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Classica commedia frizzante dell’affiatatissima coppia Jerry Lewis Dean Martin (quattordicesimo film della coppia), che come sempre propongono al pubblico uno spettacolo di puro intrattenimento che contempla gag comiche, balletti ed esibizioni canore, come se si trattasse di uno spettacolo di varietà infilato dentro una sceneggiatura cinematografica.
Lewis spadroneggia da fuoriclasse assoluto nelle numerose scenette comiche: tra le più divertenti si ricordano quella del pranzo a base di un solo fagiolo; quella della telefonata in cui Lewis fa da galoppino tra una rampa di scale e l’altra, con tanto di mimata finale; ed ancora la gag con il boccione per ufficio pieno d’acqua.
Dean Martin dal canto suo oltre che come spalla comica di Lewis, trova il consueto spazio esibendo le proprie doti canore in qualche buon pezzo musicale; allo stesso tempo ricopre la solita parte del protagonista della storia sentimentale prevista dalla banalmente ordinaria sceneggiatura, con la bella e brava Dorothy Malone come sua partner femminile.
L’altro ruolo femminile in primo piano è invece affidato alla giovane Shirley MacLaine, che viene accoppiata felicemente a Jerry Lewis con cui dimostra un’affinità davvero notevole in vari duetti, tra cui si ricorda quello che vede i due esibirsi su una rampa di scale, in un balletto canoro molto ben coreografato. La MacLaine è qui alla sua seconda apparizione davanti alla macchina da presa, dopo l’esordio nella commedia nera di Hitchcock “La congiura degli innocenti; grazie al tipo di pellicola la grande interprete americana ebbe l’occasione di mettere in mostra il suo eccezionale talento e gran parte del proprio vasto repertorio. L’intesa con Lewis riuscì così bene che ci si chiede per quale motivo la coppia non sia stata riproposta successivamente.
La regia è di Frank Tashlin che in quest’occasione dirige la coppia Lewis Martin per la prima volta e li dirigerà di nuovo un anno dopo nell’ultima pellicola che i due attori gireranno insieme (“Hollywood o morte”).
Oltre ai quattro interpreti principali, sopra ricordati, ha una parte di rilievo anche Eva Gabor, mentre compare in un piccolo ruolo di modella Anita Ekberg.
Non pare particolarmente felice il risvolto spionistico finale, quello in cui compare il personaggio interpretato dalla Gabor; questa parte della pellicola in effetti c’entra davvero poco con tutto il resto della storia ed il suo inserimento risulta un po’ troppo forzato, giusto per allungare il brodo di una sceneggiatura che altrimenti aveva pressoché esaurito ogni argomento.
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