Titolo originale | The End of the Affair |
Anno | 1999 |
Genere | Drammatico, Sentimentale |
Produzione | Gran Bretagna, USA |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Neil Jordan |
Attori | Stephen Rea, Ralph Fiennes, Ian Hart, Julianne Moore, Jason Isaacs, Heather-Jay Jones, James Bolam Sam Bould, Cyril Shaps, Penny Morrell, Simon Fisher Turner, Deborah Findlay, Nicholas Hewetson, Jack McKenzie. |
Tag | Da vedere 1999 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,97 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 25 marzo 2019
La tormentata e passionale storia d'amore tra lo scrittore Maurice Bendrix e Sarah, la moglie del monotono funzionario Henry Miles. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, 4 candidature a Golden Globes, 1 candidatura a SAG Awards, Al Box Office Usa Fine di una storia ha incassato 10,6 milioni di dollari .
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CONSIGLIATO SÌ
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Dal romanzo di Graham Greene. Il buon Fiennes viene abbandonato dall'inquieta Julianna, senza una spiegazione. Prima comincia a farsi delle domande, ma non trova risposte. Le ipotesi diventano sempre più strane e ossessive. Naturalmente si arriva al punto in cui l'amore diventa odio. Greene, specialista di gialli trasferisce la sua attitudine nella sfera dei sentimenti. Jordan lo sostiene con accortezza.
Londra, 1946. In una serie di pagine cariche di odio e di risentimento, lo scrittore Maurice Bendrix ripercorre le tappe della sua ardente relazione con la bella ed enigmatica Sarah, moglie del facoltoso diplomatico Henry Miles; divenuto l'amante della donna, Maurice era stato improvvisamente abbandonato da Sarah nel 1944, senza ricevere alcuna spiegazione e ritrovandosi in preda alla gelosia.
Il regista irlandese Neil Jordan adatta per il grande schermo il complesso romanzo La fine dell'avventura, di Graham Greene, dal quale nel 1955 era già stata tratta un'omonima pellicola diretta da Edward Dmytrick ed interpretata da Deborah Kerr. Sceneggiato dal regista, il film copre il periodo degli anni della Seconda Guerra Mondiale, assumendo come punto di vista narrativo quello del personaggio maschile, Maurice Bendrix (Ralph Fiennes), proiezione letteraria dell'autore stesso (che per il suo libro si era ispirato ad una vicenda autobiografica); ed è proprio tramite la voce e le parole di Bendrix che allo spettatore viene raccontata, attraverso numerosi flashback, la cronaca della sua appassionata storia d'amore con l'affascinante Sarah Miles (Julianne Moore).
Mantenendo l'intricata struttura ad analessi del romanzo di Greene, Jordan costruisce l'intero film come un'investigazione sul mistero che avvolge la figura di Sarah, e sulle inesplicabili motivazioni che l'hanno spinta a troncare ogni rapporto con Maurice; a costituire lo strumento di questa indagine è Mr. Parkis (Ian Hart), il detective assunto dallo scrittore per seguire i movimenti della sua ex-amante. Ma la soluzione all'ossessiva ricerca del protagonista sarà fornita soltanto dal diario di Sarah, nel quale verranno rivelati i turbamenti religiosi della donna. E infatti, in questo fosco melodramma i temi della fede, del senso di colpa e del destino assumeranno un autentico ruolo-chiave; soprattutto verso il finale, quando gli effetti di un fato avverso e beffardo si manifesteranno in tutta la loro tragica ineluttabilità, separando per sempre i due innamorati.
Il tono fortemente drammatico della pellicola è accentuato in maniera efficace dalla cupa fotografia di Roger Pratt, dalle ambientazioni notturne della Londra degli anni '40 e dalla suggestiva colonna sonora composta da Michael Nyman. Se l'estrema fedeltà della sceneggiatura alla fonte letteraria può causare in alcuni punti una certa mancanza di fluidità nel passaggio dal testo allo schermo, la qualità del risultato finale è comunque ampiamente garantita da diverse scene molto coinvolgenti e dalle superbe interpretazioni dei due protagonisti, Ralph Fiennes e Julianne Moore, che ha ricevuto la nomination all'Oscar come miglior attrice.
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L'ho scoperto,colpevolmente, a 10 anni dalla sua uscita in questi giorni di feste natalizie, tutte improntate a riti pagani e minimamente cristiani.E' stata una folgorazione sotto tutti i profili perché raramente un film tratto,come altri, da un libro (= di Graham Greene), sovente delude la platea.Ma qui c'é tutto in questa Londra molto simile a se stessa e in questi due personaggi, veramente vissuti [...] Vai alla recensione »
"Film in pieno stile inglese, con una narrazione elegante e mai eccessiva, nonostante il drammatico finale. Ottima la direzione degli attori, mai sopra le righe a parte il personaggio dell'investigatore privato (ian Hart), autentica "chicca" della storia, con il suo essere maniacalmente preciso nell'espletare il proprio compit e richiamare alla mente il "Wolf" di "Pulp [...] Vai alla recensione »
Peccando un pò di schematismo, il cinema dell'irlandese Jordan, (che peraltro trova non di rado difficoltà ad essere distribuito sugli sche(r)mi nostrani: a parte il pasticciato ma curioso "Garzone del macellaio", solo Sky, che mi risulti, ha dato visibilità al recente "Ondine"), si può suddividere in due categorie. Alla prima appartengono i due film citati, ma per certi versi anche il più conosciuto [...] Vai alla recensione »
Very British this film. La storia è sentimental-drammatica, ambientata durante la guerra, con annessi bombardamenti. Toni pacati, i tre personaggi gestiscono i propri sentimenti con dolore si, ma con dignità, senza enfatizzare platealmente la propria disperazione, eccezzion fatta per lo sfogo nel finale di Maurice (Fiennes) nei confronti del prete.
Straziante storia d'amore che si ripete ben due volte, prima dal punto di vista del protagonista maschile e poi (in maniera illuminante per la trama) da quello della protagonista femminile. Il finale si intuisce facilmente fin dalle prime scene e il dualismo fede-ragione viene ridicolizzato ai fini di una trama sdolcinata e ben poco realistica.
L'amore, l'infedeltà, la guerra, una promessa fatta a Dio, la gelosia, la morte. Nel suo stile bellissimo, lo scrittore inglese Graham Greene condensò nel 1951 ne La fine dell'avventura due elementi autobiografici: il ricordo della passione vissuta con l'americana Catherine Walstone, sposata a un ricco uomo d'affari; e la tensione religiosa, la sua fede di cattolico anticonformista credente nel rapporto [...] Vai alla recensione »