Titolo originale | Vrba |
Titolo internazionale | Willow |
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Macedonia, Ungheria, Belgio, Albania |
Durata | 101 minuti |
Regia di | Milcho Manchevski |
Attori | Sara Klimoska, Natalija Teodosieva, Kamka Tocinovski, Nenad Nacev, Nikola Risteski Petar Caranovikj, Ratka Radmanovic, Petar Mircevski, Ana Kostovska, Laze Manaskov, Blagoja Corevski, Sonja Oshavkova, Kire Gorevski, Adem Karaga, Ivan Gosevski, Jelena Jovanova, Simon Manaskovski, Nikola Nakovski, Katina Ivanova, Marija Novak, Elena Kuzmanov, Emine Halil, Ebru Musli, Sara Spirkoska, Kire Georgiev, Nikola Nastoski, Matea Jankovska, Stefan Spasov, Goran Nikov, Cedomir Mitevski, Irena Trpeska, Ana Dimitrova, Krste Dzhidrov, Ziba Radoncikj, Pavle Dimkovski, Valentin Kostadinovski, Ilija Volcheski, Katarina Ilievska, Muhamed Usein, Filip Spanakov, Petar Kordoski, Vladimir Patoski, Ivan Kimovski, Cvetanka Kotevska, Biljana Belicanec, Vlado Dojcinovski, Magdalena Rizova, Petar Temelkovski, Goce Vlahov. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 25 ottobre 2019
Tre storie, tre genitori che devono prendere decisioni difficili sui figli.
CONSIGLIATO N.D.
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Tre storie, tre insolite eroine. Nel medioevo, in Macedonia, una donna anziana si offre di aiutare una coppia che non riesce a concepire, a patto che le lascino tenere il primogenito. Un tassista investe un uomo in strada. Seduto sul marciapiede, sotto la pioggia, aspetta la polizia. Colpita dalla sua onestà, Rodna gli offre un ombrello. Tre anni dopo i due sono sposati, ma non possono avere figli, finché non provano la fecondazione in vitro. Rodna resta incinta di due gemelli, ma scopre che uno dei due nascerà deforme. Il marito è contrario all'aborto, e lei si trova davanti a una scelta difficile. La sorella di Rodna ha adottato un bambino di cinque anni. È molto intelligente, ma non dice una parola. E un giorno, improvvisamente, sparisce.
Parte forte questo Willow, trittico di storie dirette da Milcho Manchevski, con un racconto bruciante e antico abbastanza da elevarsi a eziologia. L'origine di un male dalle sfumature marcatamente mistiche si oppone al desiderio di maternità di una coppia vissuta (forse) molti anni fa. La collocazione temporale non è precisa, né vuole esserlo, e da quel primo racconto ne discendono altri due, ben [...] Vai alla recensione »
Ha fotografato mezzo mondo. In sessant'anni di attività ha creato con le sue fotografie le icone più rappresentative del gusto e dell'estetica di un universo oggi inflazionato da un'overdose di quadrangoli di ogni formato e qualità, contribuendo a definire l'immaginario del cinema, dell'arte, della moda e di quant'altro rientri nella sfera del Pop e del fotogiornalismo, compreso il glamour della cronaca, [...] Vai alla recensione »
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Il regista macedone Milo Manevski nel suo sesto lungometraggio, Vrba, torna alla struttura ad episodi, che tanto gli è cara sin dai tempi di Pred dozhdot (Prima della pioggia), Leone d'oro al Festival di Venezia, il suo riconoscimento più prestigioso. Le analogie non si fermano a questo, torna il ricorso ai salti temporali minimi o dilatati e torna la rappresentazione di ambienti antitetici, l'assetto [...] Vai alla recensione »