evildead
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martedì 9 dicembre 2014
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scopare
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"scopare" e' l'ultima parola ,pronunciata dalla Kidman,che ascoltiamo ,prima che partano i titoli di coda a ritmo di valzer; e di scopare ,appunto ,cioe' di sesso ,si parla tanto ,ma si mostra pooco. Certo,abbiamo il Kubrick delle luci morbide ,dei carrelli fluidi ,della splendida fotografia,insomma la grande tecnica ma tutto il resto non convince troppo,non si capisce done si vada a parare...critica sociale all'alta borghesia? crisi di coppia agiata? pseudo thriller con finale consolatorio (tutta una finta)? insomma il film gira a vuoto per parecchio ,poi ,tra maschere ,mantelli e donne nude acquista per un po' vigore(certo la parte piu' riuscita del film ,tutta kubrickiana),per poi tornare sul sonnacchioso ,prolisso binario di belle luci ,carrellate flou,pianti e chiacchiere.
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"scopare" e' l'ultima parola ,pronunciata dalla Kidman,che ascoltiamo ,prima che partano i titoli di coda a ritmo di valzer; e di scopare ,appunto ,cioe' di sesso ,si parla tanto ,ma si mostra pooco. Certo,abbiamo il Kubrick delle luci morbide ,dei carrelli fluidi ,della splendida fotografia,insomma la grande tecnica ma tutto il resto non convince troppo,non si capisce done si vada a parare...critica sociale all'alta borghesia? crisi di coppia agiata? pseudo thriller con finale consolatorio (tutta una finta)? insomma il film gira a vuoto per parecchio ,poi ,tra maschere ,mantelli e donne nude acquista per un po' vigore(certo la parte piu' riuscita del film ,tutta kubrickiana),per poi tornare sul sonnacchioso ,prolisso binario di belle luci ,carrellate flou,pianti e chiacchiere... tutto cio' che rimane ,alla fine ,e' la sensazione di non avere compreso il senso del film ,ma forse non c'e' altro da capire ,ed allora basti il ricordo della splendida fotografia e degli splendidi nudi femminili di cui il film e' costellato...R.I.P.,Stanley...
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neopolo marte miniel
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lunedì 1 dicembre 2014
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i demoni nascosti
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Il film è una lussuosa galleria kubrickiana, dal noir alle atmosfere ultraterrene alle simbologie allegoriche e ai flash subliminali, dal sarcasmo corrosivo all'ironia paradossale e all'umorismo sardonico. L'immagine è come densa di vernice, con colori molto saturi, accesi, intensi e profondi. La sceneggiatura è costruita a specchio: il protagonista nella seconda parte del film si ritrova nelle stesse situazioni della prima rovesciate. Kubrick riteneva che nell'arte l'ambiguità sia la forma più vera e perfetta di espressione, che possa significare molte cose, ciascuna delle quali potrebbe essere vera, e che allo stesso tempo faccia arrivare al pubblico, tramite le loro emozioni, verso dove vuoi condurlo.
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Il film è una lussuosa galleria kubrickiana, dal noir alle atmosfere ultraterrene alle simbologie allegoriche e ai flash subliminali, dal sarcasmo corrosivo all'ironia paradossale e all'umorismo sardonico. L'immagine è come densa di vernice, con colori molto saturi, accesi, intensi e profondi. La sceneggiatura è costruita a specchio: il protagonista nella seconda parte del film si ritrova nelle stesse situazioni della prima rovesciate. Kubrick riteneva che nell'arte l'ambiguità sia la forma più vera e perfetta di espressione, che possa significare molte cose, ciascuna delle quali potrebbe essere vera, e che allo stesso tempo faccia arrivare al pubblico, tramite le loro emozioni, verso dove vuoi condurlo. La spiegazione finale di Ziegler lascia Bill e lo spettatore, grazie anche alla sottile e sofisticata interpretazione di Sidney Pollack, con un senso di profonda, assoluta ambiguit; nel suo discorso compaiono i termini “fake”, “charade” e “fright”, che citano tre film molto amati da Kubrick: "F for fake" di Orson Welles, "Stage Fright" di Hitchcock e "Charade" di Stanley Donen, tutti sul rapporto tra apparenze e verità. Tutta l'opera di Kubrick mostra la vita come un susseguirsi di rappresentazioni. La sequenza del castello di Somerton è di altissimo pregio figurativo; essa allude ai diversi momenti della storia dell'arte, ricapitola straordinariamente diversi stili pittorici. Kubrick pensò molto alla musica per questa scena; inizialmente voleva usare una musica veneziana pre-barocca, poi prese in considerazione Wagner, infine decise di farsi scrivere la musica su misura. Masked Ball di Jocelyn Pook gli ispirò parte del modo di girare e montare la scena, una sequenza senza tempo, stilizzata come un balletto. Il carrello semicircolare ripetuto tre volte sembra rimandare all'amato Ophuls (che trasse "La ronde" da "Girotondo" di Schnitzler). Il castello è il negativo della parte precedente e seguente del film dove i personaggi spersonalizzati sprofondano in una realtà primordiale e inconscia, primitiva, istintiva, come pietrificata nel rito.
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luigi chierico
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domenica 30 novembre 2014
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tutto da vedere
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Stanley Kubrick, regista di “Lolita” e di “Arancia meccanica”,prima di morire nel 1999 dirige questo suo ultimo film,celebra tra finzione ed immaginazione la reale separazione della coppia di questo film separatasi 2 anni dopo. Presagio o anticipazione?
L’affascinante Nicole Kidman, ricca di una bellezza esplosiva,di un fisico dotato di un notevole sex appeal,è nelle vita,come in questo film,moglie dell’ aitante attore Tom Cruise,tanto apprezzato soprattutto dal mondo femminile,come si vedrà anche in questa vicenda. Sarà forse per questo che li vedremo spesso nella loro camera da letto,vestirsi e svestirsi dei loro dei pochi abiti per rimanere nudi. Si spoglieranno dei loro più reconditi repressi desideri di una coppia moderna,si getteranno addosso dubbi e verità,fedeltà ed inganni come fossero vestiti sporchi da gettare via e da non più indossare.
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Stanley Kubrick, regista di “Lolita” e di “Arancia meccanica”,prima di morire nel 1999 dirige questo suo ultimo film,celebra tra finzione ed immaginazione la reale separazione della coppia di questo film separatasi 2 anni dopo. Presagio o anticipazione?
L’affascinante Nicole Kidman, ricca di una bellezza esplosiva,di un fisico dotato di un notevole sex appeal,è nelle vita,come in questo film,moglie dell’ aitante attore Tom Cruise,tanto apprezzato soprattutto dal mondo femminile,come si vedrà anche in questa vicenda. Sarà forse per questo che li vedremo spesso nella loro camera da letto,vestirsi e svestirsi dei loro dei pochi abiti per rimanere nudi. Si spoglieranno dei loro più reconditi repressi desideri di una coppia moderna,si getteranno addosso dubbi e verità,fedeltà ed inganni come fossero vestiti sporchi da gettare via e da non più indossare. Le rivelazioni che servono come liberazione delle loro coscienze,aprono le porte alla separazione, se non fisica,a quella interiore. Continuare a stare nello stesso letto,due corpi in pigiama e vestaglia seminudi ma lontani mentalmente l’uno dall’altro. Si finisce col pensare a quel che ha fatto,o solo anche a quello che avrebbe voluto fare l’altro,così cala il sipario sull’amore come in questo film spregiudicato ma coraggioso,tanto vero quanto sfrontato. A renderlo particolarmente bello è proprio Nicole Kidman, nei pochi panni di Alice Harford, e Tom Cruise in quelli moralmente indegni del dott. Bill Harford. Nicole, con due belle lunghe gambe, è proprio in gamba, e se mostra il fondo schiena perché pensare che non sia il suo? se tante lo mostrano proprio in questo “Eyes Wide Shut”? La fantasia erotica si unisce ad una realtà allucinante e poco importa una serie di giustificazioni e motivazione dinanzi alla morte e all’uso della droga. Noi assistiamo nel film a quel che vediamo e non credo proprio che conti il sapere perché lo vediamo. Una violenza ,come un tradimento, restano quel appaiono ai nostri occhi. La spettacolarità del film è data da diverse molte immagini, da una fastosa festa in cui il ballo è provocazione, allusione, a quella di una misteriosa villa, ma non troppo per quante persone la frequentano, in cui si svolge di tutto,il cambio di coppia è un gioco da educande. Le messe nere sono un pretesto per dare libero sfogo ai propri impulsi sessuali d’ogni genere, si rischia la morte e si muore se necessario. Il segreto va portato nella tomba, come suol dirsi. Ma non è necessario andare in un locale e pronunciare la parola segreta “Fidelio” per fare quel che si può fare con la figlia di un ricco cliente appena dopo della sua morte, ovvero in un negozio di costumi da maschera, domino o non domino, vi domina il malcostume e la prostituzione giovanile.
Non è un film costruttivo ma c’è la Kidman e Tom,lo spettacolo, la novità,il peccato,la lussuria,i ”Sogni proibiti”,non quelli di Virginia Mayo, ma di una voluttuosa Alice, altro che “Alice nel paese delle meraviglie”. C’è da chiedersi se un tradimento costituito da una.. toccata e fuga… sia più grave di uno accarezzato per lungo tempo ma mai consumato, vissuto ad occhi aperti, talora anche tra le braccia di chi ci sta accanto. Stanley Kubrick non ci dà una risposta, ci lascia vivere questo angoscioso dilemma attraverso i due suoi protagonisti.chibar22@libero.it
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luigi chierico
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domenica 30 novembre 2014
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tutto da vedere
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Stanley Kubrick, regista di “Lolita” e di “Arancia meccanica”,prima di morire nel 1999 dirige questo suo ultimo film,celebra tra finzione ed immaginazione la reale separazione della coppia di questo film separatasi 2 anni dopo. Presagio o anticipazione?
L’affascinante Nicole Kidman, ricca di una bellezza esplosiva,di un fisico dotato di un notevole sex appeal,è nelle vita,come in questo film,moglie dell’ aitante attore Tom Cruise,tanto apprezzato soprattutto dal mondo femminile,come si vedrà anche in questa vicenda. Sarà forse per questo che li vedremo spesso nella loro camera da letto,vestirsi e svestirsi dei loro dei pochi abiti per rimanere nudi. Si spoglieranno dei loro più reconditi repressi desideri di una coppia moderna,si getteranno addosso dubbi e verità,fedeltà ed inganni come fossero vestiti sporchi da gettare via e da non più indossare.
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Stanley Kubrick, regista di “Lolita” e di “Arancia meccanica”,prima di morire nel 1999 dirige questo suo ultimo film,celebra tra finzione ed immaginazione la reale separazione della coppia di questo film separatasi 2 anni dopo. Presagio o anticipazione?
L’affascinante Nicole Kidman, ricca di una bellezza esplosiva,di un fisico dotato di un notevole sex appeal,è nelle vita,come in questo film,moglie dell’ aitante attore Tom Cruise,tanto apprezzato soprattutto dal mondo femminile,come si vedrà anche in questa vicenda. Sarà forse per questo che li vedremo spesso nella loro camera da letto,vestirsi e svestirsi dei loro dei pochi abiti per rimanere nudi. Si spoglieranno dei loro più reconditi repressi desideri di una coppia moderna,si getteranno addosso dubbi e verità,fedeltà ed inganni come fossero vestiti sporchi da gettare via e da non più indossare. Le rivelazioni che servono come liberazione delle loro coscienze,aprono le porte alla separazione, se non fisica,a quella interiore. Continuare a stare nello stesso letto,due corpi in pigiama e vestaglia seminudi ma lontani mentalmente l’uno dall’altro. Si finisce col pensare a quel che ha fatto,o solo anche a quello che avrebbe voluto fare l’altro,così cala il sipario sull’amore come in questo film spregiudicato ma coraggioso,tanto vero quanto sfrontato. A renderlo particolarmente bello è proprio Nicole Kidman, nei pochi panni di Alice Harford, e Tom Cruise in quelli moralmente indegni del dott. Bill Harford. Nicole, con due belle lunghe gambe, è proprio in gamba, e se mostra il fondo schiena perché pensare che non sia il suo? se tante lo mostrano proprio in questo “Eyes Wide Shut”? La fantasia erotica si unisce ad una realtà allucinante e poco importa una serie di giustificazioni e motivazione dinanzi alla morte e all’uso della droga. Noi assistiamo nel film a quel che vediamo e non credo proprio che conti il sapere perché lo vediamo. Una violenza ,come un tradimento, restano quel appaiono ai nostri occhi. La spettacolarità del film è data da diverse molte immagini, da una fastosa festa in cui il ballo è provocazione, allusione, a quella di una misteriosa villa, ma non troppo per quante persone la frequentano, in cui si svolge di tutto,il cambio di coppia è un gioco da educande. Le messe nere sono un pretesto per dare libero sfogo ai propri impulsi sessuali d’ogni genere, si rischia la morte e si muore se necessario. Il segreto va portato nella tomba, come suol dirsi. Ma non è necessario andare in un locale e pronunciare la parola segreta “Fidelio” per fare quel che si può fare con la figlia di un ricco cliente appena dopo della sua morte, ovvero in un negozio di costumi da maschera, domino o non domino, vi domina il malcostume e la prostituzione giovanile.
Non è un film costruttivo ma c’è la Kidman e Tom,lo spettacolo, la novità,il peccato,la lussuria,i ”Sogni proibiti”,non quelli di Virginia Mayo, ma di una voluttuosa Alice, altro che “Alice nel paese delle meraviglie”. C’è da chiedersi se un tradimento costituito da una.. toccata e fuga… sia più grave di uno accarezzato per lungo tempo ma mai consumato, vissuto ad occhi aperti, talora anche tra le braccia di chi ci sta accanto. Stanley Kubrick non ci dà una risposta, ci lascia vivere questo angoscioso dilemma attraverso i due suoi protagonisti.chibar22@libero.it
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dario
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giovedì 27 novembre 2014
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prolisso
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Le scene sono lunghe e noiose. Non vengono salvate dalla bellissima fotografia (l'unica cosa valida del film). Tema, il sesso, neanche sfiorato. Una roba patinata con qualche conato morboso. Attori del tutto inadatta, specie Cruise. La peggior regia di Kubrick, ovvero la scoperta delle sue carte: una gran messinscena e poca sostanza. Mancano le idee, non c'è quello spessore intellettuale tanto sbandierato. Non c'è analisi e non c'è capacità relativa. Ridicola la scena del pianto in tandem. Inutile lo scorrazzare notturno del protagonista. Ritmo blando, storia (storiella) alla ricerca di un riferimento. Ragazze stupende. Troppo poco per un film accettabile.
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paolopacitti67
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lunedì 3 novembre 2014
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la parola d'ordine per il cinema di kubrick
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Vecchio progetto kubrickiano finalmente realizzato, come sempre indipendentemente dalle mode cinematografiche e sublime riepologo e ponte verso il futuro delle possibilità espressive del cinema. Il film è coraggiosamente anacronistico: potrebbe benissimo essere pensato prima della rivoluzione sessuale, anche se il genio e la lucidità di Kubrick rivelano quanto in un secolo – e più di un secolo – in fondo poco sia cambiato; come in 2001 nel confronto tra le scimmie e gli uomini, non necessariamente sempre favorevolmente a questi ultimi. Riguardo alle reazioni che ha suscitato, si può ricordare le affermazioni dell'autore circa la dose di verità dei suoi film “che di certo turberà qualcuno”. Una vera e propria galleria di stili figurativi, con la trasfiguazione dei valori psicologici in figurativi; la implacabile, scultorea rispondenza della forma con l'idea, ma anche l'ironia sardonica; la visione algida e un po' plumbea del genio kubrickiano sono alcuni dei pregi maggiori del film.
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Vecchio progetto kubrickiano finalmente realizzato, come sempre indipendentemente dalle mode cinematografiche e sublime riepologo e ponte verso il futuro delle possibilità espressive del cinema. Il film è coraggiosamente anacronistico: potrebbe benissimo essere pensato prima della rivoluzione sessuale, anche se il genio e la lucidità di Kubrick rivelano quanto in un secolo – e più di un secolo – in fondo poco sia cambiato; come in 2001 nel confronto tra le scimmie e gli uomini, non necessariamente sempre favorevolmente a questi ultimi. Riguardo alle reazioni che ha suscitato, si può ricordare le affermazioni dell'autore circa la dose di verità dei suoi film “che di certo turberà qualcuno”. Una vera e propria galleria di stili figurativi, con la trasfiguazione dei valori psicologici in figurativi; la implacabile, scultorea rispondenza della forma con l'idea, ma anche l'ironia sardonica; la visione algida e un po' plumbea del genio kubrickiano sono alcuni dei pregi maggiori del film. Inutile parlare della densità, dello spessore filosofico: ognuno vi vede una conferma di ciò che crede (satanismo compreso), o della visione che attribuisce a Kubrick riguardo la sua opera. Come gli altri suoi film, specialmente da Lolita in poi, il regista esaurisce le potenzialità della storia – nelle intenzioni dichiarate dall'autore l'analisi di un matrimonio felice con i protagonisti a confronto con gli impulsi dellaloro vita interiore - fino a comprendervi, secondo un procedimento centripeto, il mondo.
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jeff lebowsky
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martedì 24 giugno 2014
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la ciliegina sulla torta di kubrik
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Stanley Kubrik chiude la sua carriera con un film magistrale, diretto impeccabilmente, come al solito, e con la sua solita minuziosa cura dei particolari che rende ogni suo film un modello di riferimento per chi vuole fare cinema. Eyes Wide Shut è probabilmente il film più ambizioso di Kubrik che mette in scena la noia del rapporto matrimoniale borghese e fa risaltare la debolezza umana dell'uomo in generale quando si trova davanti alla carnalità e all'erotismo. Nel film questa debolezza viene percepita in maniera diversa dall'uomo rispetto alla donna. Come emerge dalla trama il maschio (marito) ha bisogno di esperienze materiali per rendersi conto di quanto sia debole e quanto possa spingersi oltre, per abbandonare la routine quotidiana.
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Stanley Kubrik chiude la sua carriera con un film magistrale, diretto impeccabilmente, come al solito, e con la sua solita minuziosa cura dei particolari che rende ogni suo film un modello di riferimento per chi vuole fare cinema. Eyes Wide Shut è probabilmente il film più ambizioso di Kubrik che mette in scena la noia del rapporto matrimoniale borghese e fa risaltare la debolezza umana dell'uomo in generale quando si trova davanti alla carnalità e all'erotismo. Nel film questa debolezza viene percepita in maniera diversa dall'uomo rispetto alla donna. Come emerge dalla trama il maschio (marito) ha bisogno di esperienze materiali per rendersi conto di quanto sia debole e quanto possa spingersi oltre, per abbandonare la routine quotidiana. Al contrario alla donna (moglie) bastano i propri pensieri e i propri sogni per percepire la propria fragilità. Il film è un fotografia della psicologia (distorta) dell'uomo e della donna che attraverso molteplici esperienze materiali e non, conclude con un riavvicinamemto tra i due coniugi e il desiderio di ricominciare tutto con una "scopata". In conclusione un film da vedere e rivedere, perfetto sotto il punto di vista stilistico, con un elogio particolare alla inquietante quanto stupenda colonna sonora, e molto interessante sotto il punto di vista del contenuto.
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contrammiraglio
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martedì 29 aprile 2014
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unica scusante: non l'ha potuto finire lui
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L'unico dubbio che uno può avere vedendo questo (brutto) film è: ma se Stanley avesse finito il montaggio, sarebbe stato passabile?
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tatiana micaela truffa
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mercoledì 19 febbraio 2014
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perversione ridondante tristezza
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Una coppia dell'alta borghesia, formata dal medico William Harford (Tom Cruise) e dalla moglie Alice (Nicole Kidman) fra bella vita e dimore lussuose, si perde fino a ritrovarsi fra perersi giochi di erotismo, mentali e reali.
Il flm comincia trasmettendo inquietudine, ma man mano che procede lascia spazio principalmente ad elucubrazioni mentali sul nulla; personalmente mi ha lasciato un ricordo di perversione ridondante tristezza, cme se Kubrik avsse voluto strafare, carcando la mano su una morbosità che avrebbe trovato il suo perché qualora ritagliata all'iterno di una realtà più verosimile.
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baffo1
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mercoledì 15 gennaio 2014
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eros&logos, kubrick artista a 360 gradi
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La maschera, la perdita di valori apparenti, l'eterno velo di mistero che copre i nostri più profondi desideri nascosti; Kubrick scolpisce con minuziosa attenzione una, a mio parere, mastodontica opera. Grandioso il tema della maschera, il set apre il sipario al Teatro dell'Assurdo; i personaggi si sfiorano, si toccano e poi si respingono rincorrendo le loro anime brave perse nello spazio e nel tempo di un mondo che non ha certezze. Ho notato come sia ciclico il codice espresso nel film, la "dea"Kidman che abbraccia Cruise nell'ultima scena del film e gli propone del Sesso indica in effetti lo "status quo" nel quale i personaggi (cioè l'umanità) si trovano.
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La maschera, la perdita di valori apparenti, l'eterno velo di mistero che copre i nostri più profondi desideri nascosti; Kubrick scolpisce con minuziosa attenzione una, a mio parere, mastodontica opera. Grandioso il tema della maschera, il set apre il sipario al Teatro dell'Assurdo; i personaggi si sfiorano, si toccano e poi si respingono rincorrendo le loro anime brave perse nello spazio e nel tempo di un mondo che non ha certezze. Ho notato come sia ciclico il codice espresso nel film, la "dea"Kidman che abbraccia Cruise nell'ultima scena del film e gli propone del Sesso indica in effetti lo "status quo" nel quale i personaggi (cioè l'umanità) si trovano. Eternamente in lotta tra Eros e Logos sono alla ricerca di un qualcosa che credono di poter cercare, ma che in realtà, forse, suggerisce il regista, non c'è.
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