uno eliminati, fino a che non resta un vincitore, che vincerà... Gli Umpa Lumpa, ad ogni eliminazione, ci deliziano con una canzoncina creata ad hoc per l'occasione: spettacolari! La bellezza della sceneggiature è addirittura commovente, oltre che... appetente. Sono andato a vuotare il frigorifero dalla fame almeno due volte durante il film (che è finito tardissimo, è lungo) al solo vedere tutte quelle prelibatezze, cioccolato, caramello, marzapane, cascate e mari di cacao, bellezze. Quanto è bello questo film? Tantissimo. Io amo Batman, amo Big Fish e sostengo che il miglior narratore di favole, con lo stile tipico di un nonnetto abbandonato su una poltrona e con i piedi coperti con un plaid, sia Tim Burton. Non ci sono esagerazioni in questo film, solo trovate spettacolari, che però, come in tutte le favole che si rispettino, diventano artifici retorici per raccontare i grandi problemi della vita. Morte, discendenza, soldi, rapporti con la famiglia e con i propri genitori. Insomma i film di Burton educano senza rincoglionire, sono belli visivamente ed hanno una storia suggestiva, che cattura, coerente, simpatica. Questo è uno dei migliori Burton che abbia mai visto: come dice Kevin Spacey in American Beauty alla visione della ragazza semivestita sul suo soffitto, coperta da petali rossi - "S-P-E-T-T-A-C-O-L-A-R-E". Non far vedere a un bambino la fabbrica di cioccolato è un delitto, peggio di non raccontare la favola di Hansel e Gretel prima di andare a dormire. Cinque stelle su cinque.
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(di kobayashi)
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non sono la perugina
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mercoledì 10 settembre 2008
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meglio una pizza capricciosa del cioccolato
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Una famiglia di rincretiniti con le pezze al c. (in una città di rincretiniti con le pezze al c.),vive in funzione di una pasticceria diretta da un infermo di mente,passando le serate in una casa diroccata a disquisire di stronzolòtti al cioccolato e osannando il pazzoide barricato nella sua pasticceria,nonostante lo stesso faccia il bello e cattivo tempo peggio di un sàtrapo medievale.
Un'idiozia di film come se ne vedono raramente.
Alla faccia del messaggio "educativo" per bambocci.
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(di spencer)
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silviettina
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mercoledì 10 settembre 2008
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tim burton? un gigante.
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E se con "Il pianeta delle scimmie" sembrava iniziata la sua decaduta, Tim, dopo il grande exploit di "Big Fish", ripete la magia, ma stavolta in una favola, colorata, divertente, a tratti addirittura psichedelica.
I bambini non si annoiano mai, gli adulti strabuzzano incantati gli occhi davanti ad un tale susseguirsi di scene esilaranti, gag di personaggi originali e frizzanti, canzoncine che ci incitano a muovere tutto il corpo seguendo i loro ritmi sfrenati.
Davvero migliore del precedente adattamento del romanzo da parte di Mel Stuart, che sembrava più una parodia.
Gli attori sono strabilianti compresi Johnny Depp (che riesce anche questa volta ad interpretare al meglio un personaggio più che insolito), Freddy Highmore nel ruolo del piccolo Charlie, AnnaSophia Robb nel ruolo di Violetta e la sua madre-barbie interpretata da Missi Pyle.
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E se con "Il pianeta delle scimmie" sembrava iniziata la sua decaduta, Tim, dopo il grande exploit di "Big Fish", ripete la magia, ma stavolta in una favola, colorata, divertente, a tratti addirittura psichedelica.
I bambini non si annoiano mai, gli adulti strabuzzano incantati gli occhi davanti ad un tale susseguirsi di scene esilaranti, gag di personaggi originali e frizzanti, canzoncine che ci incitano a muovere tutto il corpo seguendo i loro ritmi sfrenati.
Davvero migliore del precedente adattamento del romanzo da parte di Mel Stuart, che sembrava più una parodia.
Gli attori sono strabilianti compresi Johnny Depp (che riesce anche questa volta ad interpretare al meglio un personaggio più che insolito), Freddy Highmore nel ruolo del piccolo Charlie, AnnaSophia Robb nel ruolo di Violetta e la sua madre-barbie interpretata da Missi Pyle.
Ben fatto, davvero un must-seen!
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toxic avenger
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venerdì 5 settembre 2008
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il libro è una cosa... questo film un'altra!
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Mah, che dire? Sì, regia superba (Burton non sbaglia un colpo)... Deep bravo come al solito ma... ed è un grosso ma... non ci siamo con il libro!
Premetto che sono un'antica fan di Dahl ed è per questo che critico il fatto che inventare così di sana pianta la storia di Wonka con il padre mi è sembrato eccessivo...
Non dimentichiamoci inoltre che nel libro la storia non è proprio così... finisce in modo completamente diverso! Lode alla realizzazione del film fatto in modo magistrale ma uno zero per la storia...
Che dire? A mio avviso Burton avrebbe dovuto cambiare il nome del film... perchè con "La Fabbrica di Cioccolato" non ci siamo proprio.
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skrat
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venerdì 18 luglio 2008
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favola visionaria ed indimenticabile
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Dopo “Willy Wonka e la fabbrica del cioccolato” del 1971, Tim Burton porta sugli schermi una visionaria rivisitazione del romanzo di Rolad Dahal, uno dei suoi preferiti nell’infanzia, come lo stesso regista ha confermato. Tuttavia il prodotto che ne è risultato si rivela essere molto più che un semplice film: una vera e propria esperienza onirica, un magico addentrarsi nelle profondità della nostra arcaica fanciullezza, alla disperata ricerca di quella purezza di sentimenti e di emozioni, che (ahimè) si perde inesorabilmente con l’avanzare dell’età. Burton sembra quasi voler accompagnarci per mano in questa mistica immedesimazione, creando una sognante dimensione parallela, in cui nulla è ciò che sembra, giacché ogni cosa è interpretabile unicamente attraverso l’uso dell’immaginazione, lo strumento più potente che l’essere umano possieda.
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Dopo “Willy Wonka e la fabbrica del cioccolato” del 1971, Tim Burton porta sugli schermi una visionaria rivisitazione del romanzo di Rolad Dahal, uno dei suoi preferiti nell’infanzia, come lo stesso regista ha confermato. Tuttavia il prodotto che ne è risultato si rivela essere molto più che un semplice film: una vera e propria esperienza onirica, un magico addentrarsi nelle profondità della nostra arcaica fanciullezza, alla disperata ricerca di quella purezza di sentimenti e di emozioni, che (ahimè) si perde inesorabilmente con l’avanzare dell’età. Burton sembra quasi voler accompagnarci per mano in questa mistica immedesimazione, creando una sognante dimensione parallela, in cui nulla è ciò che sembra, giacché ogni cosa è interpretabile unicamente attraverso l’uso dell’immaginazione, lo strumento più potente che l’essere umano possieda. Ed ecco, dunque, che anche oltre la scialba coltre di malinconico grigiore, che avvinghia gli esterni di una fredda fabbrica, ovvero oltre le più moderne espressioni tecnologiche, si può ritrovare, impiegando la fantasia, un contesto magico e onirico, una realtà antitetica, in cui lo squallore del raziocinio terreno è sostituito dalla sfrenata egemonia della più immaginifica creatività infantile, semplice, innocente ed incommensurabilmente spontanea. Un film, dunque, che è un concreto tradursi in realtà delle nostre più ancestrali brame infantili (si ricordi la sequenza del bagno nel fiume di cioccolato, o quella in cui i bambini assaggiano fiori, fili d’erba, funghi, alberi, poiché ogni cosa è commestibile – forse una vaga reminescenza da “Hansel e Gretel” ) e un sagace e attento, quanto piacevole addentrarsi nella nostra psiche di fanciulli. Straordinarie ed esilaranti le citazioni filmiche, da 2001:Odissea nello spazio di Kubrick, a Psyco di Hitchcock. Da enfatizzare l’incredibile lavoro attuato sulle scenografie, interamente realizzate a mano (non c’è quasi nulla di digitale!), che trascendono il puro carattere decorativo per divenire componenti fondamentali della scene, quasi attori in carne ed ossa, riuscendo nell’ardua impresa di esplicare appieno e nella maniera più funzionale possibile il complesso universo elaborato da Burton. Ottima anche l’interpretazione di Deep, il quale, sembra impossibile non crederlo, ispirandosi figurativamente a Michael Jackson (ma eliminando eccezionalmente l’aspetto morbosamente patologico dello stesso) regge e supera persino il confronto con Gene Wilder, caricando il suo personaggio di un’anormalità, che diviene dolce e grottesca al tempo stesso, producendo un forte fascino soggettivo. Burton, dal canto suo, enfatizza tutti questi aspetti con una sempre più sapiente regia, indugiando, come al solito, su una magnifica definizione psicologica dei personaggi, che sono, insieme con le scenografie, il vero motore della vicenda. Il suo estremo virtuosismo dietro la macchina da presa si esplica appieno sia nella scena iniziale (la preparazione delle tavolette di cioccolato nella fabbrica), sia nella sequenza in cui i protagonisti scivolano lungo il fiume di cioccolato sull’imbarcazione guidata dai bizzarri Oompa-Loompas, scene queste entrambe definite artisticamente dalla notevole e trascinante colonna sonora di Danny Elfman.
Un prodotto cinematografico unico e prezioso.
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max
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lunedì 7 luglio 2008
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bel film
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ma per sbattere una mucca bisogna la frusta?!?!?!?!
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ale
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sabato 28 giugno 2008
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fabbrica di cioccolat5o 4ever inclusi gli attori
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Film stupendo It's very very BRILLIANT congratulazione al regiasta!!!!!!!!
Attori favolosi,stupendi mi siete piaciuti tantissimo!!!!!!!
UNA VERA BOMBA DI FILM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:)
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ellery queen
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domenica 1 giugno 2008
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wow
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Film super-stupendo!!!Tim burton è un geniaccio,johhny è un mito nella recitazione,uno di quei pochi attori ke sn dei "veri attori" nn cm altri che recitano interpretando se stessi come carattere o come abitudini ect. questa è pura recitazione!!! è facile x quelli ke interpretano senza problemi perchè si vede subito che hanno una marcia in più!!!Johnny depp e freddie highmore sn semplicemente fantastici e hanno talento.
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