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Due superstiti danno vita a questo spettacolare film d’azione: George Clooney e Nicole Kidman.
Con due attori del genere si finisce sempre col dar più importanza all’apparenza che alla sostanza, sebbene entrambi siano ottimi attori da Oscar.
Il colonnello Thomas Devoe e la dottoressa Julia Kelly sono gli eroi imbattibili di questa vicenda in cui si mette a rischio la vita di tanti innocenti cittadini, bambini,adulti ed anziani, bianchi e di colore, di ogni ceto e religione. Dusan Gavrich, ben interpretato da Marcel Iures, è il pericoloso uomo, vittima a sua volta di una strage, in cerca di vendetta, e candidato alla morte, come si conviene in tutti i film dove ci sono i buoni e i cattivi. Per motivi bellici per rubarne altre nove viene fatto esplodere un ordigno nucleare su un treno che causa morte e distruzione. Si tratta quindi di una manovra diversiva che non sfugge all’attenzione della dottoressa Kelly che, con la stretta collaborazione del colonnello Devoe , avvalendosi di una organizzazione e tecnologia super moderna ed efficientissima, dalla disponibilità immediata di tutti i satelliti, di tutte le linee telefoniche, di un apparato militare pronto immediatamente ad ogni tipo di intervento, di fucilieri infallibili, di ottimi rapporti diplomatici, riesce a tirare le fila della reale intenzione di chi ha ordito il piano. Si dà quindi la caccia a Kodoroff che sta portando le testare nucleari in Iran. La scoperta dell’autore dà origine ad una spericolata corsa ed inseguimento in auto, anche se non si è tra le strade di New York, ma che siamo tanto abituati a vedere nei film d’azione americani, che guai a farli mancare. Inutile dire che i due contro tutti hanno la meglio, non solo, ma neanche un graffio. Nicol Kidman è sana e salva non una piaga, impeccabile in ciò che indossa non fa una piega, non un solo capello fuori posto, uscita dal parrucchiere, non da una macchina distrutta e andata in fiamme, mitragliata, direi bombardata! I film d’azione devono rispettare certi canoni come quelli dell’horror o con immagini esplicite. La suspense va crescendo dopo che recuperate otto delle nove ne è sparita una, la decima, ma non destinata soltanto a “La decima vittima” (film del 1965), ma ad una intera città americana. Inizia la caccia all’uomo non per cacciarlo via dall’America, ma per recuperare il pericoloso ordigno ad orologeria. Gli aerei americani sconfinano nello spazio aereo della Russia, di dove sono state rubate le nove testate nucleari, allo scopo di recuperare anche l’ultima nelle finita nelle mani di Dusan Gavrich. Sta per scoppiare un conflitto tra le due superpotenze, ma il detentore, con la testata e detonatore, si nasconde in una chiesa dove il coro del Te Deum, cantato da tanti bambini, non lo fermerà. Finché si uccide si continuerà ad uccidere: “Sono serbo sono croato sono musulmano, certo, che importa, direte voi, si ammazzano come bestie da secoli, ma io non sono un mostro, sono un uomo, esattamente come voi, che vi piaccia o no”.
Lascio il finale alla fantasia di chi andrà a vedere questo film anche per ammirare le gesta, le divise ed i costumi dei protagonisti.
I beniamini dei bravi e simpatici George Clooney, Nicole Kidman, ancora trentenni, alla fine escono soddisfatti, hanno visto quel che volevano vedere. chibar22@libero.it
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