Titolo originale | Event Horizon |
Anno | 1997 |
Genere | Fantascienza, |
Produzione | USA |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Paul W.S. Anderson |
Attori | Kathleen Quinlan, Sam Neill, Laurence Fishburne, Joely Richardson, Richard T. Jones Jack Noseworthy, Jason Isaacs, Sean Pertwee, Peter Marinker, Holley Chant, Robert Jezek, Barclay Wright, Noah Huntley. |
Uscita | venerdì 23 gennaio 1998 |
Distribuzione | UIP - United International Pictures |
MYmonetro | 1,96 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 4 novembre 2011
Siamo nel 2047, un gruppo di recupero stellare cerca di raggiungere un'astronave scomparsa e poi riapparsa improvvisamente vicino a Nettuno. In Italia al Box Office Punto di non ritorno ha incassato 732 mila euro .
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Siamo nel 2047, un gruppo di recupero stellare cerca di raggiungere un'astronave scomparsa e poi riapparsa improvvisamente vicino a Nettuno. La fantascienza fa ormai il verso a se stessa. Il genere deve "riposare", o reinventarsi.
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2047. Sette anni prima la Event Horizon è stata lanciata nello spazio con a bordo un rivoluzionario congegno in grado di deformare lo spazio- tempo e raggiungere la velocità della luce. Della nave però si perdono le tracce, finché dalla Terra non viene captato un messaggio di soccorso proveniente dall’orbita di Nettuno.
Premetto che ho visto il film ieri e lo recensisco oggi perchè è in programmazione su tim vision. Le intuizioni dello script hanno del formidabile: è il primo film nel quale si parla di gravitoni, particella di cui ora la scienza postula l'esistenza matematica anche senza averla ancora dimostrata sperimentalmente, così come la propulsione interstellare, alla luce delle [...] Vai alla recensione »
Paul W. S. Anderson prima di spopolare con la fortunata saga dei Resident Evil sperimenta l’horror fantascientifico e forse avrebbe potuto fare di meglio nel cimentarsi con il genere che ambientare su di un’astronave invece che su di un pianeta alieno un soggetto già visto altrove in una riedizione per piccini di Solaris di Tarkovskij con la stramba pretesa di mischiare il [...] Vai alla recensione »
"Event Horizon", l'orizzonte degli eventi, è l'orlo di un buco nero. L'astronave che apre il varco per l'Inferno (senza sapere che lo è e scoprendolo tragicamente) porta lo stesso nome. Aprire un varco per l'Inferno significa caderci dentro senza rimedio. Quando la nave di soccorso e ricerca attracca, i dèmoni, che sono gli [...] Vai alla recensione »
Il plot è interessante, e offre molte possibilità di narrazione, la via introspettiva, così come quella horror, o quella psicologica. Peccato che il regista sia Paul W. Anderson, celeberrimo per la trasposizione cinematografica del videogame Resident Evil, che avrebbe cominciato qualche anno dopo questo film. La mancanza di talento di questo regista si fa sentire [...] Vai alla recensione »
Ci vuole poco a capire quanto il regista e lo sceneggiatore abbiano generosamente preso a prestito idee soprattutto da "Alien" di Scott e da "Solaris" di Soderbergh, ma pur non brillando di originalità il film - tutto sommato - coinvolge e fila liscio come l'olio. Si presenta dunque come un fantahorror ben costruito e dalle atmosfere un po' fumettistiche.
Film spettacolare,ben fatto.La trama e' avvincente e piena di suspance per cui per me' e' un 5 stelle
Film davvero deludente..la prima parte non è malaccio e scopiazza abbastanza bene il primo "Alien"...quella centrale è noiosa e senza un minimo d'atmosfera, il finale è sbrigativo. Davvero poco o nulla da salvare in questo film che è mediocre sotto ogni aspetto, personaggi caratterizzati male (in tipico stile Paul WS Anderson), scene d'azione praticamente assenti e soprattutto tanti clichè è scopiazzature [...] Vai alla recensione »
Un quesito: il progettista Weir se poniamo che nel 2047 abbia pressappoco la medesima età dell'attore che ne interpreta la parte, ossia Sam Neil nel 1997 (data di uscita del film), quindi 50 e lo riportiamo indietro di 35 anni a quando nel film aveva progettato la Event Horizon risulta avrebbe avuto 15 anni. Minchia!!! Va beh facciamo pure che ne abbia 60, tanto Neil nn è che se li portasse divinamente [...] Vai alla recensione »