Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Austria, Francia, Germania |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Jessica Hausner |
Attori | Sylvie Testud, Léa Seydoux, Bruno Todeschini, Elina Löwensohn, Irma Wagner Gilette Barbier, Gerhard Liebmann, Katharina Flicker, Linde Prelog, Heidi Baratta, Jacky Pratoussy, Walter Benn, Hubert Kramar, Helga Illich, Thomas Uhlir. |
Uscita | giovedì 11 febbraio 2010 |
Tag | Da vedere 2009 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
MYmonetro | 3,50 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 20 gennaio 2020
Christine è una giovane donna costretta sulla carrozzella dalla sclerosi multipla. Rassegnata alla sua condizione di 'ferma', partecipa a un pellegrinaggio a Lourdes, con la speranza di riacquistare un po' di fiducia nella vita. Ha vinto un premio ai European Film Awards, In Italia al Box Office Lourdes ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 376 mila euro e 131 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Christine è una giovane donna costretta sulla carrozzella dalla sclerosi multipla. Rassegnata alla sua condizione di 'ferma', partecipa a un pellegrinaggio a Lourdes, con la speranza di riacquistare un po' di fiducia nella vita. Sorride sempre, cerca la conversazione con i piacenti giovani volontari dell'organizzazione, si appiglia all'espressività del volto, l'unica parte del corpo che riesce a muovere. Alla gita spirituale partecipano malati nel fisico e nella mente, tutti parte di un micro mondo abituato alla solitudine e scivolato nell'individualismo. Quando i giorni di vacanza stanno per concludersi, accade il miracolo: Christine, piano piano, riacquista sensibilità alle dita, poi alle braccia e alle gambe, fino ad appoggiare i piedi a terra e cominciare a camminare. La guarigione improvvisa sorprende tutti e inaugura crudeli invidie tra i compagni. Nel frattempo Christine si gode il piccolo momento di felicità, ancora incerta sul suo precario futuro.
Christine si fa volere bene da tutti. È dolce, buffa e curiosa, ma anche delicata e riservata, laconica, come se il suo blocco fisico le avesse rubato anche le parole. Sembra non pretendere nulla da nessuno, prega molto meno rispetto agli altri compagni di viaggio, si lascia vivere disperata. Lo sfogo dell'inquietudine che la divora avviene solo davanti a dio, in confessionale, dove si dichiara colpevole di invidia per le persone 'normali'.
Ma cosa vuol dire essere normali? Affidarsi alla casualità di un miracolo? La ricerca di felicità e integrazione passa attraverso la sofferenza, sempre. La Chiesa tentenna, abbozza delle risposte semplicistiche, inconsapevolmente esilaranti. Colpevolizza l'animo peccaminoso e si toglie il pensiero. La controparte laica (i volontari dell'Ordine di Malta) sembra aver smesso di credere ai miracoli da lungo tempo; così si lascia andare a barzellette che prendono in giro la Madonna, o a sguardi accusatori e perplessi che mettono in grave difficoltà le prediche del sacerdote. La normalità, per loro, è solo uno specchio dove riflettere se stessi: tutti sono regolari ed eccentrici allo stesso tempo. La forza dissacrante del dubbio travolge Lourdes, il luogo della speranza per eccellenza, trasformandola in un angolo di mondo straniante dove l'illusione del miglioramento, spirituale e fisico, si vende al prezzo di pacchiane statuette souvenir, e il misticismo si offre a colazione, assieme al caffè caldo.
Lo stile minimalista della regista mette in luce il paradosso della sacralità, soffermandosi sugli aspetti profani. Per farlo, tocca ambienti e toni conosciuti, omaggiando lo scetticismo di Kaurismäki e l'ironia sottile del francese Jacques Tati. Ogni scena corrisponde ad un quadro fisso (tra le più belle, la sequenza iniziale della silenziosa e apatica preparazione della sala da pranzo), ogni azione è inserita sapientemente in un'armonia di geometrie e colori che gioca su contrasto e opposizione. Il processo narrativo si costruisce così sul susseguirsi di piccole sequenze che si muovono al ritmo di un'altalena perpetua. Christine va avanti, riacquista l'uso delle gambe, sfiora la felicità (si innamora, balla e canta come un'adolescente) ma poi ritorna un po' indietro, cade di nuovo nell'assurdità della vita quotidiana, imprigionata, come tutti, in una condizione di dubbi e continui assetti di volo.
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Una cosa emerge con chiarezza nel film di Jessica Hausner, almeno a parer mio: la solitudine profonda e incolmabile di chi soffre. Non mancano a Lourdes, naturalmente, luoghi deputati all'accoglienza e alla cura dei malati, volontari che aiutano, preti che danno assistenza spirituale, tuttavia l'impressione che rimane è quella di una efficientissima macchina organizzativa che non dà [...] Vai alla recensione »
L'abbiamo visto ieri sera in tre frati. al cinema c'era molta gente. i primi 40 minuti sono silenziosi e introducono delicatamente nella storia. la regista (atea) non si schiera da nessuna parte, ha l'occhio distaccato ma intelligente. il film ha un'alta atmosfera dall'inizio alla fine. tiene. i personaggi marginali sono molto curati nel senso che a volte ne cogli le emozioni e i sentimenti.
Un film che mette s’accordo atei e credenti? Come spesso accade con i sofismi, ci si ritrova ad aver ragione tutti e alla fine quello che farà la differenza sarà la carica persuasiva della parola. E parole per convincere le masse ne sono state usate molte, da che mondo è mondo, e in tutte le religioni, dunque nessuno stupore nel vedere milioni di disperati in attesa del miracolo che, puntualmente, [...] Vai alla recensione »
L'aspetto commerciale, l'industria-Lourdes col suo gigantesco fatturato, sarebbe il bersaglio più facile da colpire. Ma lo sguardo dell'autrice è più ampio, ne indaga gli aspetti reconditi, riflette sull'uomo, le sua fede più o meno autentica, le sue credenze pagane e le istituzioni che lo circondano, dalla chiesa alle associazioni di volontariato.
Conosco dall'interno la liturgia delle dinamiche sottese ai pellegrinaggi verso i santuari cattolici dei miracoli o, più in generale, ai raduni religiosi di massa e non, e posso dire che già le prime inquadrature di "Lourdes" mi hanno fatto sprofondare in una asfissiante sensazione di deja vù. Ogni dettaglio, nel film, è perfetto, e ricostruisce magistralmente [...] Vai alla recensione »
Nostra Signora di Lourdes o, più semplicemente, la Madonna di Lourdes, è uno degli appellativi dati a Maria Vergine, madre di Gesù, secondo la chiesa cattolica e si riferisce ad una delle più venerate apparizioni mariane, quelle di Lourdes, paese dei Paesi Baschi, in cui tra l’11 febbraio ed il 16 luglio del 1858, una giovane pastorella, Bernadette Soubirous, disse di aver avuto 18 manifestazioni della [...] Vai alla recensione »
Lourdes è uno splendido film. Il suo merito sta nel fatto di essere rigoroso al punto che, nel mostrare la vicenda che si svolge nel luogo di culto "miracolistico" più famoso del mondo occidentale, non si lascia mai prendere la mano dal sarcasmo o dalla satira, bensì lascia che sia lo spettatore a cogliere nei comportamenti di tutti i personaggi l'assurdità [...] Vai alla recensione »
Che al film sia stato riconosciuto il premio Signis, riconoscimento per valori spirituali assegnato dall’organizzazione cattolica per il cinema e gli audiovisivi e allo stesso modo dallo UAAR (unione degli atei agnostici razionalisti) è di per sé significativo del valore estrinseco e dirompente o solo disgregante nel senso di trasversale e/o universale di questo racconto che è poi in fondo niente di [...] Vai alla recensione »
D'accordo con quasi tutta la recensione, che ha centrato bene il punto del film: la ricerca della felicità. La condizione dei pellegrini è la rappresentazione simbolica, spietata e ironica di una condizione che ci riguarda tutti, in maniera più o meno profonda. Vogliamo tutti essere felici, ma pochi sono disposti a ricercare la felicità dentro di sè, o a trovare [...] Vai alla recensione »
Lourdes è uno di quei buoni film passati all’ultimo Festival di Venezia, ha ottenuto il Premio Fipresci come miglior film, il premio Signis e altri premi collaterali. E’ un racconto sempre in bilico tra fideismo e blasfemia, realizzato con tono apparentemente asettico e freddo. Così ascetico per certi versi che riesce a coniugare senza sortire fratture la musica di Schubert e Bach con quella di Albano [...] Vai alla recensione »
Qual'è il senso della vita? Chi comprende la volonta di Dio? Perchè a qualcuno sì e a qualcun'altro no? In questo enorme baraccone che è Lourdes, dove convivono malati speranzosi oppure invidiosi e rancorosi nei confronti di chi appare sano, atei ed increduli, disillusi ed entusiasti, ed altri che cercando disperatamente di dare un senso alla propria vita le risposte [...] Vai alla recensione »
Ha lo sguardo freddo e distaccato il lavoro della Hausner,ma accompagna con delicatezza e in punta di piedi la schiera di pellegrini che si è recata a Lourdes con la speranza di una guarigione, di un sollievo, nel corpo, evidenzia la regista, perchè se la nostra anima è malata è perchè il corpo soffre, e se il corpo soffre, la fede diventa debole. Christine è una giovane donna affetta da sclerosi [...] Vai alla recensione »
Fanatici, cristiani, agnostici, atei…poco importa in cosa si crede quando si è affetti da sclerosi multipla e si fatica a condurre una vita “normale”. Quando l’unico modo per uscire di casa e vedere posti e gente nuova è partecipare ad uno degli innumerevoli pellegrinaggi a Lourdes, Christine non si tira indietro e con partecipazione rassegnata osserva solitaria e quasi muta le benedizioni, le messe [...] Vai alla recensione »
Nonostante l'austriaca Hausner(O i suoi sceneggiatori) ci regalino vari bozzetti di cui avrei fatto volentieri a meno,si pensi al prete(Ma non ai suoi dialoghi)o alle fastidiose figurine delle fotografie),"Lourdes" è un flm che le giurie dei Festival potrebbero e dovrebbero ignorare solo in caso di agguerrita concorrenza. Per motivare questa tesi, ancora più che sull'umorismo EM_PIO e IM_PIETOSO [...] Vai alla recensione »
Strana pellicola questa, solo apparentemente edificante o almeno ortodossa. Eh sì, perché ci mostra lo scetticismo, il dubbio di chi tra la routine e la fede aspetta il miracolo che duri, quello non annullato da una ricaduta molto probabile e il bello è che i San Tommaso sono dappertutto: tra i preti e i soldati, tra i malati e i sani. Qualcuno lo ha definito ateo, altri anticlericale, io direi solo [...] Vai alla recensione »
Già i titoli di testa colpiscono l'occhio: non capita tutti i giorni che un film vinca il riconoscimento cattolico del festival e, nel contempo, quello assegnato dall'Unione atei, agnostici e razionalistici! La cosa potrebbe far pensare a un furbesco "colpo al cerchio e colpo alla botte", ma non è così: Jessica Hausner si destreggia in una vicenda ambigua [...] Vai alla recensione »
Grandissima riflessione sulla religione e sui miracoli di massa, un film di grande impatto, intrepretato da una brava Sylvie Testud.
Dopo la molteplice filmografia sui i miracoli, (Bernadette, Fatima, etc...) l'autrice Jessica Hausner sceglie ancora di portare sul grande schermo la guarigione miracolosa di una giovane a Lourdes. Questa volta pero’ L'autrice nel narrare il suddetto miracolo si è affidato ad una costruzione "fredda" del fenomeno, ma non per questo ha rinunciato ad una puntuale e dettagliata descrizione del miracolo. [...] Vai alla recensione »
La bravissima regista è stata astutissima ad ottenere il permesso di girare a Lourdes, nonostante i suoi propositi non pienamente ortodossi. Il permesso è stato ampiamente ripagato, restituendoci un'opera che si concentra più sull'interiorità dei pellegrini che sull'indubbia mercificazione del luogo. D'altra parte se si elimina l'evidente paganesimo della [...] Vai alla recensione »
Il film promette esattamente quello che presenta nel titolo. E' un film documentario, scarno, lento, che mostra ambienti tristi e scadenti, in cui le speranze si mescolano alla routine e all'amarezza. Come sono gli stati d'animo di chi si reca in cerca di un miracolo, pensando di non poterlo ottenere, ma di sperarlo con tutto il cuore. E' un film che non eccede in nulla, presenta la realtà nuda e cruda [...] Vai alla recensione »
Lento film d'autore, originale, però, nella sceneggiatura. Girato in RED. LAICO | ***
Film non immediato, ho visto la pellicola da poco e per essere un film acclamato al festival di Venezia mi è sembrato in parte deludente, ho l'impressione però che le immagini lavorino dentro lo spettatore portando riflessioni anche "a lunga scadenza". Regia asciutta al limite del documentarismo, ottima l'interpretazione della protagonista così come la colonna sonora della scena finale.
Christine è costretta sulla sedia a rotelle da una grave malattia neurogenerativa; l'unico modo che ha per uscire di casa è partecipare a "viaggi della speranza" cattolici, Roma e Lourdes. non che sia dotata di grande fede, anzi, è abbastanza scettica, ma chissà mai.ebbene, durante la visita della grotta di Lourdes inizia a sentire qualcosa alla mano e, la [...] Vai alla recensione »
Questa delicata pièce, lezione di cinema essenziale e concettuale in tutto, narra, sfogliando come una rosa i suoi petali, il sempiterno aspetto de la fede, la ragione, e il fideismo. Lo fa con uno stile scarno ed ellittico, documentaristico, sequenziale, fatto di piani medi, di inquadrature che racchiudono sentimenti nascosti da espressioni immobili.
ottimo film, in perfetto equilibrio sa parlare al cuore e alla mente di credenti e non. molto intelligente e ben mostrato il lato umano nelle sue sfaccettature positive e negative. da vedere.
Un film forte nella sua dirompente tristezza.Dichiaratamente anticlericale e anticattolico: vedi il discorso di scissione tra anima/mente e corpo ma vedi anche la ripresa dall'alto del santuario come fosse un castello con tutta la fila dei pellegrini come fossero i poveri che si recano a chiedere pietà e "alimento" al suo padrone. Ci può stare anche il miracolo; potrebbe essere un sogno della ragazza [...] Vai alla recensione »
"Lourdes" è un film "disemozionante". Viene trattata una storia validissima in maniera fredda, distaccata, silenziosa, con immagini "statiche" in uno stile di pieno "rigore" che caratterizza anche i luoghi d'ambientazione (Lourdes, appunto). La trama in sè (interessante) potrebbe essere frutto di emozioni smisurate (guarigione dalla sclerosi [...] Vai alla recensione »
la invito a rivederlo e soprattutto a non guardarlo da religioso in tonaca perché ho l'impressione che abbia voluto (inconsciamente) vedere solo quello che era positivo e su Lourdes e sul concetto di miracolo. Il film è MOLTO di più di quello che ha dedotto facendo attenzione a visi, simboli ed espressioni e non è poi così ambivalente se si riflette.
Ho guardato questo film con trepidazione e sono contenta di aver apprezzato e assaporato l'atmosfera di Lourde, tanto magica e inondata d'amore. Ho però trovato questo film lento e a tratti noioso e in più occasioni ho portato avanti il dvd col telecomando. La protagonista è una donna molto comune, una di noi, e questa scelta mi è piaciuta. Recita bene e verrebbe quasi da difenderla dall'invidia generale, [...] Vai alla recensione »
Lourdes è uno di quei buoni film passati all’ultimo Festival di Venezia, ha ottenuto il Premio Fipresci come miglior film, il premio Signis e altri premi collaterali. E’ un racconto sempre in bilico tra fideismo e blasfemia, realizzato con tono apparentemente asettico e freddo. Così ascetico per certi versi che riesce a coniugare senza sortire fratture la musica di Schubert e Bach con quella di Albano [...] Vai alla recensione »
Film interessante, senza dubbio; è un film in cui la trama va di pari passo con la concezione della fede dell'autrice. Mi spiego meglio: il processo per il quale la protagonista va in pellegrinaggio a Lourdes, e dopo un iniziale momento di emarginazione e difficoltà inizia a muoversi e a credere nel miracolo divino, e poi infine a cadere improvvisamente e riaccomodarsi (momentaneamen [...] Vai alla recensione »
in questo film bisogna distinguere gli aspetti tecnici dal contenuto. Dal punto di vista registico è discretamente filmato, ma senza brillare. Il film però non ha ritmo e nemmeno atmosfera o tensione per un montaggio e una fotografia decisamente insipidi. Per quanto riguarda il contenuto la sceneggiatura è superficiale, piuttosto fantasiosa (trovatemi un prete a Lourdes che, anche solo per scherzo, [...] Vai alla recensione »
ANCHE TU non hai capito niente... Eppure non è difficile! Forse aiuta il fatto di essere cattolica non solo non praticante ma nella sostanza laica e di indole e di riflesso (perché se si riflette sul serio si capisce come la laicità sia l'unica via percorribile per permettere all'uomo di vivere appieno i suoi diritti COSTITUZIONALI) ma forse ancora di più UN OTTIMO UDITO e UNA VISTA ACUTA.
A me non è piaciuto. Il film è molto niente e non comunica nulla. Anche la fotografia è pessima...
Questo non è un film....forse nemmeno un documentario...personalmente mi sono annoiato per tutta la durata del film. Ci tengo a precisare che non sono appassionato a film d'azione dove gli effetti speciali regnano in tutta la pellicola. Penso che la completezza di un film è data dalla storia, dalla sceneggiatura, dalla drammaticità, dall'emozione il totale di questi aspetti curati nella maniera migliore [...] Vai alla recensione »
L'idea era buona: affrontare il tema del miracolo, della fede in un luogo che non lascia dubbi all'immaginazione. Chi viene a Lourdes si aspetta di guarire, è ovvio. Come sono ovvie le speculazioni che girano attorno a questa speranza. Si è detto che la regista ha avuto un tocco leggero, uno sguardo lieve sulla storia, così da lasciare lo spettatore libero di interpretare.
Scettica come san Tommaso e come ogni agnostico moderno, Christine è una ragazza affetta da sclerosi multipla che si reca con una comitiva a Lourdes più per semplice curiosità turistica e bisogno di socialità che per volontà di mettere alla prova la sua fede. Ma il grande santuario dei Pirenei francesi, meta ogni anno di quasi dieci milioni di fedeli in viaggio, è un tale catalizzatore di attese e di speranze per una guarigione miracolosa, che tutta la carovana di pellegrini, volontari e semplici fedeli curiosi, si mette da subito in attesa di un miracolo che ha da accadere.
«Lo Spirito Santo propone alla Madonna di fare un viaggio: "Andiamo a Gerusalemme!" "Ma no, ancora Gerusalemme..." "Allora andiamo a Lourdes" E la Madonna: "Fantastico, non ci sono mai stata!"». E' questa l' unica battuta di Lourdes, film sinistro e solenne che ha scatenato l' applauso della critica all' ultima Mostra di Venezia. Girare un film nei santuari dei miracoli, in particolare a Lourdes, non [...] Vai alla recensione »
C'è una storiella che si raccontano a un certo punto tre tipi la sera davanti al fuoco dell'hotel che accoglie i pellegrini a Lourdes. Gesù, Dio e la Madonna devono decidere dove andare. Uno propone Lourdes: fantastico - dice la Madonna - non ci sono mai stata. In sé questa battuta (scelta per il lancio del film, uscito ieri nelle sale italiane) rende molto parzialmente lo sguardo con cui Jessica Hausner, [...] Vai alla recensione »
Sclerosi multipla. Una diagnosi dura, definitiva, che costringe la giovane Christine in carrozzella ormai da dieci anni. Non muove le braccia né le gambe, deve essere imboccata, lavata, vestita, pettinata. Ora è a Lourdes, non tanto perché speri nel miracolo - lei non crede, non è cattolica praticante e forse non voleva nemmeno essere lì - ma perché i viaggi dei pellegrini sono tra i pochi che può [...] Vai alla recensione »
Qualche volta sul grande schermo accadono piccoli miracoli – e no, questo non ha niente a che vedere col fatto che il film della settimana si intitola Lourdes e che parla proprio di miracoli, veri o presunti. Il miracolo di Lourdes, diretto dalla regista austriaca Jessica Hausner e passato in concorso all'ultima Mostra del cinema di Venezia, di cui è stato il vincitore morale (e non, di nuovo, perché [...] Vai alla recensione »
La straordinaria Sylvie Testud spegne gli occhi azzurri in una mite curiosità scettica: scruta i riti e i compagni di pellegrinaggio tra i Pirenei, dove la Madonna risorge nei souvenir e funge da divisorio tra le panche presso la sacra fonte. Poi illumina le pupille nella speranza di alzarsi e camminare, lasciare la sedia a rotelle ed esistere, magari amare quel volontario dell'Ordine di Malta la [...] Vai alla recensione »
Uno dei santuari più famosi del mondo occidentale, méta di sei milioni di pellegrini l'anno, dedicato alla Madonna che in quel luogo francese si vuole apparisse nel 1858 per diciotto volte alla contadina Bernadette Soubirous, sede di miracoli certificati dalla Chiesa cattolica, città religiosa e città turistica, in un film di grande qualità diretto da Jessica Hausner, austriaca, cattolica sbattezzatasi [...] Vai alla recensione »
Sono pochissimi i film girati dal vero a Lourdes, perché è difficile avere i permessi e testimoniare con una qualsivoglia cinepresa il processo di avvicinamento a quel luogo sacro. Il cinema l'ha ricostruita Lourdes, ma quasi mai ha varcato quella soglia. L'ultima volta che abbiamo visto un'immagine non ricostruita del luogo di pellegrinaggio è stato grazie a un piccolo film sperimentale degli anni [...] Vai alla recensione »
Il santuario di Lourdes visto come un luogo terreno, dunque sottomesso a tutte le leggi che governano gli uomini, il potere, il denaro, i buoni e i cattivi sentimenti, senza per questo negare la fede e la speranza che muovono ogni anno milioni di pellegrini. La massima fabbrica di miracoli del mondo cattolico osservata con occhio distaccato, pungente, perfino divertito, ma senza cedere alla facile [...] Vai alla recensione »
Tra l'occupazione e la liberazione, qui da noi si potè vedere nel 1945 un film di Vittorio De Sica, sceneggiato anche da Cesare Zavattini e Diego Fabbri, intitolato "La Porta del Cielo". Il tema era il miracolo, la cornice (ricostruita a Roma nella Basifica di San Paolo) era Loreto dove confluiva un gruppo di pellegrini per chiedere alla Madonna la guarigione.
Per chi non ha mai fatto un viaggio a Lourde, il bel film di Jessica Hausner vale come tour virtuale nella città dei miracoli, riti, messe, piscine e mesti alberghi per pellegrini all inclusive. Tra fragili infermiere (anche pronte alla bisboccia con guardiani intemperanti), badanti di ammalati e anziane credenti, colpisce la lucida follia di Christine (una sensibile Sylvie Testud), paralizzata dalla [...] Vai alla recensione »
Nei grossi festival, da decenni, sono legioni i film con, e soprattutto sui, malati incurabili. Il critico ne esce determinato a fare ogni analisi medica e ad avvicinare, ancor meno del solito, colleghi e resto del mondo. Con questi film, la generazione cresciuta nella paura del contagio della poliomielite ha potuto tornare alle angosce infantili. Immerse in una disperazione che nessuna fede conforta, [...] Vai alla recensione »
Ideato e girato dalla viennese Jessica Hausner in occasione dei centocinquant'anni delle apparizioni mariane nella cittadina francese, «Lourdes» è un titolo forse per pochi, ma sicuramente per raffinati. Si tratta infatti di un mini-apologo condotto con grande abilità tra fideismo e blasfemia, documentarismo oggettivo e strisciante malessere: in apparenza il freddo, asettico resoconto del «viaggio [...] Vai alla recensione »
Piace a tutti - atei, cattolici e massoni - "Lourdes" di Jessica Hausner. In effetti, il film è ambiguo e rispettoso, insinuante e onesto. Chissà se piacerà al pubblico, ma fa bene Cinecittà Luce a crederci. Il titolo dice molto, e certo siamo lontani dal tono goliardico/anticlericale sfoderato da "Il miracolo" di Moelcy (1987), dove Jean Poiret si fingeva paralizzato per truffare l'assicurazione e [...] Vai alla recensione »
Un piccolo, grande film sul (non) miracolo, che un miracolo l'ha già fatto: mettere d'accordo atei e cattolici, che alla Mostra di Venezia l'hanno premiato, rispettivamente, con Brian e Navicella della Rivista del Cinematografo. Se i primi hanno esaltato la certezza del dubbio, i secondi ne hanno apprezzato "la resistenza alla religione praticata per professione e l'abbandono quasi heideggeriano alla [...] Vai alla recensione »
Una giovane donna piuttosto brutta, da anni costretta dalla sclerosi sulla sedia a rotelle, va in pellegrinaggio a Lourdes. Non è mossa dalla fede religiosa né dalla speranza di miracolo: vuole soltanto fare qualcosa, trovarsi fra propri simili, rompere la solitudine in cui tristemente vive. Lourdes accresce la tristezza ma, contro ogni aspettativa, riacquista la possibilità di muoversi, persino di [...] Vai alla recensione »