Anno | 2009 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Julian Jarrold |
Attori | Andrew Garfield, David Morrissey, John Henshaw, Anthony Flanagan, Warren Clarke Jennifer Hennessy, Mary Jo Randle, Rachel Jane Allen, Rita May, Graham Walker (III), Berwick Kaler, Katherine Vasey, Danny Cunningham, Michelle Dockery, Robert Sheehan. |
Tag | Da vedere 2009 |
MYmonetro | 3,32 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 19 febbraio 2010
Tra pestaggi, sparatorie, sesso, amore e perdizione parte l'indagine sul serial killer pedofilo
CONSIGLIATO SÌ
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1974: un giovane reporter d'assalto viene assegnato allo scomodo caso di un serial killer nonchè stupratore di bambine in una cittadina di provincia britannica. Deve lavorare a stretto contatto con una riluttante polizia che non perde occasione per pestarlo quando invade i loro spazi. La situazione poi si fa ancora più pericolosa per lui quando comprende che molti dei testimoni hanno molto più da dire rispetto a quello che dichiarano ufficialmente e che in mezzo alla questione sta il cantiere di un grande centro commerciale gestito da uno dei più potenti immobiliaristi della zona.
Concepita per la televisione britannica ma poi (giustamente) distribuita anche nelle sale cinematografiche, la trilogia del cappuccio rosso è composta da film veri e propri diretti con stile simile da tre registi diversi.
Il primo, ambientato nel 1974, è forse il più raffinato per ricostruzione, intensità e temi messi in campo. La violenza della polizia (che sarà un tema ricorrente anche nei film seguenti nonchè un filo rosso della macro-trama) è davvero dura, non risparmia nulla allo spettatore e le figure sono tutte credibili. Addirittura anche la rituale storia d'amore che deve coinvolgere il protagonista oltre che plausibile è anche coinvolgente. I toni sono decisamente quelli del noir classico mentre lo stile di regia (e di fotografia) è sporchissimo come si usa oggi. Ambienti sporchi per persone sporche coinvolte in storie sporche. Nessuno si salva tra i savi che prendono parte all'intricata storia. Non c'è salvezza nè redenzione.
Nonostante si tratti solo del primo episodio di una serie in tre film lo stesso questo Red Riding: 1974 ha la forza di trovare una conclusione alla prima parte degli eventi capace di tirare delle somme magari parziali (come si può immaginare molti sono i buchi che rimangono irrisolti) ma comunque indipendenti dal resto della produzione. Nonostante uno stile visivo comune i tre registi hanno trovato ognuno un modo di applicare la propria personalità alla narrazione degli sporchi eventi a cavallo del cambio di decennio e in questo film il racconto morale è sporcato da tanti di quegli elementi da risultare irriconoscibile.
Giovane reporter dello Yorkshire Post indaga sui misteriosi ed efferati omicidi seriali di alcune bambine rapite e poi brutalmente violentate. Ne emerge un quadro a tinte fosche di inquietanti e inconfessabili connivenze tra un magnate immobiliare, le autorità di polizia locale e persino i vertici del giornale per cui lavora. Tra depistaggi, abusi e corruzione il suo interesse per la verità [...] Vai alla recensione »
Non è una visione semplice questo "Red Riding 1974", non può essere semplicemente catalogato come un giallo, anche se tutto muove dal ritrovamento di alcuni cadaveri, seviziati e violentati, di bambine scomparse. Si toccano derive estreme di disillusione e cinismo come nei noir americani classici, ma senza nessuna forma di redenzione o buonismo indotto.
Quelle drôle d'idée que de sortir ces trois films en salles, d'un coup. Si ce mercredi est particulièrement sombre, si vous êtes déprimé, inquiet, voyez-les les uns à la suite des autres. Au bout de cinq heures de projection, testez votre envie de vivre : si elle est toujours présente, c'est que vous êtes solide. En Grande-Bretagne, cette trilogie a été diffusée à la télévision, ce qui la rend certainement [...] Vai alla recensione »
This is the North—we do what we want.” These defiantly jocular words are spoken by a policeman as he throws a young reporter out the back of a van. The scene takes place in “Red Riding: 1974,” the first in a series of films, “The Red Riding Trilogy,” made last year for British television’s Channel 4, and now released in theatres as a mammoth, sensationally violent and beautiful five-hour movie.
The powerfully disturbing "Red Riding" trilogy will haunt you waking and sleeping, night and day. If you survive the watching of it, that is, which is no easy thing. It's not the five-hours-plus length of this trio of devastatingly bleak modern British noir films that's daunting. Far from it. Strongly made by three different directors with three different crews but using scripts from the same writer [...] Vai alla recensione »