Titolo originale | Iwashigumo |
Anno | 1958 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Giappone |
Durata | 128 minuti |
Regia di | Mikio Naruse |
Attori | Chikage Awashima, Michiyo Aratama, Yoko Tsukasa, Isao Kimura, Keiju Kobayashi Kumi Mizuno, Daisuke Katô, Ganjiro Nakamura, Haruko Sugimura, Nijiko Kiyokawa, Chôko Iida, Kunio Otsuka, Hiroshi Tachikawa, Tomoko Naraoka. |
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Ultimo aggiornamento martedì 21 febbraio 2017
La sfortunata prima volta a colori di Naruse.
CONSIGLIATO N.D.
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La vagabonda del titolo è Fumiko Hayashi, scrittrice giapponese dalle cui opere il connazionale Mikio Naruse ha tratto spunto per i suoi film. Qui ne porta sullo schermo direttamente la vita, ma l'omaggio che fa non può dirsi pienamente riuscito. La necessità di piegarsi alla realtà dei fatti, invece di costruirli, limita troupe ed attori, con questi ultimi troppo spesso costretti in maschere poco credibili; ed anche la descrizione della classe media - solitamente uno dei punti di forza dei film di Naruse - non appare convincente. Rimane allora la straordinaria e mimetica interpretazione di Hideko Takamine: più agiografia che verità, allora.
La campagnola Yaé vive una storia d'amore con un reporter di città già sposato, arrivato nella comunità della ragazza per riunirne parte della famiglia.
Sorta di soap opera famigliare, è il primo film a colori di Naruse. Un'esperienza sfortunata, non solo per la scarsa padronanza del nuovo tipo di pellicola (che non valorizza l'ambientazione rurale, fuori dalle corde del regista), ma anche per un eccesso di dialoghi, altro elemento insolito in Naruse. Non a caso, le scene migliori sono i "duetti" quasi muti tra i due protagonisti, con il regista che sfrutta gli elementi architettonici per la costruzione delle inquadrature.