Anno | 1981 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Sergio Citti |
Attori | Franco Citti, Ninetto Davoli, Roberto Benigni, Olimpia Carlisi, Giorgio Gaber, Fabio Traversa Carlo Monni, Franco Javarone, Franco Diogene, Loris Zanchi, Daria Nicolodi, Daniele Pagani, Marcella Petrelli, Guerrino Crivello, Francesca Rinaldi, Antonino Faa Di Bruno, Giulio Farnese, Cristina Noci. |
MYmonetro | 2,78 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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CONSIGLIATO SÌ
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Due morti di fame si aggregano a un tipo stravagante, sedicente campione nel mangiare senza pagare. Ma anche con lui le cose van male. I tre vagabondano per l'Italia sempre a caccia di cibo, e per strada incontrano tante persone con lo stesso problema (aristocratici decaduti, un cameriere licenziato, impresari di pompe funebri). Grottesco di Sergio Citti non immemore, anzi fin troppo memore, dei copioni populisti da lui scritti per Pasolini negli anni Sessanta.
I due vagabondi Francesco (Citti) e Giovanni (Davoli), sono alla continua ricerca di cibo; conoscono il Maestro (Benigni) che gli insegna a "fare il vento" dopo aver mangiato nei ristoranti, ogni volta diversi. Iniziano un viaggio da Roma alla Toscana per passare in luoghi sempre più surreali per arrivare poi alla tanto sognata "Terra promessa"alla giuda di un Cicerone Dantesco [...] Vai alla recensione »
In questi giorni mi sono rivisto Il minestrone(1981) di Sergio Citti: non me lo ricordavo cosi bello. Dura circa tre ore diviso in tre puntate(perché è un prodotto televisivo), ma non si sentono per nulla. Il film racconta l'odissea di vari personaggi(i tre principali sono Benigni, Ninetto Davori e Franco Citti) affamati e in cerca di cibo.
“Il primo personaggio che appare è un cane. Lo chiamo personaggio perché fa parte della storia. Dopo il cane appare un uomo, che ha più fame forse del cane, poi ne appare un altro che forse ha più fame dei primi due... e cosi via, e comincia questo cammino appresso a questo bisogno di mangiare... e questo bisogno di mangiare si trasforma piano piano, piano piano, piano piano, in una conoscenza di quello [...] Vai alla recensione »
Nella tradizione popolare, nelle favole e nelle storie contadine la fame ha il posto principale, la fame con lo sterco; c'è poco posto per il sesso e pochissimo per l'amore che è di solito riservato ai re e ai principi. Sergio Citti è un regista anomalo, un erede della borgata, uno studioso cresciuto alla scuola di Pasolini, forse l'unico che abbia tentato di unire la tradizione popolare alla cultura [...] Vai alla recensione »