Anno | 2008 |
Genere | Azione, |
Produzione | USA |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Paul W.S. Anderson |
Attori | Jason Statham, Tyrese Gibson, Ian McShane, Natalie Martinez, Joan Allen Robin Shou, Max Ryan, Jason Clarke, Frederick Koehler, Jacob Vargas, Justin Mader, Robert LaSardo, Benz Antoine, Danny Blanco Hall, Christian Paul. |
Uscita | venerdì 28 novembre 2008 |
Tag | Da vedere 2008 |
Distribuzione | Universal Pictures |
MYmonetro | 3,16 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 giugno 2012
Argomenti: Auto da corsa
2012. Jensen Ames è un ex carcerato che vorrebbe rimanere fuori dal giro con un lavoro onesto, una moglie comprensiva e una bambina nata dalla loro unione. Ma viene costretto a partecipare alla "corsa della morte", una pericolosa gara automobilistica. In Italia al Box Office Death Race ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 301 mila euro e 166 mila euro nel primo weekend.
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United States, 2012. Jensen Ames è un ex carcerato che vorrebbe rimanere fuori dal giro con un lavoro onesto, una moglie comprensiva e una bambina nata dalla loro unione. I tempi sono difficili, la crisi finanziaria in cui versa il paese crea tensioni e affama i cittadini che trovano negli sport estremi una via di fuga agli affanni quotidiani. Dopo essere stato licenziato e aver ritirato l'ultimo stipendio, Jensen torna a casa dove viene aggredito e abbattuto con un narcotico. Al risveglio stringe un coltello al fianco della moglie ferita a morte. Arrestato e innocente, viene condotto a Terminal Island, un penitenziario di massima sicurezza in mezzo all'oceano. Ingaggiato dall'algida direttrice Warden Hennessey, disputerà una gara di automobili tecnicamente modificate e armate di mitraglie e lanciafiamme. Costretto a gareggiare con l'identità e la maschera di Frank(enstein), un ex detenuto pilota morto in un incidente, Jensen dovrà vincere la corsa in cambio della libertà. Ma le automobili della "death race" non saranno l'unica cosa truccata dentro un gioco spedito e sporco.
Accade a Hollywood che un film mainstream non limiti l'azione al roboante fragore di esplosioni, a prestazioni acrobatiche e ad effetti sonori aberranti ma al contrario, alla faccia dell'immortale pregiudizio nei confronti del cinema popolare e di consumo, torni a (saper) fare dell'inseguimento un'arte.
Con Death Race Paul W.S. Anderson, benedetto e "assistito" da Roger Corman, dimostra che ad Hollywood c'è ancora qualcuno in grado di raccontare un inseguimento, di inquadrare due soggetti differenti coinvolti nella stessa azione, di mettere a punto le regole di apparizione nell'inquadratura (le entrate e le uscite), di posizionare la macchina da presa e comprendere l'importanza dello spettacolo tecnologico e del richiamo catastrofico, che sono tra le pulsioni più insondabili e irrinunciabili del cinema.
Consapevole del ruolo dell'inseguimento nella storia dell'immaginario cinematografico, il regista che ha procurato a Raul Bova una morte alienante e vischiosa (Alien vs Predator) ha messo in pratica il patrimonio di conoscenza tecnica del genere e in pista il fumo delle gomme in accelerazione, il boato di trecento cavalli motore e le potenti frenate per entrare in curva. È la fuga, intesa come evasione, come inseguimento e come uscita dal circuito, a impostare il racconto in precise traiettorie geometriche e in movimenti veloci all'interno di un mondo circoscritto: Terminal Island.
Death Race cambia l'assetto del film d'azione per adattarlo a un prison movie che, quando non corre sulla pista, procede a passo d'uomo lungo il cortile del penitenziario, attraverso i suoi corridori fino all'ufficio della direttrice, regista cinica della gara e giudice supremo della vita o della morte dei piloti detenuti. Il più scaltro e veloce è il Jensen Ames di Jason Statham, incontrato all'inizio di una nuova vita che gli viene preclusa un attimo prima che riesca a varcarne la soglia. Ames è il mostro creato da una lady velenosa e costretto ad inseguire la libertà sul circuito, una creatura che eredita maschera e cicatrici dal Frankenstein di David Carradine (Anno 2000. La corsa della morte). La sua nemesi è la direttrice bionda di Joan Allen, che si pone magnificamente sotto il segno della menzogna e della durezza antisentimentale. Le macchine ritoccate di Anderson rivaleggiano e si sorpassano senza mai superare il ruolo riservato ai corpi, che concepiscono l'esecuzione del piano di fuga e accelerano lungo i vertiginosi punti di fuga.
Date gas e godetevi il piacere del cinema e la gioia fisica del countdown.
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Nel 2012, un futuro in cui le grosse industrie chiudono per la crisi, viene messo in carcere l'operaio Jensen Ames, accusato di aver ucciso la moglie. Giunto in una prigione di massima sicurezza viene costretto dalla padrona a correre con auto modificate in diversi circuiti al fine di ottenere la libertà. Ma Jensen, oltre che ai rivali, deve contrastare i trucchi meschini dei prigionieri e della stessa [...] Vai alla recensione »
Mettete da parte il realismo e la serietà per 105 minuti e gustatevi questo veloce action movie - videogame di buona fattura. Chi ama i film tutta azione e spettacolo difficilmente potrebbe trovare di meglio. Come alcuni altri film usciti negli ultimi anni infatti (vedasi ad esempio "Shoot em Up") qui è stata messa praticamente da parte la trama, davvero esile e prevedibile, per lasciare posto completamente [...] Vai alla recensione »
Paul W.S. Anderson riesce di nuovo a stupire con questo nuovo film, un buon mix di azione,effetti speciali,acrobzie e violenza.Sembra mario kart (gioco per wii,gamecube e nintendo DS in una versione diabolica e violenta.Ritornando al film, è fatto molto bene forse uno dei migliori film d'azione che io abbia mai visto, forse è un po' troppo violento lo potevano fare di meno?.
Probabilmente questo"Death Race"di Paul W.S.Anderson, che è una sorta di sintesi tra"Rollerball", "Escape from N.Y", "Fast and Furious", di culmine distopico delle teorie situazioniste(Vaneighem, Debord, inter ceteros), del meglio del cyberpunk, è la realizzazione migliore dell'ideale dromologico(Virilio, artista prima che pensatore, essendo [...] Vai alla recensione »
Nel 2012 l’economia americana è collassata e la disoccupazione è arrivata alle stelle, mentre le Corporation hanno preso il potere e le prigioni sono state privatizzate. Jensem Ames, ex pilota che lavora come operaio in un’acciaieria, viene accusato ingiustamente di aver assassinato la moglie, arrestato e trasferito a Terminal Island, il più grande penitenziario degli [...] Vai alla recensione »
Adrenalinico è la parola che meglio si addice al film. Bello, veloce, di grandissimo impatto visivo, che colpisce per lo strepitoso intrattenimento lo spettatore. Statham è perfetto nella parte, questi sono i suoi film, anche se la storia è piuttosto abusata: chi vince si guadagna la grazia, non è originale ma funziona sempre, come va forte l'accoppiata donne e motori! [...] Vai alla recensione »
Bello. Il suo grande merito è nella capacità di tenere con il fiato sospeso dall'inizio alla fine senza cadere mai o quasi nel banale e nello scontato. Sarebbe stato un capolavoro con un cast migliore anche se Statham e soprattutto Joan Allen non dispiacciono. Male gli altri. Critiche poche se non legate a qualche scena esagerata nelle esplosioni che, nel solco della tradizione dell'action statunitense, [...] Vai alla recensione »
nn me lo aspettavo cosi proprio un filn d' azione . è bellissimoooooo
Nel suo genere è una perla! bello, complimenti alla produzione.
TANTA AZIONE E BELLE SCENE . PER IL RESTO TUTTO PIU' O MENO GIA' VISTO.
Adrenalina pura dall'inizio alla fine, un film che ti incolla sulla sedia.... Scoppiettante, avvincente, film d'azione spettacolare che riesce a mantenere un ritmo vertiginoso per tutta la sua durata!!! Da vedere...
Un "tantino" esagerato, ma ci sta, per chi ama il genere molto fast e molto furious è imperdibile, per chi non gradisce, meglio che guardi altro.
Bel film tra azione tanta e fantascienza,è uno spettacolo per gli occhi.La trama insignificante è solo un pretesto per consentire agli spettatori di seguire avvincenti e panoramici inseguimenti,all'insegna dell'adrenalina. Da vedere
Bello e nostalgico,questo primo lavoro di Cimabue come regista.E' un tuffo negli anni 70,quelli delle radio libere,dei movimenti studenteschi,purtroppo anche degli sballi facili.Simpatico cammeo di Guccini,bella prova di Occorsi.Un bel ritratto di una generazione che voleva cambiare il mondo,ma che invece ne è stata travolta.Per un dilettante della regia,bisogna riconoscere che ha fatto [...] Vai alla recensione »
In questo film, che segue il genere alla "fast and furious", il protagonista è Statham, che interpreta la parte di un ex carcerato, con un passato da pilota nelle corse americane, che ha deciso di mettere la testa a posto, ed ora ha un lavoro in fabbrica, una moglie devota, ed una figlia appena nata. Tutto sembra scorrere normalmente fin quando viene incastrato ed arrestato per l'omicidio di sua moglie. [...] Vai alla recensione »
Sorprendentemente bello! Credevo fosse la solita americanata, ed invece mi ritrovo a gustare un gran bel film d'azione e di velocità: trama seppur a tratti prevedibile, avvincente, mai banale; dialoghi taglienti ed azzeccati; ritmo incalzante che va su di giri; ed un plauso col bis al regista x le riprese eccezionali & passionali! CONSIGLIATO! Soprattutto x gli amanti del genere e [...] Vai alla recensione »
Povero Statham! Death Race è così brutto che gli aggettivi latitano; Anderson insiste nella collezione di fallimentari videoclip catalogati sotto la voce 'movie'. Siamo al livello 0. Almeno, per gli Zmovie, c'è la scusante delle risorse ridotte all'osso, qui il budget decente c'è, ma il risultato è ammorbante.
Film azione interpretato dall' attore gia' noto per altri film del genere jason statam nel complesso piu che discreto.Voto 6+
UNA TRAMA SINCERAMENTE FANTASTICA.. POCO CREDIBILE PER UN CLASSICO FILM DI AZIONE AMERICANO PREVEDIBILE E CON FINALE ALTRETTANTO PREVEDIBILE (INDOVINATO DOPO 18 MINUTI DI VISIONE..). A PARTE UNA DISCRETA INTERPRETAZIONE E LE SUGGESTIVE IMMAGINI DELL'INSEGUIMENTO MORTALE DEGLI INTREPIDI CORRIDORI... SINCERAMENTE VIENE DA PENSARE ABBIANO RECLUTATO UNA PRIGIONE DI PROVETTI PILOTI PRONTI ALL'AUTOELIMINAZIONE [...] Vai alla recensione »
Jason Statham appartiene a quella schiera di attori che si impongono per naturalezza, fisicità, prestanza e non lasciano neppure per un momento il sospetto di essere pensati a tavolino. Magari soltanto costruiti in piscina. L'ex tuffatore olimpionico scoperto da Guy Ritchie (Lock&Stock – Pazzi scatenati e Snatch – Lo Strappo) è così fisico e sanguigno da mettersi in gioco completamente, offrendo il proprio corpo atletico sull'altare dello sguardo, senza temere ruoli sgradevoli o compromettenti.
"Course à la mort" : un remake d'un film de 1975 En 1975, Roger Corman, producteur avisé de séries B, produisait un hargneux petit film d'anticipation, La Course à la mort de l'an 2000. Le scénariste et réalisateur Paul Bartel avait imaginé une course automobile à travers l'Amérique où les pilotes gagnaient des points en écrasant le plus possible de piétons.
Nothing in director Paul W.S. Anderson's schlock drawer -- not "Mortal Kombat," not "Event Horizon," not "Resident Evil," not "Alien vs. Predator" -- prepares you for the peppy, good-time nastiness that is "Death Race." It's a loose remake of "Death Race 2000" (1975), which imagined a bloodthirsty nation crazy for a cross-country rally full of flying, dying spectators and ruthlessly sociopathic drivers, [...] Vai alla recensione »
Prodotto da Roger Corman e interpretato da David Carradine, con Stallone in una parte minore, "Death Race 2000" era un trash-cult che metteva in scena una corsa della morte nel futuro prossimo. Qui il soggetto è ripreso, intrecciato con gli stereotipi del film carcerario, declinato in un' ennesima versione di videogame per il grande schermo. Testa rasata e corpo intarsiato di tatuaggi Jason Statham, [...] Vai alla recensione »
There’s something to be said for a movie that knows exactly what it is and then whacks that knowledge home like a rusty pipe in the face. Case in point: “Death Race,” a delectable bit of B-movie savagery that actually does feature pipe melees, among much other kicky (and punchy and impaled-by-a-metal-spikey) ultraviolence. The premise, updated from the 1975 cult classic “Death Race 2000,” is simple, [...] Vai alla recensione »
C'era una volta Roger Corman. Anche se il geniale produttore Usa è ancora attivo, era negli anni '70 che faceva furore con filmetti geniali come Anno 2000, la corsa della morte diretto dal compianto Paul Bartel. A 33 anni di distanza ecco il remake coatto firmato Paul W. Anderson, il regista inglese di Resident Evil e del sottovalutato Alien vs. Predator.