Anno | 2000 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Ricky Tognazzi |
Attori | Gabriel Byrne, Hans Matheson, Mélanie Thierry, Ricky Tognazzi, Mattia Sbragia Andy Luotto, Domiziana Giordano, Andrea Prodan, Peter Vaughan, Nia Roberts, Rachel Shelley, Gregory Harrison, Adriano Pappalardo. |
MYmonetro | 2,45 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Tratto da un romanzo del sopravvalutato Maurensig, il film non è stato apprezzato e su questo il regista ha innescato una polemica. Ma non è difendibi... Ha vinto 2 Nastri d'Argento,
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CONSIGLIATO NÌ
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Tratto da un romanzo del sopravvalutato Maurensig, il film non è stato apprezzato e su questo il regista ha innescato una polemica. Ma non è difendibile. Si parla di nazismo, olocausto e primavera di Praga. Ma la tematica non salva il prodotto.
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Come si può dedurre dalle stelline x me questo è un film che può essere definito capolavoro con pochi altri.. è un film che riesce a fondere assieme la tragedia della shoa con una storia d'amore simil-impossibile.. ma dalla quale alla fine nasce una bambina.. credo che di film che regalino una tale sensazione ce ne siano ben pochi.. io personalmente sono un'amante della musica.
Semplicemente Meraviglioso è una poesia d'amore e musica, girato da Ricky Tognazzi in maniera ottimale, bellissima storia d'amore se pur vissuta nei difficili anni del Nazismo...girato con grande semplicità e purezza, tratto bene dall'omonimo Romanzo di Paolo Maurensig,Questo è l'esempio lampante del bel cinema d'autore Italiano.
E' vero che i critici esprimono spesso delle opinioni sui film cestinandoli come carta straccia. Come in questo caso, per un film che avrebbe meritato l'oscar o almeno il Davide di Donatello alla regia e al miglior film, mentre invece l'ha ricevuto soltanto per la musica, che è splendida. La storia si dipana tra l'amore appassionato tra Jeno e la pianista Sophie, la loro [...] Vai alla recensione »
RickyTognazzi meriterbbe un'altra ribalta. Canone Inverso é un bel film ma in Italia non ha incontrato il favore dei critici e del pubblico...peccato!
Semplicemente Meraviglioso è una poesia d'amore e musica, girato da Ricky Tognazzi in maniera ottimale, bellissima storia d'amore se pur vissuta nei difficili anni del Nazismo...girato con grande semplicità e purezza, tratto bene dall'omonimo Romanzo di Paolo Maurensig,Questo è l'esempio lampante del bel cinema d'autore Italiano.
grande film, per intensità, dialoghi, emozioni senza mai trascendere nel senso dello scontato, per il solo fatto di aver toccato una tematica storica scottante, oggetto di fiumi di letteratura e cinematografia. Concordo con coloro che l'hanno trovato incredibilmente sottovalutato, per il solo fatto di non aver ricevuto il "placet" della solita platea e critica di "palazzo&qu [...] Vai alla recensione »
Ragazzi io nn volevo scrivere nulla sul film vi dico GUARDATELO volevo solo dire che non ho la più pallida idea di chi sia Farinotti (quello che ha fatto la recensione) ma in compenso ho letto tutti i libri di maurensig che mi sono capitati in mano e definire un autore molto bravo cm sopravvalutato denota quale sia il gusto artistico del recensore
Ho visto questo film per caso, nonostante i personali pregiudizi nei confronti della produzione filmica del nostro paese per quanto riguarda gli ultimi anni. Una delle storie d'amore più belle, sentitamente recitate e presentate che abbia mai visto su schermo, con una regia, fotografia, sceneggiatura, colonna sonora che non muovono un singolo passo falso.
a me è proprio piaciuto. colonna sonora in completa sintonia.
Mossa da un amico ad ascoltare la musica di Canone Inverso, mi sono ulteriormente incuriosita dal fatto che la critica abbia riservato a questo film una sola stelletta, e abbia liquidato la recensione in due righe e mezzo, mentre per la gran parte del pubblico il parere è a dir poco esaltante. Qualcosa non mi convinceva! Mi sono procurata il DVD nonostante avessi delle riserve sul regista, e dopo [...] Vai alla recensione »
Il film è un po’ diverso dal libro e li ho trovati entrambi dei capolavori. La storia, la musica, gli attori, la fotografia.. pura Arte! Un film completo, intenso, travolgente e perfetto: ogni nota mi è sembrata suonata al punto giusto per farmi volare ben oltre alle mie aspettative.
intenso, storia avvincente anche se triste per il periodo storico e gli avvenimenti storici e del film. Attori strepitosi, trama intrigante e intelligente, belle riprese e ambientazioni, entusiasmo giovanile e finalmente bella musica, sia ascoltata sia perché buona parte tratta della vita di musicisti. Insomma da consigliare!!!
Film bello, ma da perfezionare: 1) Pappalardo non ha cantato, e quindi non si capisce bene il suo ruolo nel film. 2) Due flashback nel passato sono un po' troppi. Perchè noi, che siamo spettatori medi, non siamo abituati a queste complessità. 3) Ill finale andrebbe rivisto. Per favore, rivedetelo. Detto questo, il film riesce a conivolgere, perchè abbiamo ordinato 3 pizze a domicilio e quindi abbiamo [...] Vai alla recensione »
Continuo a non capire o capire poco. Quando si parla di film e libri spesso la critica distrugge il film non aderente o solo in parte aderente al libro. Come se il film dovesse per forza ripetere ogni parola. Anche C'era una vlta in america è tratto da un libro ma completamente differente; anche Kubrick per Shining non ha seguito il testo letterario.
il cinema italiano ha prodotto molti capolavori. Canone Inverso non fa parte di questa categoria. Non è cinema questo, al massimo fiction da prima serata di rai 1, e fiction nemmeno troppo elogiabile. Melenso fino ad essere stucchevole, e trama improbabile.
sceneggiatura improbabile basata su un romanzo mediocre, il film è un'accozzaglia di temi logori (la passione senza limiti, l'amore contrastato, la musica come esperienza divina) e di facile impatto emotivo (l'agnizione tra fratelli separati, i soliti nazisti) che Tognazzi sa rendere ancora più strappalacrime. Il tutto condito da una fotografia patinatissima e [...] Vai alla recensione »
Musica, amore, padri e figli. Praga nella breve primavera politica del 1968 e nell'occupazione nazista, un violino prezioso dal manico intagliato, una pianista ebrea piccola bionda ed elegante, due ragazzi violinisti amici-fratelli. Svastiche, conservatorio, misteri, vestiti e automobili d'epoca, castelli, irruzioni naziste in teatro, ebrei perseguitati, racconti che s'intrecciano.
Cos'è che differenzia un film europeo da un film nazional-italiano? Forse le tematiche non strettamente "locali", insieme a un contesto storico più macro che micro. Ma è anche vero che questo "essere europei" sembrerebbe richiedere un linguaggio cinematografico globalizzato, cioè simil-americano. E allora? Lasciamo stare le etichette, e parliamo del film.
Titolo sofisticato,Canone inverso (definisce una partitura musicale a due voci in cui la seconda esegue a ritroso le note della prima): sarà per questo che Ricky Tognazzi ha aggiunto un Making Love che si intona al manifesto ritraente due giovani corpi nudi stretti nell'amore. Girato in inglese tra Praga e Marienbad, con attori francesi, anglosassoni, italiani e ceki,Canone inverso appartiene un po' [...] Vai alla recensione »
Cambiano l'epoca e l'ambientazione ma Ricky Tognazzi, dopo film come Ultrà e La scorta, rimane fedele al suo cinema attento ai temi sociali: inCanone inverso si parla di nazismo, Olocausto, primavera di Praga, anche se la Storia, in questo caso, lascia il ruolo principale a vicende più private di amore, amicizia e paternità. Tognazzi ha fatto uno sforzo encomiabile per girare un film che possa varcare [...] Vai alla recensione »
Se è vero che anche i titoli hanno un loro ruolo, questo più che una calamita sembra un respingente. Guai a fidarsi invece della prima impressione:Canone inverso non ha nulla a che fare né con l'abbonamento Rai né con l'equo affitto, pur restando un biglietto da visita poco comprensibile. Forse non tutti sanno, anzi non lo sa nessuno ad eccezione dei topi di conservatorio, che si chiama così una partitura [...] Vai alla recensione »
Quando la volontà distrugge le buone intenzioni. Così preso dal bisogno di appassionare lo spettatore, questo quarto lungometraggio di Ricky Tognazzi finisce per chiudersi in se stesso e annoiare: esaspera la storia d'amore tra un violinista povero e una pianista celebre nell'est d'Europa vessato dal nazismo; vagheggia un'intensità musicale che non è in grado di raccontare (ma è difficile al cinema [...] Vai alla recensione »
Il cinema europeo, quando decide di essere "europeo" e quindi di proporre temi "di peso" (e di costumi, coproduzioni e partecipazioni internazionali), ama molto la cultura mitteleuropea, le storie che attraversano generazioni, Grandi Eventi Tragici, meglio se con un risvolto Artistico. È nato così questo immaginario da "presepe Adelphi" che viaggia tra Praga, Vienna, Budapest, l'occupazione nazista [...] Vai alla recensione »