Ricordati di me |
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Un film di Gabriele Muccino.
Con Fabrizio Bentivoglio, Laura Morante, Monica Bellucci, Nicoletta Romanoff, Silvio Muccino.
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Drammatico,
durata 120 min.
- Italia 2003.
MYMONETRO
Ricordati di me
valutazione media:
3,07
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Triste consacrazione della TVdi giovanni ciampagliaFeedback: 0 |
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Una voce fuori campo prepara il tappeto sul quale il film scivolerà, presentandomi il quadro di una famiglia italiana, con una vita da famiglia italiana. Si entra in fretta nella vita di questa famiglia. Impossibile non 'sentire' nella storia una mano invisibile (quella del regista) che mi vuole accompaganre da qualche parte, mostrandomi e spiegandomi un certo paesaggio umano: ci riesce molto bene. Famiglia medio borghese, madre passionale e accentratrice (Laura Morante), figli cresciuti a nutella e televisione, padre insoddisfatto. Muccino riesce benissimo a portare a galla la centralità della TV e del fatato mondo dello spettacolo per queste vite. La figlia vuole a tutti i costi diventare una 'ina' (letter-ina, sched-ina ecc.), la madre vuole dare un significato alla propria vita riprendendo una carriera teatrale interrotta in nome della famiglia. Il padre (bravissimo Fabrizio Bentivoglio), ritrova l'amore perduto della gioventù e medita di mollare il falso mondo nel quale aveva voluto credere di essere felice, lasciando il lavoro e la famiglia. Sullo sfondo, una acida fotografia del mondo dello spettacolo: eloquente l'immagine della figlia che fa l'amore con 'uno dello spettacolo' e contemporaneamente si guarda allo specchio soddisfatta del passo veloce con cui sta raggiungendo la 'sua' vetta. In maniera sorprendente, la lettura di Muccino si fa cruda: l'immagine della famiglia intera davanti alla TV a festeggiare la fliglia, finalmente divenuta 'ina' finisce per consacrare la vittoria del modello di vita che la TV oggi offre. Spesso i personaggi sottolineano la propria volontà di dimostrare il proprio 'valore' avendo come riferimento 'l'apparire', l'essere dentro alla TV, al mondo dello spettacolo. Una storia che scorre veloce; ottimo il ritmo, le sequenze, l'uso della telecamera. E anche una storia troppo strillata, isterica. Personalmente non sono mai entrato nel film, non mi ha rapito. Comunque efficace nella su crudezza, perché tristemente vicino alla realtà. Certamente merita di essere visto. Bravissimo Fabrizio Bentivoglio e Laura Morante, non male la Bellucci.
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