Jacob Canon è un investigatore della polizia di New York, ruvido al punto giusto, la cui vita cambia per sempre nel momento stesso in cui la sua unica figlia, in vacanza a Londra con il marito per la loro luna di miele, viene barbaramente uccisa. Il dolore prima lo lacera e poi lo spinge all’azione: spazientito di fronte all’impotenza della polizia, Jacob decide di fare da sé e si mette a indagare su un omicidio che, al tempo stesso, è un caso estremamente misterioso ma pure il dolore più grande della sua vita.

Il quadro della situazione cambia ancora quando Canon nota che diverse altre coppie in tutta Europa hanno subito una tragica sorte molto simile a quella patita da sua figlia e dal suo neo-marito: dietro tutte queste esecuzioni in cui i cadaveri vengono anche meticolosamente privati di ogni goccia di sangue che hanno in corpo, c’è quindi una sistematicità, del ragionamento, un’evidente premeditazione seriale. In altre parole, nel Vecchio Continente gira a piede libero un serial killer che uccide due persone innamorate alla volta per poi trattarne i cadaveri in maniera spaventosa e usarli per comporre pose grottesche.

La giornalista Dessie Lombard, una reporter originaria degli USA ma professionalmente attiva in Scandinavia, è la destinataria della tipica cartolina che l’omicida spedisce a un noto membro della stampa risiedente nella città in cui intende colpire e si unisce quindi al protagonista in una lotta contro il tempo per fermare la minaccia senza nome che incombe su tutta Europa forte del terrore che si porta dietro la sua striscia di sangue. The Postcard Killing (Cartoline di morte) è un thriller che mescola una parte di detection più distillata e pura – per quanto fortemente impregnata con un fortissimo elemento tensivo – al continuo tentativo di mostrare con strappi e accelerazioni violente una parte più intima della psicologia dei personaggi principali e, soprattutto, del protagonista.

Il dolore e il lutto di Jacob sono due colonne portanti dello sviluppo del personaggio, che viene scavato e modellato dalla potenza delle sue emozioni e dei suoi pensieri fino a renderlo un classico archetipo del bordeline ossessivo che, nella vita, si dedica anima e corpo a una sola missione, costi quel che costi. A questo, si unisce il tema dell’estraneità all’interno del contesto delle indagini, che porta il protagonista a comportarsi come se lui fosse l’unico vero professionista capace tra tutte le forze di polizia dei vari paesi che si trovano a collaborare sul caso. Dietro alla macchina da presa di The Postcards Killings c’è il regista bosniaco Danis Tanovi?, premio Oscar nel 2002 con No Man’s Land, una storia che raccontava il conflitto dei Balcani che, al tempo, si era chiuso da una decina scarsa di anni.

Nel ruolo principale troviamo un “prezzemolino” delle serie tv di alta diffusione come Jeffrey Dean Morgan, interprete di ruoli amatissimi tanto in Grey’s Anatomy quanto in The Walking Dead ma anche in diverse altre produzioni per il piccolo schermo (ma pure in qualche lungometraggio per il cinema, anche se in misura minore). Al suo fianco, nelle vesti di Valerie Kanon, troviamo invece la magnetica Famke Janssen, la Jean Grey/Fenice dei tre film sugli X-Men dei primi anni duemila mentre a ricoprire il ruolo di Dessie Lombard troviamo l’attrice inglese Cush Jumbo, vista soprattutto in un’altra serie tv molto nota come The Good Wife (vestiva i panni di Lucca Quinn).

Il resto del cast si compone di attori di differenti nazionalità e provenienze tra cui: Joachim Król, Steven Mackintosh, Denis O'Hare, Naomi Battrick, Ruairi O'Connor, Eva Röse e infine Sallie Harmsen.