Titolo originale | Liberté |
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Spagna |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Albert Serra |
Attori | Helmut Berger, Stefano Cassetti, Johanna Dumet, Marc Susini, Iliana Zabeth Laura Poulvet (II), Baptiste Pinteaux, Theodora Marcadé, Alexander García Düttmann, Lluís Serrat, Xavier Pérez, Francesc Daranas, Catalin Jugravu, Montse Triola, Safira Robens, Arnaud Guy. |
MYmonetro | 3,21 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 10 luglio 2019
Libertini della corte di Francia cercano sostegno in un duca tedesco. Il film è stato premiato al Festival di Cannes,
CONSIGLIATO SÌ
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Dei libertini espulsi dalla corte puritana di Lous XVI, cercano l'appoggio del leggendario duca di Walchen, seduttore e libero pensatore tedesco, solitario in un paese dove regnano l'ipocrisia e la falsa virtù. La loro missione: esportare in Germania il libertinaggio, la filosofia dell'illuminismo basata sul rifiuto della moralità e dell'autorità, ma anche, e soprattutto, trovare un luogo sicuro per continuare i loro giochi fuorviati. I novizi del vicino convento saranno attratti in questa notte in cui la ricerca del piacere non obbedisce più a leggi diverse da quelle dettate da desideri irrealizzati?
Ispirandosi alla sua rappresentazione teatrale dell'anno precedente(con Helmut Berger e Ingrid Craven)il regista guarda alle 120 giornate di Sodoma di DeSade,44 anni dopo il Salò di Pasolini.Ma a differenza di quest'ultimo,il regista mette da parte il discorso della corruzione del Potere e si concentra sulla monotonia e l'assenza di piacere nella reiterazione delle perversioni da [...] Vai alla recensione »
Rielaborazione dello spettacolo di Albert Serra allestito per la Volksbühne, Liberté è un gioioso film cervello ambientato tutto in una notte in una radura di un bosco ai margini della Storia. L'abbrivio è dato dalla necessità di allearsi con donne forti per mettere a segno un piano di insurrezione contro il re. La cosa origina il tremendo racconto di in un infame supplizio patito da un insorto (di [...] Vai alla recensione »
1774, pochi anni prima della rivoluzione francese, tra Potsdam e Berlino... Madame di Dumeval, il Duca di Tesis e il Duca di Wand, libertini espulsi dalla corte puritana di Luigi XVI, cercano il sostegno del leggendario Duca di Walchen, seduttore tedesco e libero pensatore, merce rara in un paese dove regna l'ipocrisia e la falsa virtù. La loro missione: esportare in Germania il libertinaggio, una [...] Vai alla recensione »
È davvero un cineasta oscuro e inclassificabile lo spagnolo Albert Serra. Ossessionato dall'Illuminismo e dalle contraddizioni della storia europea, guarda a Rossellini, Pasolini, De Sade e preferisce spesso partire da un'idea narrativa semplice ed essenziale, attorno alla quale dilatare i tempi e misurare le condizioni e le possibilità della rappresentazione.
Nelle ultime scene di Liberté la regia teatrale che Albert Serra aveva realizzato due anni fa alla Volskbuhne di Berlino, Helmut Berger usciva finalmente dalla carrozza del duca di Walchen, dove era rimasto chiuso per quasi l'intero spettacolo, appoggiato al suo bastone, corpo incerto e magnifico che in quella «esplorazione carnale dell'idea di Europa» come Serra definisce la sua ossessione per il [...] Vai alla recensione »
"Non portarmi nel bosco di sera, ho paura nel bosco di sera" cantava Rosanna Fratello. Era una donna, non era una santa e non sono santi nemmeno i nobili protagonisti di Liberté, il film di Albert Serra che dopo essere stato una pièce teatrale e divenuto un film permettendo al regista catalano di sfondare i limiti di rappresentazione sessuale che il palcoscenico imponeva.
All'interno di una lettiga abbandonata in un bosco, alcuni gentiluomini ripensano a un episodio accaduto durante la Rivoluzione. Un uomo squartato dalle forze opposte di quattro cavalli, di fronte agli occhi di un gruppo di fanciulle: nel loro sguardo l'orrore si tramuta in soddisfazione e nuova consapevolezza. Sono loro le donne del futuro. In questo preambolo sta il cuore della ricerca che muove [...] Vai alla recensione »