Titolo originale | La demoiselle d'honneur |
Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Claude Chabrol |
Attori | Benoît Magimel, Aurore Clément, Laura Smet, Suzanne Flon, Bernard Le Coq, Michel Duchaussoy . |
Uscita | venerdì 23 settembre 2005 |
MYmonetro | 2,59 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 febbraio 2017
Presentato a Venezia nel 2004, il film di Chabrol racconta la storia di un amore a prima vista tra un uomo e una damigella d'onore conosciuta durante un matrimonio. In Italia al Box Office La damigella d'onore ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 212 mila euro e 52,6 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Il venticinquenne Philippe è un ragazzo dolce e bello che vive con la madre e le due sorelle più piccole in una tranquilla zona di periferia. Al matrimonio di una delle sorelle, la bellissima damigella d'onore, Senta, gli trafigge il cuore. È amore a prima vista. Ma Senta non ama come tutti gli altri. La sua passione avviluppa e consuma Philippe. Un giorno essa afferma che come prova d'amore ciascuno di loro dovrebbe uccidere uno sconosciuto. Quando si dice "un film di Chabrol" si suggerisce un marchio di garanzia: qualità della storia, casting di alto livello, regia quasi invisibile ma molto attenta e...ironia al vetriolo sulla borghesia francese. Questa volta l'ultimo elemento manca. Il maestro francese ci racconta l'ennesima storia torbida ma rimane fermo alla descrizione di un rapporto a due senza gettare lo sguardo alle cause della devianza. Per capirsi: "Il buio nella mente" è un ricordo lontano.
ADESSO Claude Chabrol ha 74 anni e sul lavoro è un poco più distratto, un poco meno crudele. «La demoiselle d'honneur» (La damigella d'onore), presentato fuori concorso, tratto da un romanzo della perfetta scrittrice di polizieschi Ruth Rendell, è un film piuttosto manierato, ma sempre affascinante. Una storia d'amore vampiresco e cannibalico, ambientata in una quieta città provinciale della Loira [...] Vai alla recensione »
Profondo nero, il maestro Chabrol colpisce ancora. E inchioda alla poltrona il pubblico della Mostra in un crescendo di inquietudine, mistero, angoscia, sorprese. Silenzio in sala, la tensione si taglia col coltello. Poi, con i titoli di coda, esplode l’ovazione. La damigella d’onore , ispirato a un romanzo di Ruth Rendell, realizzato con una partecipazione italiana (Titania) e proiettato fuori concorso, [...] Vai alla recensione »
Neanche questa volta il vecchio maestro del thriller francese ci ha deluso. Claude Chabrol porta sugli schermi veneziano il suo La damigella d'onore tratto da un romanzo di Ruth Rendell e ci regala ancora una volta un inquietante ritratto di provincia tra follia e ossessioni amorose. La storia è quella di Philippe, un venticinquenne come tanti che vive in periferia con la madre e due sorelle, una delle [...] Vai alla recensione »
La profonda antipatia dei due attori protagonisti, così come dei loro personaggi, impedisce di entrare come si dovrebbe dentro questo che se contiamo bene è il cinquantaquattresimo film del prolifico e quasi mai deludente Claude Chabrol, vero grande e consacrato erede dell’arte hitchcockiana dell’inquietudine. E non è che per riuscire i personaggi debbano essere sempre accattivanti: per stare ai più [...] Vai alla recensione »
Trama: Nantes (Francia). Phillippe, un giovane sul punto di iniziare un nuovo lavoro, incontra al matrimonio della sorella l’intrigante Senta, una delle damigelle d’onore, e se ne innamora. Lei però esige da lui una serie di prove d’amore tra cui fare sesso con un uomo e, addirittura, uccidere uno sconosciuto. Perché vederlo: è un thriller psicologico diretto da un maestro del cinema francese.
Claude Chabrol torna a scandagliare il microcosmo della provincia francese e .ancora una volta si serve di un romanzo della scrittrice inglese Ruth Rendell, con la quale aveva già collaborato ne Il buio nella mente del 1995. Stavolta però il cineasta parigino appare meno efficace e un po’ più stanco nel delineare gli abissi insospettabili che si celano oltre i vialetti ben curati delle abitazioni piccolo [...] Vai alla recensione »
Ruth Rendell e Claude Chabrol, felice sodalizio: dopo il buio nella mente (dvd Dolmen), tocca a La damigella d’onore passare dalla pagina della romanziera inglese alla pellicola del regista francese, quindi alla Mostra di Venezia. Per Il buio Isabelle Huppert e Sandrine Bonnaire ebbero la coppa Volpi nel 1995; per La damigella Benoit Magimel e Laura Smet (figlia di Johnnie Halliday e Nathalie Baye, [...] Vai alla recensione »
Ancora una famiglia analizzata con lo sguardo paziente e preciso dell’entomologo, ancora una donna dall’ambiguità sconvolgente, ancora degli omicidi nella notte della provincia francese. E Claude Chabrol che con il suo stile inconfondibile (sempre «leggero» grazie ai piccolissimi e gustosi contrappunti ironici che costellano gran parte dei suoi lavori), porta a Venezia, fuori Concorso, la sua cinquantunesim [...] Vai alla recensione »
Cesellatore del dettaglio narrativo, dell'arguzia descrittiva e della geometria di messinscena, Claude Chabrol traspone ne La damigella d'onore il romanzo Il buio nella mente della scrittrice inglese Ruth Rendell, intrecciando da par suo erotismo, noir e indagine d'ambiente. Philippe, l'ottimo emergente Benoit Magimel, è un venticinquenne avviato alla carriera d'imprenditore che vive con la madre parrucchie [...] Vai alla recensione »
Ha arruolato tutta la famiglia. Il figlio attore Thomas Chabrol. Il figlio compositore Matthieu Chabrol. La figliastra Cécile Maistre, assistente alla regia. Tutti insieme appassionatamente, per girare un film che comincia con un matrimonio e finisce piuttosto in nero. Viene infatti da un romanzo di Ruth Rendell, la gran signora del thriller inglese pubblicata in Italia da Fanucci (scrive anche con [...] Vai alla recensione »
La Damigella d'onore che dà il titolo al film di Claude Chabrol è Senta, ragazza eccentrica che ama raccontarsi in biografie improbabili dove si vuole attrice, modella per fotografi di fama, vanta una vita a New York, provini a Parigi, una solitudine obbligata. Ecco che all'improvviso questa creatura di ostentata ambiguità si «scontra» con qualcuno che in apparenza sembra il suo opposto, Philippe, [...] Vai alla recensione »
Chabrol è come un rifugio. Qualunque suo film, anche il meno riuscito, è una sicurezza. Ti prende per mano e ti porta in giro per la provincia francese, tra storie torbide e tenere, senza particolari scosse, senza mai deludere. Una filmografia abbondantissima, qualche guizzo sorprendente (l’ultimo è Grazie per la cioccolata) per poi tornare sistematico all’intelligenza della riflessione, della calma, [...] Vai alla recensione »
Una vedova ancora piacente (la radiosa Aurore Clément) porta i figli, un giovanotto e due ragazze, a conoscere il suo nuovo spasimante. Ma la serata non scorre liscia, anzi. Lo spasimante si rivela un maturo ganimede dai modi affettati; le cortesie di rito dissimulano a stento il fastidio reciproco; come se non bastasse la donna, in segno di devozione, decide di far dono all’amante di una testa muliebre [...] Vai alla recensione »
Philippe (Benoît Magimel, La pianista) è un giovane come tanti: vive in famiglia e aspetta di iniziare un nuovo lavoro. Quando al matrimonio della sorella incontra Senta (Laura Smet, figlia d’arte di Nathalle Baye e Johnny Hallyday), è colpo di fulmine. Lei però vuole una grande prova d’amore: entrambi devono impegnarsi a uccidere uno sconosciuto. Ancora una volta la provincia.
Claude Chabrol, il regista francese, 75 anni, divenuto con il tempo sempre più bravo, materializza in «La damigella d'onore» il termine «amour fou» raccontando la storia di un amore vampiresco e cannibalico, di una specie d'amore possessivo, opprimente, divorante. Tratto da un romanzo della perfetta scrittrice di polizieschi Ruth Rendell, trasferito in Francia in una quieta città provinciale della [...] Vai alla recensione »
Attenzione alle damigelle rimorchiate ai matrimoni: sono pericolose. Lo sperimenta Vince Vaughn in 2 Single a nozze, quando si sente dire da una magnifica rossa, armata di sorriso: «Non lasciarmi mai, ti ritroverei ovunque». Poi c’è il tipo dal fascino più cupo, sexy e misteriosa come Laura Smet che, nella vita, è la figlia di Johnny Hallyday e Nathalie Baye.