Titolo originale | Un baiser, s'il vous plaît! |
Anno | 2007 |
Genere | Sentimentale, |
Produzione | Francia |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Emmanuel Mouret |
Attori | Virginie Ledoyen, Stefano Accorsi, Emmanuel Mouret, Julie Gayet, Michaël Cohen Frédérique Bel, Mélanie Maudran. |
Uscita | venerdì 9 maggio 2008 |
Distribuzione | Officine Ubu |
MYmonetro | 2,96 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 30 marzo 2016
Emilie e Gabriel si incontrano per caso e si piacciono. Subito. Molto. Cenano insieme e proseguono, morigerati, la serata in camera di Emilie, in viaggio per lavoro. In Italia al Box Office Solo un bacio per favore ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 89,3 mila euro e 28,1 mila euro nel primo weekend.
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Emilie e Gabriel si incontrano per caso e si piacciono. Subito. Molto. Cenano insieme e proseguono, morigerati, la serata in camera di Emilie, in viaggio per lavoro. Gabriel vorrebbe congedarsi con un bacio che Emilie gli nega. Perché? Perché un bacio può scatenare reazioni a catena e conseguenze imprevedibili. È stato così per Nicolas e Judith, i protagonisti amanti della storia di Emilie. La testimonianza della liasion dangereus chiarisce a Gabriel il rifiuto della donna ma non spegne il desiderio di baciarla.
Che cos'è un bacio? Possiamo intanto dire cosa non è per il regista francese, Emmanuel Mouret: non è "un apostrofo rosa fra le parole t'amo", non è un gesto che mette in moto trentaquattro muscoli e provoca, se appassionato, fino a centoventi battiti al minuto, non è un segno affettivo. È invece un fattore chimico scatenante, in particolare se si tratta del primo. Emilie, come ogni donna, è consapevole della sua importanza per interpretare la compatibilità con Gabriel. Un bacio dato bene la convincerà ad approfondire la relazione, un bacio insoddisfacente la scoraggerà.
L'"operetta morale" e sentimentale di Mouret non perde mai interesse per quel bacio sospeso e rimandato per novantasette minuti, che trasmette agli amanti in potenza una serie di importanti informazioni sulle quali il film si interrompe. Se le conseguenze del bacio della coppia raccontata da Emilie a Gabriel sono esposte e confessate, l'effetto dello scambio chimico e romantico tra i due protagonisti indugia sul volto della donna nel lungo primo piano dell'epilogo.
La lettura di Emilie ci resta ignota, la scelta di unirsi romanticamente a Gabriel pure. Le sollecitazioni chimiche dell'atto romantico rimangono frustrate per lo spettatore, libero di concludere il percorso narrativo degli amanti: lasciare Emilie inchiodata in primo piano o affrancarla dalla strategia femminile e proiettarla lungo il corridoio dell'albergo a cominciare l'amore.
La raffinata misura dei mezzi espressivi dello stile francese incontra i gesti inquieti e gli sguardi febbrili di Stefano Accorsi, marito italiano e tradito di Judith, che abbandona l'espressione (quasi sempre) enfatizzata ed esasperata dello stile nazionale.
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Dopo un incontro fortuito e una cena insieme piacevole per entrambi, Gabriel desidera dare un bacio a Emilie. Un bacio significa “ti amo” ma ci sono “ti amo” che significano “vorrei fare i miei figli con te” e altri che significano “desidero la tua felicità quanto desidero la mia felicità”.
Il titolo della mia recensione è banale, ma Mouret, che non avrà moltissime frecce al suo arco, sa come giocarsele. Nel suo film precedente, "Cambio d'indirizo"(Appunto), mostrava due persone che forse erano innamorate sin dall'inizio, poi un pò annoiandosi ed annoiandoci complicavano la loro vita a sé stessi ed agli altri; gli sviluppi non sempre erano forse verosimili, ma lo stile nel raccontare [...] Vai alla recensione »
Commedia romantica, surreale e quasi "fiabesca" sugli effetti che può provocare un bacio, Il filo conduttore del film lascia un pò perplessi: un bacio può fare cambiare i sentimenti che ci legano a qualcuno tramutandoli in amore.. anche nel caso in cui si ami già qualcun'altro. Probabilmente i nostri protagonisti Judith e Nicolas si amavano [...] Vai alla recensione »
Troppo forte Emmanuel Mouret. È come Austin Powers. Scongelato dagli anni '60. Eccolo lì con la sua sciarpetta ben infilata nel cappottino realizzare per le strade di Parigi i suoi raccontini morali come fosse un nuovo Rohmer. Questo cineasta gentile e mostruosamente anacronistico scrive, dirige e interpreta dei film in cui i personaggi sono giovani ma non dicono parolacce, ascoltano Schubert, non [...] Vai alla recensione »
Gabriel (Michaël Cohen) incontra Emilie (Julie Gayet), parigina a Nantes per affari. Lei si informa su una certa via. Lui le propone di rivedersi la sera. Lei accetta, senza esitare. Quando poi stanno per salutarsi, lui le chiede un bacio, niente altro che un bacio. Se quella di Gabriel ed Emilie fosse "vita vera", forse lei accetterebbe, o forse no.
Nessun bacio è innocente, nessuno è privo di significato e di conseguenze: da un bacio rubato può nascere una commedia leggera ed elegante come questa, in cui una piccola storia muove il gioco dei sentimenti e dei desideri alla maniera del cinema di parola. Parte del triangolo è Stefano Accorsi, il marito, ormai in grado di recitare in francese per poi doppiarsi in italiano, accanto alla moglie, la [...] Vai alla recensione »
Che Emmanuel Mouret creda nell'utopia dell'amicizia fra uomo e donna, lo aveva già dimostrato nel suo furbissimo Cambio d'indirizzo. Quello che i francesi con pomposo sciovinismo chiamano "il Woody Allen francese" o "il nuovo Rohmer" ama prendere giovani attrici bellissime e dar loro la parte di amiche fidate (anche troppo) che lui finirà per conquistare con azioni, reazioni e richieste tanto improbabili [...] Vai alla recensione »
Dedicato a chi pensa che il cinema e la letteratura - forse anche l'arte di dipingere quadri - siano sport competitivi: ogni volta che viene battuto un record, guai a tornare indietro. Uno bravo decide che il narratore-Dio ("colui che nella creazione è responsabile di ogni cosa, ma non si mostra mai", secondo la sintesi di Flaubert) appartiene al passato, e subito i meno bravi si adeguano, fino all'illeggib [...] Vai alla recensione »
Commedia sentimentale alla francese (che più francese non si può), sul filo di una raffinatezza sempre sul punto di estenuarsi in tedio. «Solo un bacio per favore», d'altronde, richiama subito alla mente gli apologhi giovanilistici di Rohmer che negli anni Ottanta divisero nettamente il pubblico tra deliziati ed esasperati («Il raggio verde», «Racconto di primavera», «Un ragazzo.
Il cinema della parola ha in Francia il suo cultore più geniale in Eric Rohmer. Da qualche tempo lo segue, con tratti fini e gentili, l'attore regista Emmanuel Mouret che, in queste cifre si era già cimentato con un suo primo film, "Cambio d'indirizzo". Oggi continua su quella strada, egualmente attento e sottile, quasi con delicatezza. Si comincia in provincia, a Nantes.
In Solo un bacio per favore, a Nantes, una donna e un uomo s'incontrano per caso; passano la serata insieme e vivono un breve, casto idillio. Alla richiesta di un bacio, lei risponde raccontando (in flashback) la storia di un'altra donna e di un altro uomo, cui un solo bacio fu fatale. Non siamo certo i primi a dire che il cinema di Emmanuel Mouret (da noi si è visto il suo "Cambio d'indirizzo") [...] Vai alla recensione »
There must be ways in which "Shall We Kiss?" could be made more French than it already is, but, short of adding a cancan sequence, I can't think of any just now. The movie is written and directed by Emmanuel Mouret, who also stars, and gets to take his clothes off next to Virginie Ledoyen. In case this sounds like a filmmaker tipping the scales in his own favor, I should point out that Mouret plays [...] Vai alla recensione »
Esistono i baci senza conseguenze? Ovvero è possibile che un uomo e una donna, entrambi impegnati, possono sfogare un desiderio e poi riprendere il precedente equilibrio? Esiste una «via» francese all'esplorazione degli incontri amorosi che ha radici nella cultura letteraria e teatrale illuminista del racconto morale (il ragionamento che controlla l'azione tra saggezza e instinto, con qualche elemento [...] Vai alla recensione »
Nessun bacio è innocente, nessun bacio è privo di conseguenze: un bacio – anche quello più lieve – può portare sofferenza, solitudine e inganno. Questo è il risultato del teorema sentimentale messo in scena da Emmanuel Mouret (Cambio d'indirizzo): Gabriel ed Emilie si incontrano per caso e quando lui le chiede un bacio, lei rifiuta. Per spiegare i motivi del suo "no", Emilie racconta la storia dei [...] Vai alla recensione »
Mouret torna a parlare dei folli meccanismi del desiderio, scegliendo una narrazione non lineare dove i dialoghi hanno un ruolo fondamentale. In questo racconto morale, che ha il sapore del vaudeville, Mouret gioca con il potere seduttivo delle parole. Due amanti si sentono in colpa per aver ingannato un amico, ma allo stesso tempo si divertono a violare le regole che ostinatamente s'impongono senza [...] Vai alla recensione »
Emmanuel Mouret imita Eric Rohmer e François Truffaut. Vasto programma per piccoli film dove i personaggi s'innamorano dell'amore, non di qualcuno. Ecco, dopo Cambio d'indirizzo, il più prevedibile Solo un bacio, per favore («solo» manca nell'originale: Un baiser, s'il vous plaît), presentato alle Giornate degli autori dell'ultima Mostra di Venezia.