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Ultimo aggiornamento lunedì 21 ottobre 2013
CONSIGLIATO N.D.
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Intorno alla metà del 1945 le sorti della Seconda Guerra Mondiale volgono contro il Giappone; il 26 luglio 1945 la dichiarazione di Postdam, con cui si stabilivano le condizioni per la resa giapponese, è monitorata via radio. Il 6 agosto viene sganciata la prima bomba atomica su Hiroshima, il 9 su Nagasaki. Non c'è più modo per il Giappone di evitare la sconfitta. Il 10 agosto si tiene un Consiglio alla presenza dell'Imperatore, il cui risultato è a favore dell'accettazione della dichiarazione di Postdam, sebbene i capi di governo siano divisi sulle disposizioni che riguardano l'Imperatore. Anami, ministro dell'Esercito, si oppone alla resa. Il 14 agosto l'Imperatore si risolve a porre fine alla guerra, ma i più ostinati a resistere progettano un colpo di stato. Anami li supplica di desistere dalla loro intenzione, esortandoli ad attenersi alla decisione dell'Imperatore. Alle ore 13 dello stesso giorno si tiene una riunione di Gabinetto, nel corso della quale si decide di registrare il messaggio dell'Imperatore per mandarlo in onda via radio alle 12 del giorno successivo; ma il gruppo dei contrari alla resa è determinato a impedirne la messa in onda. Favorevoli e contrari alla resa, in preda ad agitazione e nervosismo, cercano di ostacolare gli uni le azioni degli altri, i primi in nome dell'obbedienza all'Imperatore, i secondi in nome della lealtà nei suoi confronti.