Burton si ritrova solo in poche inquadrature, negli occhi di Amy Adams che guida e piange nell'unica scena notturna.
Biografico,
Drammatico -
USA 2014.
Durata 106 Minuti. Consigli per la visione:
La storia vera e incredibile di Walter Keane, che raggiunse un enorme successo come pittore di quadri kitsch che avevano tutti per soggetto dei bambini dagli occhi grandi. E che erano stati tutti dipinti, in realtà, da sua moglie. Espandi ▽
Quando carica la figlioletta sull'automobile e lascia il primo marito, Margaret Ulbrich è una giovane donna senza soldi, che dipinge per passione e per necessità quadretti semicaricaturali di bambini dagli occhi smodatamente grandi. Opere intrise di sentimentalismo e di un gusto kitsch, che raggiungeranno però un enorme e inaspettato successo quando a commercializzarle sarà Water Keane, secondo marito di Margaret e "wannabe artist" a tutti i costi. Spacciando i quadri della moglie per propri, per quasi un decennio, Walter costruisce un impero su un'enorme bugia, riuscendo ad abbindolare l'America intera. Finché Margaret non si ribella. Gli occhi sono lo specchio dell'anima, dicono. Eppure sotto gli occhioni dei milioni di "figli" dei Keane, si cela una delle più grandi frodi dell'arte contemporanea.
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Dal regista di Summer Days with Coo e Colorful Espandi ▽
Nel 1814 Hokusai è un pittore riconosciuto in tutto il Giappone. Risiede con la sua ragazza O-Ei nella città di Edo (oggi Tokyo), chiuso per la maggior parte del tempo nel loro strano negozio che sembra una baraccopoli. Il "disegno pazzo" come gli piaceva chiamarsi e la figlia realizzano a quattro mani delle opere che oggi sono famose in tutto il mondo. O-Ei, una giovane donna indipendente e amante della libertà contribuisce a rendere magica questa incredibile saga artistica.
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The Golden Era sarà il film di chiusura della Mostra di Venezia 2014. Espandi ▽
Nata in Manciuria nel 1911 e morta di tubercolosi a Hong Kong nel 1942, la scrittrice Xiao Hong è una figura rimasta a lungo sottovalutata nella letteratura cinese del Novecento, in primis per il fatto di non privilegiare la politica e l'ideologia nei suoi scritti. Ann Hui ne racconta le gioie ma soprattutto i molti dolori, seguendo le sue peregrinazioni da una città all'altra della Cina, in fuga dall'esercito giapponese o da uomini meschini e incapaci di comprenderla.