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Biografilm 2019, un'edizione sorprendente che chiude un ciclo

Con la serata di premiazione si è concluso il festival bolognese a cui ha preso parte anche l'attore Fabrice Luchini.
di Ylenia Politano

domenica 16 giugno 2019 - Festival

Un'edizione, la quindicesima, del Biografilm festival intensa ed emozionante, l'ultima da Direttore artistico per Andrea Romeo, che ha presentato la futura direttrice, Leena Pesanen, con cui traghetterà la sedicesima edizione 2020 per poi lasciarle le redini per i prossimi otto anni, riconfermando il carattere internazionale e lo spirito fortemente europeo del Festival. "È stata un'edizione sorprendente, corale, in cui si sono bene espressi il cinema italiano ed europeo" ha raccontato Romeo "ed è stata un'emozione unica sentire Werner Herzog, amico di Biografilm a Piazza Maggiore dire che l'Europa è il più grande progetto di pace della storia" (Il regista ha portato a Bologna Meeting Gorbachev - Herzog incontra Gorbaciov- girato con André Singer. Uno di fronte all'altro, in un lungo faccia a faccia. Il risultato e` un incontro esplosivo e coinvolgente, reso addirittura commovente dall'abilita` di Herzog di scavare negli angoli più oscuri della vita del suo interlocutore).

La mia esperienza come fondatore e direttore può terminare, dopo aver costruito una comunità unica attorno al Festival.
Andrea Romeo

Leena Pesanen, finlandese, è entusiasta di lavorare alle prossime edizioni, dopo più di venti anni di esperienza nella TV pubblica, all'European Documentary Network in Danimarca e la direzione del festival del documentario di Lipsia (Dok Lipzig), il più longevo. "Biografilm ha enormi potenzialità, per la gestione brillante di Andrea (Romeo, ndr) e perché non soffre le pressioni dei festival 'vecchio stampo', sulle Premiere internazionali", ha spiegato la nuova direttrice artistica, "Bologna è una città viva, aperta, dove il pubblico partecipa attivamente".

Dedicato 'all'amore ai tempi di WhatsApp', il festival ha proposto dieci titoli nel Concorso Internazionale, tra cui For Sama di Waad al-Khateab, Edward Watts. Sama, nata nel cuore della rivoluzione civile esplosa in Siria nel 2012 tra i corridoi dell'Università di Aleppo, cresciuta in una città devastata, tra le corsie di un ospedale ancora bagnate dal sangue di tante vittime innocenti, non ha colpe, se non quella di essere la figlia di una giornalista e di un medico avversi al regime. Ma nonostante le bombe e la distruzione, lei e la sua famiglia resistono ai tentativi di spegnere la fiamma della speranza. Presentato al Festival di Cannes, For Sama è un grido d'aiuto nudo e crudo, senza filtri, che ha vinto il premio Miglior film assegnato dalla giuria internazionale, ed uscirà nelle sale italiane distribuito da Wanted.

«Un film che ci ha lasciati senza parole e senza più lacrime da versare. Ci ha portato sotto le bombe in un ospedale di Aleppo, anno dopo anno fino a che dell'ospedale - e della città - non è rimasto più nulla. A Waad e Hamza va il nostro grazie, a nome della comunità umana, per l'idealismo e la generosità con cui hanno lottato, fino all'ultimo, per arginare l'orrore. Semplicemente facendo quel che andava fatto: curando i feriti e testimoniando. Senza arretrare, e insegnando alla piccola Sama a non arretrare. Un film potentissimo, straziante, ma al contempo pieno di vita, di amore e di voglia di futuro» la motivazione della giuria.


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