La serie non ritrova l'affilata visione del futuro e non regge il confronto con le precedenti. Disponibile su Netflix.
di Andrea Fornasiero
Due amici ed ex coinquilini si sono persi di vista per anni, per gli stili di vita diversi, uno infatti è sposato con figlio e l'altro è uno scapolo impenitente, che sente però la mancanza del loro rapporto e in particolare delle sfide che hanno condiviso in un videogame picchiaduro: Striking Vipers. Una nuova versione di questo titolo, con avanzata realtà virtuale, li ricongiungerà oltre le loro aspettative. Un uomo lavora per una app simil-uber e attende di trasportare un dipendente della Smithereens, compagnia che controlla un popolare social network e da cui sembra ossessionato. Una popstar vorrebbe cambiare corso artistico, ma sua zia che è anche la sua manager, è pronta a impedirglielo con ogni mezzo. Nel mentre una sua fan sviluppa un rapporto di dipendenza per una bambola dotata di un'intelligenza artificiale, programmata sulla mente della stessa popstar.
Dopo il cupo, interattivo e controverso Bandersnatch, la quinta stagione di Black Mirror torna a soli tre episodi, come nelle due prime edizioni inglesi, ma non ritrova quell'affilata visione del futuro.