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Se fino a tutti gli anni sessanta il genere western è stato quello più utilizzato nella cinematografia commerciale, negli stessi anni i film d’azione e d’avventura hanno trovato un’ambientazione ricorrente anche nell’epoca medievale e cavalleresca.
Questa pellicola diretta dal canadese Harmon Jones, è in effetti ambientata nel medioevo e particolarmente nelle terre arabe, che conferendo alla storia un tocco esotico e quasi favolistico le consentono di esercitare con più forza quell’effetto di evasione dalla vita quotidiana che film di questo tipo ricercano.
Jones collaudato professionista per opere di questo tipo, si attiene diligentemente ai capisaldi del genere, cercando di valorizzare una storia molto semplice e schematica che risulta perfetta per lo scopo della pellicola. Ci sono il nobile eroe, la bella principessa e l’infame cattivo, più tutto un insieme di personaggi di contorno, anch’essi già visti. Nel complesso il film non appare certo originale, ma comunque funziona bene, centrando l’obiettivo di regalare al pubblico un intrattenimento piacevole e spensierato.
La produzione non è ricca e la messa in scena seppur dignitosa, non resta certo impressa nella memoria.
Il cast non presenta star hollywoodiane di prima grandezza, ma comunque nei tre ruoli principali si trovano attori abbastanza famosi come la bella Debra Paget, Jeffrey Hunter che in carriera potrà vantare una importante collaborazione con il grande John Ford che lo diresse in ben tre pellicole (“Sentieri selvaggi”, “L’ultimo urrà” e “ I dannati e gli eroi”), ed infine il britannico Michael Rennie. I tre interpreti sono tutti molto in parte ed adatti ai personaggi loro assegnati per i quali hanno proprio le physique du rôle. Accanto ai tre interpreti principali ci sono poi bravi caratteristi, anch’essi tutti adatti ai rispettivi ruoli.
Le scene d’azione con i vari combattimenti sono alquanto modeste, lasciando un po’ a deisderare.
Il film ha una durata molto contenuta, come si conviene a pellicole di questo tipo.
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