Advertisement
Il lunedì del cinema: Under the Silver Lake, un caleidoscopico omaggio a Los Angeles. Online il 24 giugno

Per il nono appuntamento de 'Il lunedì del cinema', Repubblica e MYmovies presentano il noir urbano con Andrew Garfield, diretto dall’enfant prodige del cinema indie americano David Robert Mitchell. Da vedere insieme su MYmovies ONE lunedì 24 giugno dalle 20:00 a mezzanotte. PRENOTA GRATIS UN POSTO » 
di Roberto Manassero

martedì 18 giugno 2024 - mymoviesone

Lunedì 24 giugno continua l'iniziativa Il lunedì del cinema a cura di Repubblica e MYmovies per il cinema di qualità in streaming. Una sala cinematografica virtuale pronta ad accogliere gli iscritti di MYmovies con una selezione ricercata di titoli da vedere (o rivedere) rigorosamente insieme dalle 20:00 a mezzanotte.

Il film della settimana è Under the Silver Lake (prenota un posto gratis), un noir ambientato alla luce del giorno nell’assolatissima Los Angeles. A dirigere è l’ex enfant prodige del cinema indie americano David Robert Mitchell, al suo primo incontro con l’industria hollywoodiana dopo i successi di piccoli film come The Myth of the American Sleepover e soprattutto dell’horror It Follows.

PRENOTA GRATIS UN POSTO
Il protagonista del film è un incrocio tra il Drugo Lebowski dei fratelli Coen e il detective privato più famoso di sempre, Philip Marlowe, più nella versione debosciata del capolavoro anni ’70 di Altman Il lungo addio (dove a interpretarlo era Elliott Gould) che in quella classica incarnata da Humphrey Bogart. Il suo nome è Sam, ha il volto e l’andatura svagata dell’attore Andrew Garfield, e nonostante abbia una trentina d’anni vive come un adolescente in un residence con piscina a Silver Lake, quartiere a est di Hollywood: passa le giornate a dormicchiare, masturbarsi, fumare canne, ascoltare musica, guardare film (dagli horror a quelli interpretati dall’attrice anni ’30 Janet Gaynor, che gli consiglia la madre al telefono) e a spiare ragazze dalla finestra.

È così che Sam incontra Sarah (Riley Keough, nipote di Elvis Presley), solare, bellissima e con un largo cappello bianco, salvo perderla immediatamente dopo quando questa scompare nel nulla insieme ad altre due amiche. Da qui nasce l’intricatissima trama gialla di Under the Silver Lake, che attraversando l’immensa, tentacolare e decadente “città degli angeli” conduce il malcapitato e sempre più confuso protagonista in angoli bui e luoghi scintillanti, al seguito di teorie complottiste, dentro i giri della prostituzione di aspiranti attrici, in discoteche costruite su cimiteri, nel rifugio di un miliardario che sogna di farsi tumulare come un faraone e delle sue ancelle che aspirano all’ascensione, nella casa da fiaba di un compositore che ha scritto le più famose canzoni rock di sempre (compresa "Smells Like Teen Spirit"), disseminandole di messaggi subliminali su ordine della casa discografica…
 


In foto Andrew Garfield in una scena del film Under the Silver Lake.

Scritto dallo stesso regista, il film è uno strabordante e caleidoscopico omaggio a Los Angeles e all’immaginario che il cinema, il rock, la pubblicità hanno costruito a partire dalle atmosfere luminose e accecanti di un paesaggio urbano allucinante quanto e più di un incubo notturno.

Mitchell fa incetta di citazioni (Altman, per l’appunto, ma anche Hawks, Hitchcock, Lynch, PT Anderson), di film visti alla tv (a casa di Sarah, Sam vede Come sposare un milionario di Jean Negulesco), di poster (i Nirvana accanto al Mostro della Laguna Nera e a Dracula di Tod Browning), di cimeli (le versioni barbie di Marilyn Monroe e Lauren Bacall) e monumenti commemorativi (il busto di James Dean di fronte al quale è ambientata una scena chiave).

Nel suo viaggio di ricerca e perdizione Sam è come Alice nel paese delle meraviglie, supera antri nascosti nella roccia come se Los Angeles fosse il tramite verso un mondo magico e spaventoso; come in una favola s’imbatte in animali simbolici e in segnali da decifrare; come, ancora, nel Mago di Oz percorre vie che portano oltre l’arcobaleno, e cioè alla scoperta del vero segreto della cultura pop, per poi restare attonito e in silenzio di fronte alla verità e alle scelte della ragazza di cui si è invaghito…

Se nel celeberrimo finale di Chinatown, il detective Jake Gittes – altro modello ripreso da Mitchell – dopo aver inutilmente risolto il mistero che lo aveva coinvolto si sentiva dire «Lascia perdere, è Chinatown», in Under the Silver Lake Sam è ugualmente costretto a restare in silenzio nonostante sia arrivato in fondo al pozzo dei desideri: «Stay quiet» gli scrivono, invitandolo a tornare nella tranquilla sonnolenza dell’inizio e a considerare la sua avventura un sogno.

Destino inevitabile, del resto, per la trama di un film che è fatto della materia di cui sono fatti i sogni (e i deliri) della città del cinema.


PRENOTA GRATIS UN POSTO

{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati