Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Salvatore Maira |
Attori | Valeria Solarino, Maurizio Micheli, Marina Rocco, Cristina Serafini, Rosaria Russo . |
Uscita | venerdì 8 maggio 2009 |
MYmonetro | 2,36 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 5 novembre 2013
Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office Valzer ha incassato 5,1 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Assunta lavora come cameriera in un albergo pieno di stelle del calcio e della televisione. Senza aspirazioni e contro il parere della madre trascorre la sua giovane esistenza servendo e riverendo i facoltosi avventori, che troppo spesso scordano le buone maniere. Una mattina incontra il padre di Lucia, un'amica e collega partita dieci anni prima e poi svanita nel nulla. Il padre, rilasciato dal carcere, troverà in Assunta risposte e consolazione.
Salvatore Maira gira un'opera di riflessione piuttosto che di coinvolgimento. Lo spazio, l'albergo e i personaggi che si muovono lungo i corridoi sono al sevizio del piano sequenza, la tecnica cinematografica che organizza l'intero racconto. Tempo reale e tempo passato (i flashback che informano lo spettatore sulle origini dei personaggi) si svolgono ed esauriscono dentro un'unica e interminabile inquadratura (in movimento), priva di stacchi e carica di discussioni sul materialismo del quotidiano: i soldi che mancano sempre nei piani inferiori dell'albergo (Lucia vorrebbe averne molti per ricostruire chirurgicamente il suo corpo acerbo) e quelli che non bastano mai nei piani superiori, dove i signori del calcio vendono uomini e partite.
Il racconto, ostinatamente chiuso nella tecnica formale, finisce per rimanerne intrappolato. Nonostante la leggerezza suggerita dal titolo, il Valzer di Maira non invita a partecipare, non spiazza mai, non coglie di sorpresa, limitandosi a narrare in maniera scolastica le vicende umane di un gruppo di persone imprigionate nelle loro insoddisfazioni o nelle loro esaltazioni. La debolezza dell'opera risiede non tanto nei temi trattati quanto nelle modalità stilistiche e visive adottate dal regista, che finiscono per inficiare l'intero progetto. Il piano sequenza non permette di sorvegliare a dovere l'illuminazione, i personaggi brancolano letteralmente nel buio, la recitazione, fastidiosamente compromessa, è affaticata e sempre in ritardo o in anticipo sulle battute. "A fuoco" e risolti risultano unicamente l'Assunta di Valeria Solarino e il padre patito di Maurizio Micheli, tutti gli altri appaiono sfumati, incerti e "in ombra". Un film vano, paradossalmente slegato e alla ricerca della propria identità.
VALZER disponibile in DVD o BluRay |
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Ormai quando è la Gandolfi a scrivere la recensione si capisce che non farà altro che distruggere i film. Di conseguenza è diventata una vera garanzia che il film è bellissimo, eccezionale. Vado a vederlo, la Gandolfi mi ha convinto!
Il punto di forza del film sta nel modo in cui è stato girato: un unico lungo piano-sequenza comprensivo di flashback. Ma ogni cosa ha il suo rovescio della medaglia, così la qualità della recitazione e gli effetti speciali ne risentono molto. La storia è interessante e ambiziosa anche nel raccontare l'Italia di oggi, ma il risultato è molto inferiore alle aspettative: ha un sapore piuttosto artefatto. [...] Vai alla recensione »
Il fatto che la Gandolfi l'abbia classificato come mediocre attribuendogli solo 1 stella depone a favore della pellicola che, forse non è il massimo della vita, ma non credo nemmeno che ne sia una così scialba riproduzione! Mi chiedo a questo punto perché al Fesival del Cinema di Venezia dello scorso anno l'abbiano premiato, tutti cretini? Non lo so... (lascio la suspense)
Bisogna saper perdere. Cultura che in Italia ormai si è dimenticata, seppure mai si è avuta. Ma soprattutto, per vincere, bisogna saper rischiare. E nel nostro paese quest'idea non ha mai sfiorato nessuno: abituati a imbrogliare, prendere scorciatoie, ingannare per avere successo - si guardi la nostra politica, l'elogio delle doppie verità, dei bluff, delle verità nascoste - non si è mai pensato a [...] Vai alla recensione »
Ex detenuto appena uscito di galera (Maurizio Micheli) arriva in un albergo torinese dove lavora sua figlia. Vorrebbe rivederla dopo essersi scritto con lei per 10 anni. Pensa di ritrovarla in una bella cameriera (Valeria Solarino). Avrà un'amarissima sorpresa. Non aspettatevi il fascino da kolossal de L'arca russa di Sokurov né la straordinaria suspence di Nodo alla gola di Hitchcock, perché Valzer [...] Vai alla recensione »
"E' bellissimo 'Valzer' di Salvatore Maira, con una strepitosa Valeria Solarino a fare luce, bruciandosi, sulla vita umbratile, tenera e disperata degli inservienti di un albergo di lusso e affari loschi. Un film in cui la sperimentazione tecnica, al limite del virtuosismo, riesce a legare assieme tutti i battiti di una storia originale, che dalla realtà estrae un'anima autentica (se Scalfari, Galli [...] Vai alla recensione »
Una cameriera lavora da dieci anni nello stesso grande albergo di Torino. In questo luogo operano professionalmente anche i dirigenti di un'importante squadra di calcio, i quali passano il loro tempo a ordire loschi progetti. La ragazza incontra dentro l'Hotel il padre di una sua collega che non vede da anni. L'uomo è arrivato dall'Argentina e vuole notizie della figlia.
Danzano fluttuando sullo schermo. Viaggiano su binari stabiliti eppure imprevedibili. Nascono dall'ombra, si mischiano tra loro, si alternano, si scontrano, si sostituiscono, scompaiono, ritornano. I personaggi di Valzer, l'ultimo affascinante film di Salvatore Maira, sembrano giocare con lo schermo magico del cinema. Ingabbiati in una struttura che volontariamente si compone di un unico pianosequenza, [...] Vai alla recensione »
Altro film italiano ieri (ma non in concorso: nelle Giornate degli autori) è stato Valzer di Salvatore Maira. Migliore dei due che finora hanno modestamente rappresentato i colori nazionali, Valzer meritava visibilità più di loro. Non macera le parti intime dello spettatore con un professionista, un usuraio e un parricida, come Nessuna qualità agli eroi; non dà un banale sviluppo alternativo ai Cento [...] Vai alla recensione »