In anteprima al cinema La Compagnia mercoledì 5 novembre dalle ore 21, Piero Pelù. Rumore dentro di Francesco Fei. Il cantante sarà presente in sala per un viaggio intimo nella sua vita e carriera.
Arriva per la prima volta a Firenze e in anteprima al Festival dei Popoli, Piero Pelù. Rumore dentro di Francesco Fei, regista fiorentino che torna al festival (dopo il successo nel 2018 con La regina di Casetta), con Piero Pelù, un viaggio intimo e sincero nell’anima dell’ex leader dei Litfiba dopo l’incidente acustico che gli ha procurato acufeni fortissimi e continui che hanno rischiato di comprometterne l’udito, domani, 5 novembre, al cinema La Compagnia alle 21.30: saranno in sala l’autore e il cantante per incontrare il pubblico.
Il film, arriva in sala dopo la partecipazione alla Mostra del cinema di Venezia, al festival internazionale del cinema documentario (nella sezione dedicata ai film musicali Let the music play) e sarà protagonista di un evento speciale nei cinema italiani solo il 10, l’11 e il 12 novembre.
Nell’ottobre 2022, durante una sessione di registrazione, un improvviso shock acustico – causato da un errore tecnico nel cambio di cuffie – ha fatto svenire Piero Pelù, provocando un danno permanente al nervo acustico con il quale Piero combatte psicologicamente da allora. L’incidente ha portato la cancellazione di un tour già programmato e il rischio di dover sospendere ogni attività artistica legata alla musica live di Pelù.
Il “rumore dentro” di Piero diventa così un’occasione forzata per fermarsi, ritrovarsi, ricostruirsi, rigenerarsi e scrivere un nuovo album dedicato ai Deserti interiori attraverso una full immersion nel proprio mondo interiore: la famiglia, la libertà, gli amici (tra cui i Litfiba), il viaggio e naturalmente la musica sono gli elementi intorno cui uno dei personaggi più importanti della scena rock italiana ricostruisce e ritrova la sua strada. Il film si arricchisce anche di una selezione sorprendente dallo sconfinato archivio in pellicola e video prodotto da Piero dagli albori del suo viaggio musicale fino ad oggi.
Scandito dal viaggio spirituale di Pelù verso il pellegrinaggio annuale dei gitani a Saintes-Maries-de- la-Mer, in Camargue, in onore di Santa Sarah la Nera protettrice dei viaggiatori – il cui nome è tatuato su entrambi gli avambracci dell’artista – il documentario si trasforma in un road movie e insieme in una riflessione su oltre quarant’anni vissuti “Off road”, come figura intellettualmente libera, libertaria e coraggiosa della scena artistica e musicale italiana.