Il capitalista

Samuel Fulton è un milionario che, giunto in prossimità del fare testamento, vuole beneficiare la famiglia del figlio della ragazza che, quando lui era giovane, gli si era negata imprimendo così la svolta alla sua vita che lo aveva portato ad arricchirsi. Prima di procedere vuole però verificare che lui, sua moglie e i suoi figli ne siano meritevoli. Fingendosi un artista anziano e squattrinato riesce ad installarsi nella loro casa come pensionante. Quando deciderà di bonificare loro 100.000 dollari cambierà profondamente il loro menage ma avrà anche modo di conoscere a fondo i loro sentimenti.

Una commedia con una premessa così poco romantica da poter piacere a John Landis.

"Gli HAPPY DAYS, le MODE PAZZE, le GRANDI CANZONI dei RUGGENTI ANNI VENTI." Così si esprimeva uno dei lanci di questo film 'leggero' ma nient'affatto scontato di Douglas Sirk. Il quale non lo considerava certo tra i suoi più degni di memoria se affermava: "Non me lo ricordo troppo bene. Ho una memoria da pittore, non una memoria per le storie. Posso ricordare dove ho provato interesse in qualcosa o ho cercato di fare qualcosa di personale. Ma non quando avevo storie così scarse che tutto ciò che potevo fare era cercare di superarle."

Visto oggi il film non manca di elementi di interesse. A partire dai due personaggi più evidenti sul piano dello star system. Quello noto è Rock Hudson che Sirk aveva visto in L'uomo di ferro decidendo di chiamarlo per un provino essendo bisognoso di trovare e modellare una star per i suoi film Universal. Sirk dirà che ad occhio nudo appariva soltanto come un bell'uomo ma per l'occhio della macchina da presa assumeva quel tocco in più che alla vista umana non appariva. L'altro è un giovanissimo James Dean che compare (non accreditato) in una scena nel bar.

Ma ciò che fa pensare ad un ulteriore tassello in quel percorso di dissezione della piccola borghesia che Sirk ha ormai intrapreso è innanzitutto l'elemento di partenza antiromantico (essere grato alla ragazza che un tempo non ha apprezzato il corteggiamento). Ne segue poi una descrizione al vetriolo di una famiglia in cui le giovani generazioni si salvano mentre gli adulti vivono il presente in funzione di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato. In particolare la madre, arrampicatrice sociale di provincia, che non smette mai di rinfacciare una condizione di vita 'non all'altezza' per poi trasformarsi in una parvenu pronta anche ad offendere il pretendente non ricco della sua pupilla. La caratterizzazione di Charles Coburn nei panni dell'anziano milionario è di quelle che si ricordano per l'ironia e la sottile (e al contempo bonaria) perfida lucidità. 