Titolo originale | Dior et moi |
Anno | 2014 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Francia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Frédéric Tcheng |
Attori | Raf Simons, Pieter Mulier, Florence Chehet, Monique Bailly, Hongbo Li Esther Heesch, Bernard Arnault, Sidney Toledano, Fulvio Rigoni, Catherine Rivière, Olivier Bialobos, Cathy Horyn, Marion Cotillard, Anna Wintour, Jennifer Lawrence, Sharon Stone, Carla Sozzani, Donatella Versace, Christian Dior (II), Omar Berrada, Li Hong Bo, Nadine Prot, Julia Nobis, Vlada Roslyakova. |
Uscita | mercoledì 3 giugno 2015 |
Tag | Da vedere 2014 |
Distribuzione | The Space Movies |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,52 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 maggio 2015
Diretto da Frederic Tcheng, il backstage della preparazione della prima sfilata di Raf Simons per Dior. Al Box Office Usa Dior and I ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 1 milioni di dollari e 880 mila dollari nel primo weekend.
Dior and I è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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CONSIGLIATO SÌ
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Parigi, primavera 2012. Alla maison Dior s'insedia il nuovo direttore artistico Raf Simons, con un'esperienza (anche presso Jil Sander) per il pret à porter maschile. Il gruppo di 30 avenue Montaigne gli chiede di onorare la tradizione del marchio, dettata dal leggendario couturier (1905-1957) in soli 10 anni di attività, ma anche di innovarla. Con l'aiuto del braccio destro Pieter Muller, lo stilista - che non ha dimestichezza col francese e non disegna bozzetti - ha otto settimane per realizzare la nuova collezione haute couture. Dovrà comunicare con precisione le proprie idee allo staff, ottenerne la totale collaborazione, affrontare la stampa e sorprendere il pubblico con una sfilata all'altezza.
Montatore di commercial nel settore fashion, Frédéric Tcheng ha co-prodotto e partecipato a riprese e montaggio di Valentino: The Last Emperor di Matt Tyrnauer (2008) e ha co-diretto (con Lisa Immordino Vreeland e Bent-Jorgen Perlmutt) Diana Vreeland - L'imperatrice della moda (2011). In Dior and I isola un segmento preciso - la creazione di una collezione donna -, decidendo di non invadere la sfera intima di Dior e Simons e di non citare gli apporti dei predecessori di quest'ultimo (soprattutto John Galliano, allontanato con imbarazzo dalla maison). Tcheng accosta di continuo Dior e Simons, accomunati da riservatezza e antidivismo, riportando estratti in voce over dell'autobiografia del francese (Christian Dior & I) che mettono in soggezione il belga per le analogie. Il confronto ha anche i toni del giallo, perché si mette esplicitamente Simons nei panni di Lady De Winter di Rebecca, la prima moglie di Alfred Hitchcock: lo spirito incombente di Dior aleggia ovunque, dal ritratto alle foto ai lussuosi film d'archivio, uno dei quali è proiettato sui capi in una scena notturna resa ancora più inquieta dallo score per violoncello di Ha-yang Kim.
Il chiaro intento celebrativo nei confronti della casa che ha vestito da Wallis Simpson a Jennifer Lawrence è bilanciato dall'attenzione per lo staff: grazie a un accesso senza precedenti scopriamo la divisione tra atelier tailleur e atelier flou (tessuti pesanti e leggeri) e conosciamo le prime sarte Florence e Monique. La loro umanità orgogliosa ridimensiona la grandeur della dirigenza di un gigante del lusso e lo stress della pressione congiunta su di loro dei vertici e di Simons (irritato da un sorprendente intoppo che rivela un piccolo segreto della maison). Le "tele" dei sarti sono la controparte fiera e materica del processo d'ispirazione che prende corpo tra i piani alti e le gallerie d'arte moderna; ma i due livelli sono indispensabili l'uno all'altro.
Procedendo verso il climax - la sfilata, che ricalca la produzione di un film (entrambi processi per definizione collettivi) ma anche l'estemporaneità della performance teatrale - Dior and I coglie l'eccitazione del backstage e di uno spettacolo cui si lavora fino all'ultimo secondo utile. Seguendo un mondo che per semplificazione si definisce effimero, è profondo nel rintracciare e condividere con l'osservatore (l'"I" del titolo) la passione, la fatica e l'emozione connesse ad ogni creazione.
DIOR AND I disponibile in DVD o BluRay |
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